Il club dei Duellanti [Yugioh & Pokemon]

Posts written by Wynn-chan

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    Dopo che ho fatto questo post, è stato detto che Charjabug è l'evoluzione di Grubbin.
    Per quel che riguarda gli starter: è quello che stiamo aspettando tutti, per cui ci faranno penare prima di dare informazioni a riguardo. TT_TT

    Altre informazioni!
    - Iwanko e Nekkoala che erano stati annunciati in precedenza hanno ora un nome Inglese/Italiano (anche se io preferivo i nomi Jappi, ma sia mai che io e i traduttori andiamo d'accordo XD) ovvero Rockruff (il cagnolino) e Komala (il koala, che ora pare essere in come -> battutaccia).
    - Komala è di tipo Normale ed ha l'abilità Sonno Assoluto che lo tiene in un costante stato di dormiveglia, rendendolo immune a qualunque altro problema di stato.
    - Rockruff è, invece, di tipo Roccia e può avere come abilità Sguardofermo o Spiritovivo.
    - L'abilità di Vikavolt è Levitazione., quella di Charjabug è Batteria che aumenta la potenza degli Attacchi Speciale dei compagni.
    - Bruxish, oltre a Corposgargiante, può anche avere l'abilità Ferromascella.
    - Cutiefly ha l'abilità Mielincetta o Polvoscudo.
    - Drampa può avere l'abilità Furore (nuova: aumenta l'Attacco Speciale di 1 grado quando i PS scendono a metà o meno) o Mangiaerba.
    - Togedemaru potrà avere anche l'abilità Spineferrate, anziché Parafulmine.

    - Tapu Koko è il Pokémon Nume Locale e la descrizione dice "Come tutti i Pokémon Nume Locale, Tapu Koko veglia sull'area in cui vive, ovvero Mele Mele, una delle quattro isole della regione di Alola. È considerato il protettore del luogo e dei suoi abitanti, tuttavia ha un carattere piuttosto capriccioso e non sempre interviene quando qualcuno è in difficoltà.
    È molto curioso e se una persona o un Pokémon suscita il suo interesse, potrebbe mostrarsi per giocare o lottare.
    Ha l'abilità Elettrogenesi, mai vista finora in nessun altro Pokémon, che all'ingresso in campo pervade il terreno di lotta di elettricità, aumentando la potenza delle mosse di tipo Elettro dei Pokémon a terra e impedendo a tutti i Pokémon di addormentarsi. La sua potente mossa esclusiva Ira della Natura dimezza i PS del bersaglio."

    - In Sole e Luna, sarà di nuovo possibile cavalcare i Pokémon (come in X e Y).
    - Zygarde Forma 10% e Zygarde Forma 50% con l'abilità Sciamefusione si trasformano in Zygarde Forma Perfetta durante la lotta se i loro PS scendono a metà o meno.

    Trailer italiano:
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    Nuovi Pokémon!

    Partiamo coi nuovi coleotteri!

    charjabug
    Charjabug è uno strano insetto di tipo Coleottero/Elettro.
    Se ve lo steste chiedendo, no, non siete gli unici a cui sembra un bus, una gomma da cancellare o un trenino per bambini. Ufficialmente il design è un incrocio tra una batteria e un insetto nel bozzolo.

    vikavolt
    Vikavolt è la sua evoluzione, che ne conserva i tipi. Penso sia basato su di un Cervo Volante (elettrico LOL).

    cutiefly
    Abbiamo anche un insettino più carino, di tipo Coleottero/Folletto: Cutiefly. (E per essere cutie lo è tanto *v*) Questo Pokémon è basato su di un bombo.

    togedemaru
    Un altro buffo Pokémon è Togedemaru, basato forse su un tipo di ratti giapponesi, anche se ricorda un po' un istrice, è di tipo Elettro/Acciaio. La sua abilità è Parafulmine (In 6a generazione, l'effetto era il seguente: Neutralizza le mosse di tipo Elettro per aumentare l'Attacco Speciale).


    drampa
    Drampa è un pokemon Normale/Drago, probabilmente basato sui dragoni cinesi. Ha l'abilità Frenzy (nome italiano ancora sconosciuto) che quando si attiva aumenta l'Attacco Speciale (non si sa ancora in quali circostanza essa si attivi).

    bruxish
    Bruxish è un brutto pesce di tipo Acqua/Psico, forse basato su un Pesce Balestra.
    Ha l'abilità Dazzling (Previene che le mosse con maggior priorità di velocità - es. attacco rapido - vadano a segno).

    tapukoko
    Ultimo, ma non per importanza, il primo Pokémon ad avere uno spazio nel suo nome di battesimo... Tapu Koko!
    Pokémon Elettro/Folletto e guardiano della prima isola (Meremere Island), ha l'abilità Elec Maker (nuova: Quando il Pokémon scende in campo attiva Campo Elettrico) ed è sotto il controllo di Hala, ovvero il vecchietto qui sotto:
    8jd1G5v

    Vi lascio con il trailer:


    Che ne pensate?

    Per ora la mia squadra pare comporsi di:
    - Rowlet (Erba/Volante)
    - Nekkoala (Normale)
    - Pikipek (Normale/Volante)
    - Togedamaru (Elettro/Acciaio)
    - Cutiefly (Colettero/Folletto)
    Per il sesto Pokémon cercasi Pokémon Acquatico che non abbia lo sguardo da baccalà come Pompiere e Nuotatore (chissà se i Koala nuotano bene...).
  3. .
    Se state leggendo questo post penso che abbiate già una mezza idea di cosa sto per dirvi...
    Sì, Looking For era il campanello di allarme per dirvi che ho ripreso a scrivere l'altra Fan Fiction a tema Harry Potter, ovvero Al...

    Ho già completato due capitoli, ma per ora ne posterò solo uno perché il secondo è un poema (9-10 pagine di Word).
    E anche questo non è brevissimo.

    Ho deciso in questi capitoli di concentrarmi principalmente su un filone e portarlo avanti fino al compimento - quando è possibile - di modo da chiudere tutte le trame e sotto-trame che avevo in mente. Quindi la maggior parte dei pezzi che compongono questi capitoli riguarderanno un unico filone narrativo. Qui è là potrà esserci qualche "cameo" che darà avvio o si collegherà con filoni futuri.
    Questi due capitoli ruoteranno attorno a un personaggio che fin ora non ha avuto troppissima attenzione e che in futuro conto di far diventare un POV fisso o quasi - detto in altri termini, vorrei dedicargli molto spazio in futuro.

    Detto questo vi lascio alla lettura!

    Capitolo V – La persona che vorrei essere

    La pioggia non accennava a fermarsi, notò Rose, lasciando uscire un sospiro, mentre rifiutava i biscotti rocciosi – in tutti i sensi – di Hagrid. L'ormai anziano guardiacaccia stava parlando di quanto fossero noiosi gli Snasi e cose del genere. Al non poteva che essere più d'accordo con lui e, ad essere sincero, trovava poco stimolante la discussione in generale. Diciamo che si era aspettato un tea party un po' diverso: al posto del tè, vi era infatti una specie di decotto alquanto lassativo e i biscotti erano... beh, immangiabili...
    - Che argomenti vorresti trattare? - chiese il ragazzo, nel tentativo di avviare il discorso verso argomenti più interessanti.
    - Draghi. Peccato non avere un paio di esemplari da mostrarvi! Creature meravigliose i draghi! Una volta avevo un cucciolo di drago. Si chiamava Norberto, anche se poi ho scoperto che era una femmina: era per questo che era sempre così scontroso... le donne valle a capire. Qualche anno fa ci ho provato con una gigantessa, sapete? Non finì bene. Non per me, ma per lei. Mi scaricò su due piedi. Penso sia stata l'unica volte che qualcuno mi ha chiamato nanetto... per la barba di Merlino! Era un tipetto che sapeva il fatto suo, però, quella lì... -
    Rose non voleva ammetterlo ma voleva andarsene da lì il prima possibile. Doveva ancora finire la ricerca di Storia della Magia e le sembrava di star sprecando un sacco di tempo. Non aveva idea di che ore fossero esattamente poiché l'orologio presente nella piccola capanna era fermo alle 11:30 da chissà quanto tempo. Era perfino circondato da ragnatele...
    - Al, non faremo meglio a tornare? Sbaglio o devi ancora fare la ricerca che il professor Ruf ci ha assegnato? -
    Il cugino colse il messaggio della giovane e lo colse a balzo. Anche a lui l'idea di sentire i drammi di cuore di Hagrid non ispirava particolarmente.
    - Me ne stavo dimenticando! Dobbiamo proprio andare! Ci racconterai il resto la prossima volta, Hagrid! - e così dicendo i due Grifondoro si fiondarono sull'uscio.
    - D'accordo! Fate attenzione e cercate di non prendere un raffreddore! La prossima volta vi racconterò di quella volta al Ballo del Ceppo in cui io e Madame Maxime... -
    - Ci vediamo, Hagrid! - troncò il discorso Rose.

    Fred Weasley non si era mai fatto problemi a dire tutto ciò che gli passava per la testa, eppure talvolta una sorta di sesto senso lo metteva in guardia da possibili mosse azzardate. Forse perché era sempre stato il più grande del gruppo – Victorie e Teddy esclusi – aveva sviluppato una discreta abilità a leggere nei visi delle persone che lo circondavano più cose di quante quest'ultime desiderassero mostrare.
    Per questa ragione nelle ultime settimane si era preoccupato tanto per il giovane Louis. Nella sua espressione aveva letto una tristezza enorme e, sebbene non l'avrebbe mai ammesso, un desiderio di tornare a casa. Come poteva biasimarlo?
    Sua madre era ancora ricoverata al San Mungo e ancora non aveva idea se avesse già aperto gli occhi o se le cose fossero rimaste invariate dall'incidente. L'espressione di Louis era irrequieta a dir poco. In alcuni momenti la sua espressione sembrava talmente arrabbiata da dare i brividi. In altri la tristezza sembrava prendere il sopravvento. Per fortuna, però, c'era Molly a cercare di tirarlo su di morale. Pensandoci bene, si disse Fred, quell'esperienza aveva cambiato entrambi. Entrambi sembravano essere improvvisamente invecchiati e dai loro sguardi risultava difficile pensare che avessero vissuto soltanto undici anni della loro vita. Lo sguardo di Louis era quello di una persona distrutta, quello di Molly di una persona matura e protettiva. In passato quei due litigavano molto spesso, tuttavia ora non potevano fare a meno di contare l'uno sull'altro.
    Da una parte Fred avrebbe voluto fare qualcosa per aiutarli, d'altra parte si sentiva di troppo. Dentro di sé si chiedeva se poteva essere effettivamente di qualche aiuto.
    Con questi pensieri in testa, saliva le scale del dormitorio maschile di Grifondoro.
    La verità era che per la maggior parte del tempo recitava la parte del clown che cercava di far ridere con le sue battute e che non sapeva fino a che punto il ruolo di persona seria gli sarebbe stato bene addosso.
    Quando aprì la porta, una pallina di pergamena lo colpì in pieno volto.

    Quando lanciò la pallina non aveva immaginato che avrebbe potuto colpire qualcuno e volle scomparire. - S-Scusa... non volevo... è stato un incidente... - balbettò.
    Il ragazzo da capelli rossi guardò confuso prima la pallina poi il suo artefice, poi di nuovo la pallina.
    - Non credevo che si potessero fare palline così piccole con la pergamena... - fu il suo commento. - Ogni giorno si scoprono cose nuove, vero? -
    Il ragazzo dai capelli biondi esitò un attimo prima di capire che l'altro si aspettasse che rispondesse. - G-Già... -. Ci aveva messo un po' ma alla fine l'aveva riconosciuto.
    Il ragazzo era il figlio maggiore dei Weasley, Fred.
    - Ehi, tutto bene? Hai una faccia... -
    - C-Come? Com'è la mia faccia? -. Scorpius era confuso.
    - Sembra la faccia di uno zombie! Da quant'è che non chiudi occhio? -
    - Chissà... -
    Fred Weasley era sorpreso. - Non lo sai nemmeno tu? Andiam bene... ma... -
    Se ne era accorto. Attorno al letto del giovane Malfoy era disseminata una dozzina di palline di pergamena.
    - Siamo un tantino indecisi su cosa scrivere, eh? - disse il ragazzo più grande, guadando attentamente il foglio che gli era stato lanciato contro.
    - Non glielo hai ancora detto? -
    Doveva aver letto il destinatario. - Non ancora... non... non so come farlo... -
    Il ragazzo dalla chioma rossa fecce una faccia assorta. - In effetti, non credo che se gli scrivessi qualcosa del tipo “Scusami tanto paparino, ma sono un Grifondoro, ciao” la prenderebbe bene... - fu il suo commento finale.
    Scorpius si lasciò scappare una piccola risata. - Direi che se dicessi una cosa simile mi diserederebbe come minimo... -
    Fred esitò un attimo prima di dire – E io che pensavo che i Malfoy non avessero il senso dell'umorismo! -
    Scorpius fece un sorriso amaro. - Diciamo che non ho avuto molte occasioni per ridere... anche se talvolta una risata è proprio quello che ci vuole! -
    Fred si sedette sul letto accanto a quello del ragazzo, ignorando l'enorme scritta “Greg” sul cuscino.
    - In ogni caso, presto o tardi dovrai dirglielo... -.
    - Già, ma come? -. Il giovane Malfoy lasciò vagare lo sguardo sul soffitto. - Mio padre l'ha sempre dato per scontato. Ha sempre pensato che avrei indossato i suoi stessi colori, che avrei vissuto nel suo stesso dormitorio, che fossi come lui. Ma da qualche parte lo sapevo. Non sarei mai stato un Serpeverde. Non ero abbastanza ambizioso. Mi sono sempre accontentato di quel che avevo, consono del fatto che era ben di più di quanto altri potessero avere. Ma allo stesso tempo ho sempre avuto paura di sbagliarmi: volevo diventare un Serpeverde per non deludere mio padre. Ma allo stesso tempo sapevo di non poter mentire a me stesso. Tanto meno di poter mentire al Cappello Parlante. -
    - Ora che mi ci fai pensare, allo Smistamento il cappello parlante ha aspettato un bel po' prima di smistarti in Grifondoro... forse era indeciso... - cercò di dire Fred.
    - Sì, era indeciso – non lo negò quando gli chiesi perché ci mettesse tanto... - era indeciso tra Grifondoro e Tassorosso... -
    Il giovane Weasley si morse il labbro. Ci furono alcuni istanti di silenzio.
    Poi il ragazzo dai capelli rossi si alzò. - Mi spiace che tu non sia stato all'altezza delle aspettative di tuo padre, ma sei un Grifondoro ora. Abbi il coraggio di affrontarlo e di esprimere i tuoi veri sentimenti. Se ti vuol bene ti capirà.
    E così dicendo Fred Weasley lasciò il dormitorio.

    Quando quella sera Rose scese nella Sala Comune prima di andare a letto si stupì di trovare ancora un ragazzo sveglio.
    Era rannicchiato su una delle poltrone rosse e, messo in quella posizione, sembrava più piccolo di quel che realmente era. Sembrava quasi che volesse scomparire.
    Si avvicinò piano, rendendosi conto che lui non si era accorto della sua presenza.
    - Tutto bene? -
    La ragazza non poteva saperlo, ma quella era la seconda volta nel giro di poche ore che a Scorpius Malfoy veniva posta quella domanda. E questa volta decise di rispondere con sincerità.
    - No. Non va affatto bene. Nulla va bene. Mi sento come se ci fosse un macigno sulle mie spalle di cui non riesco a liberarmi... Io... Io... -. Sentiva gli occhi irritarsi, sentiva i battiti di ciglia farsi più frequenti. Sentiva di essere sul punto di scoppiare. Scoppiare a piangere.
    - Vorrei poterti aiutare, ma non so come -. Rose era impreparata a una situazione del genere. Non sapeva cosa avrebbe dovuto fare. Sarebbe dovuta tornare a letto ignorando quel ragazzo che sembrava sul punto di crollare? Non poteva farlo. Sarebbe stata una scelta troppo crudele. Doveva restare e cercare di consolarlo? E in che modo? Non era abituata a porsi domande di cui non conosceva la risposta. Quindi fece una cosa fuori dalla sua routine. Si inventò una risposta.
    - Perché quella volta, durante la prima lezione di volo mi hai aiutata? - chiese.
    Scorpius rimase per un attimo sorpreso da quella domanda. - Perché eri in difficoltà. No, non è solo per quello. A dire il vero, prima che succedesse quell'incidente avevo paura. - rispose, infine.
    Rose lo guardò confusa. - Ma tu non avevi già volato prima? -
    - Non avevo paura di volare. Avevo paura perché mi sarei trovato nel lato opposto rispetto quello in cui sarei dovuto stare. Avrei avuto di fronte a me le persone che avrei dovuto avere al mio fianco. Avevo paura ad alzare lo sguardo davanti a me e vedere le divise verdi. Divise che avrebbero fatto risaltare il rosso della mia veste. Avevo paura di guardarmi allo specchio e di trovarvi conferma dei miei timori. Avevo paura del mio riflesso. Avevo paura di me stesso e, onestamente, ho ancora paura. Se non riesco a fidarmi nemmeno di me stesso come potrò mai fidarmi di qualcuno, come potrò mai pretendere che qualcuno si fidi di me... A volte vorrei poter sparire... o poter volare via come un uccello... Via da una realtà che mi blocca il respiro, da un immagine ideale che non potrò mai raggiungere... -
    Rose prese un forte respiro. - Cosa ne pensi della casa di Grifondoro? -
    Il ragazzo esitò prima di rispondere. - Grifondoro è la casa dei coraggiosi, delle persone audaci e... -
    - Non ti ho chiesto la definizione di Grifondoro -. Scorpius alzò infine lo sguardo verso la ragazza. Il suo volto trasudava determinazione. - Ti ho chiesto che cosa tu, Scorpius Malfoy, pensi della casa di Grifondoro. La vedi come una gabbia, una prigione, un incubo ad occhi aperti? È da Grifondoro che vuoi scappare? -.
    Ci vollero minuti prima che il ragazzo aprì bocca. - No - mormorò emettendo un suono così flebile da essere quasi impercettibile.
    Il viso di Rose si rasserenò. - Allora qual'è il problema? -
    Stavolta la risposta arrivò subito. - Mio padre. Non so come dirglielo. Ho paura di come la prenderà. Lui... mi ha scritto delle lettere. Si preoccupa che non gli rispondo, ma non so come restituirgli tutte le cuffie e i guanti verdi che mi ha mandato. Non so come contraddirlo dicendogli che si sbaglia. Il problema è che mi chiedo se sono degno di essere un Grifondoro... mi chiedo dove sia il mio coraggio... -
    All'udire queste parole, Rose sorrise. - Chissà... cos'è poi il coraggio? Per alcuni affrontare il pericolo senza aver paura vuol dire essere coraggiosi. Per me vuol dire essere degli incoscienti. Penso che il primo passo per essere coraggiosi sia ammettere le proprie paure. Non dobbiamo fingere di non avere paure, ma accettarle come parte di noi. Perché nello stesso momento in cui accettiamo la loro esistenza, la loro influenza su di noi diminuisce. Io la penso così -.
    - Penso sia una bella definizione – fu il commento del ragazzo. Sembrava in qualche modo più tranquillo.
    - Per quel che riguarda la lettera, potrà sembrarti banale come consiglio, ma... perché non parli chiaramente con tuo padre, così come hai fatto con me. Che gli piaccia o meno, tu sei un Grifondoro ora. Non è stata una tua scelta, non hai alcuna ipotetica colpa, ma non lasciare che questo influisca troppo di te. Tu sei un mago, uno studente di Hogwarts e un Grifondoro. Ma prima di tutto ciò sei te stesso, no? -
    La ragazza aveva detto quelle parole credendoci con tutta se stessa. Le aveva pronunciate con il desiderio che giungessero al loro destinatario. Il suo sorriso era rimasto lì per tutto il tempo.
    E il ragazzo si sentì più leggero.
    Scorpius sorrise. - Grazie, Rose. Pensi che... - esitò un attimo. - Non importa -
    Rose corrugò la fronte. - Cos'è che non importa? -
    Il giovane Grifondoro esitò prima di formulare la domanda. - Pensi che potremmo essere amici? -

    Sentiva le tenebre avvicinarsi.
    E non si riferiva alla mezzanotte. Guardò l'orologio. Le 11:50.
    Avrebbe visto il giorno successivo? Non pretendeva di vedere sorgere l'alba.
    Solo, si rese conto, avrebbe voluto che finisse in fretta.
    Aveva vissuto gli ultimi decenni nel dolore della perdita.
    Talvolta gli pareva di vedere ancora suo figlio e sua moglie, ma una voce nella sua testa gli diceva che erano solo frutto della sua immaginazione.
    Loro non c'erano più.
    Era rimasto solo un grande vuoto incolmabile.
    E due bacchette impolverate.
    E un vestito nero e giallo vecchio e logoro, con due stemmi quasi irriconoscibili.
    Ora però poteva sentirle.
    Poteva sentire le loro voci.
    Scoccò la mezzanotte.
    - Bentornato a casa, caro.
    - Mi sei mancato, papà.
    E così Amos Diggory chiuse gli occhi.
    Per l'ultima volta.

    A presto con l'eterno capitolo VI!
    *S'accettano scommesse sul futuro!*
  4. .
    Ad inizio mese è uscito un video riassuntivo dove quattro degli attori principali della serie (Rupert Grint ovvero Ron, Bonnie Wright ovvero Ginny, Matthew Lewis ovvero Neville e Evanna Lynch ovvero Luna) fanno il test di smistamento di Pottermore!

    (l'unica a mantenere la Casa di Appartenenza è Bonnie/Ginny XD)


    Nuove informazioni su Ilvermorny!

    Si aggiunge un tassello nelle tappe che scandiscono la spasmodica attesa di Animali Fantastici E Dove Trovarli, in arrivo al cinema il 17 novembre.
    Dopo "La Magia del Nord America" infatti è possibile leggere "Ilvermorny, la grande scuola di magia e stregoneria", un nuovo racconto originale di J.K. Rowling pubblicato come il predecente su Pottermore.com/it1.

    Per annunciarlo, anche un video:
    "Al di là degli oceani e a migliaia di miglia dalla leggendaria Hogwarts, alto sul monte Greylock, nascosto da boschi, nuvole e incantesimi, sta uno dei più grandi segreti del mondo magico: la scuola di magia e stregoneria di Ilvermorny".




    Testo di J.K.Rowling:

    La grande scuola di magia nordamericana fu fondata nel XVII secolo. Sorge sul picco più alto del Monte Greylock, nascosta ad occhi non magici da una moltitudine di potenti incantesimi che talvolta prendono la forma di una ghirlanda nebbiosa.

    Le origini irlandesi
    Isotta Sayre nacque intorno al 1603 e trascorse la prima parte della sua infanzia nella valle di Coomloughra, nella contea irlandese del Kerry. Era figlia di due famiglie di maghi purosangue.

    Suo padre, William Sayre, era un diretto discendente di Morrigan, la famosa Animagus irlandese che era in grado di trasformarsi in un corvo. William soprannominò la figlia "Morrigan" per l'affinità che aveva con la natura, fin da piccola. La prima infanzia della bimba fu idilliaca: i suoi genitori la adoravano e aiutavano silenziosamente i vicini Babbani producendo cure magiche per persone e bestiame.

    Tuttavia, quando aveva cinque anni, casa sua venne attaccata ed entrambi i genitori rimasero uccisi. Isotta venne "salvata" da una zia materna che non aveva contatti con la famiglia, Gormlaith Gaunt, che la portò nella vicina valle di Coomcallee, o "Valle della megera", per crescerla.

    Man mano che cresceva, Isotta capì che la sua salvatrice l'aveva in realtà rapita dopo aver assassinato i suoi genitori. Squilibrata e crudele, Gormlaith era una strega purosangue fanatica convinta che la gentilezza della sorella verso i vicini avrebbe un giorno indirizzato Isotta verso un matrimonio misto con un Babbano. Secondo lei, l'unico modo per riportare la bambina sulla "retta via" era rapirla e crescerla con la consapevolezza che, quale discendente di Salazar Serpeverde e Morrigan, lei dovesse frequentare esclusivamente maghi purosangue.

    Gormlaith decise di fare da esempio a Isotta costringendola ad assistere mentre malediceva Babbani e animali che si avvicinavano troppo a casa sua. La comunità locale imparò ben presto ad evitare la casetta di Gormlaith, e da allora Isotta vide gli abitanti del villaggio, che un tempo erano stati suoi amici, solo quando i bambini del posto le tiravano le pietre mentre giocava in giardino.

    All'arrivo della lettera di Hogwarts, Gormlaith si rifiutò di mandare Isotta a scuola, convinta che la bambina avrebbe imparato di più a casa che non in un istituto pericolosamente egualitario e pieno di Mezzosangue. Gormlaith stessa aveva però frequentato Hogwarts e ne parlava spesso alla ragazzina. Lo faceva soprattutto per denigrare la scuola, lamentandosi del mancato coronamento dei piani di Salazar Serpeverde sulla purezza della stirpe magica. A sua nipote, isolata e maltrattata da una zia che riteneva almeno in parte folle, Hogwarts sembrava un paradiso di cui sognò per gran parte della sua adolescenza.

    Per dodici anni Gormlaith usò la Magia Oscura per costringere Isotta ad aiutarla e per isolarla. Infine, la giovane divenne abbastanza abile e coraggiosa da fuggire impadronendosi della bacchetta della zia, dato che non le era mai stato permesso di averne una sua. L'unico altro oggetto che Isotta portò con sé fu la spilla d'oro a forma di nodo gordiano che era appartenuta a sua madre. Dopodiché lasciò l'Irlanda.

    Temendo la vendetta di Gormlaith e la sua prodigiosa capacità di stanare le persone, Isotta cominciò col trasferirsi in Inghilterra, ma ben presto Gormlaith la rintracciò. Decisa a nascondersi in modo definitivo dalla madre adottiva, Isotta si tagliò i capelli. Finse di essere un Babbano chiamato Elias Story e salpò verso il Nuovo Mondo a bordo della Mayflower nel 1620.

    Isotta arrivò in America con alcuni dei primi coloni Babbani (i Babbani sono detti "No-Mag" nella comunità magica americana, da "Non Magico"). Dopo l'attracco, svanì tra le montagne vicine, e ai suoi compagni di bordo non restò che dedurre che "Elias Story" fosse morto a causa dei rigori dell'inverno, come tanti altri. Isotta abbandonò la nuova colonia non solo per paura che Gormlaith la trovasse perfino nel nuovo continente, ma anche perché il suo viaggio a bordo della Mayflower le aveva fatto capire che una strega avrebbe trovato pochissimi spiriti affini tra i Puritani.

    Isotta era sola in un paese straniero e inospitale e, per quanto ne sapeva, era anche l'unica strega nel giro di centinaia se non migliaia di chilometri: l'educazione parziale che le era stata impartita da Gormlaith non comprendeva nozioni sui maghi nativi americani. Tuttavia, dopo diverse settimane di solitudine tra le montagne, incontrò due creature magiche di cui finora aveva ignorato l'esistenza.

    Il Nascondombra è uno spettro notturno che vive nei boschi e va a caccia di creature umanoidi. Come indicato dal nome, è in grado di contorcersi e nascondersi dietro qualsiasi tipo di oggetto, celandosi perfettamente da predatori e vittime. I No-Mag sospettano che esista, ma non sono in grado di tener testa ai suoi poteri. Solo maghi e streghe possono sopravvivere ai suoi attacchi.

    I Magicospino sono invece esseri bassi, dalla faccia grigia e dalle orecchie grandi, imparentati alla lontana con il goblin europeo ma originari delle Americhe. Sono orgogliosamente indipendenti, scaltri, poco amanti degli umani (magici o meno) e hanno una propria potente forma di magia. Vanno a caccia con letali frecce avvelenate e amano ingannare gli esseri umani.

    I due esseri si erano incrociati nella foresta e il Nascondombra, di forza e dimensioni insolite, era riuscito non solo a catturare il Magicospino, che era giovane e inesperto, ma era sul punto di sventrarlo quando Isotta lanciò un incantesimo che lo mise in fuga. Ignara del grandissimo pericolo rappresentato dal Magicospino per gli esseri umani, Isotta lo prese in braccio, lo portò al suo rifugio di fortuna e lo rimise in sesto.

    Il Magicospino si dichiarò suo servitore finché non avesse avuto l'occasione di ripagare il debito. Essere debitore di una giovane strega talmente sciocca da vagare per un paese straniero dove i Magicospino e i Nascondombra avrebbero potuto attaccarla in qualsiasi momento era per lui una grande umiliazione, e le giornate di Isotta si colmarono delle lamentele della creatura, che la seguiva controvoglia qua e là.

    Nonostante la sua ingratitudine, Isotta lo trovava divertente ed era felice di avere compagnia. Col tempo, l'amicizia che nacque tra di loro divenne tale da essere quasi unica nella storia delle loro specie. Fedele ai tabù della sua gente, il Magicospino si rifiutò di rivelarle il proprio nome, e lei lo ribattezzò William, come suo padre.

    Il Serpecorno
    William cominciò a far familiarizzare Isotta con le creature magiche che conosceva. Andarono insieme a osservare le battute di caccia dell'Hodag testadirana, affrontarono un Drago Alastridente e guardarono dei cuccioli di Wampus appena nati che giocavano all'alba.

    Ma per Isotta, l'essere più affascinante era il Serpecorno di fiume con una gemma incastonata nella fronte che viveva in un torrente nei paraggi. Perfino il Magicospino era atterrito dalla belva, ma con suo enorme stupore il Serpecorno sembrò affezionarsi a Isotta. La cosa ancora più allarmante per William fu che la ragazza affermava di capire quello che le diceva il Serpecorno.

    Isotta imparò a non parlare al Magicospino dello strano senso di affinità che provava verso il serpente, o del fatto che la creatura sembrava parlarle. Cominciò a visitare il torrente da sola e di nascosto. Il messaggio del serpente non cambiava mai: "Finché farò parte della tua famiglia, essa rimarrà in pericolo".

    Ma Isotta non aveva parenti, a parte Gormlaith in Irlanda. Non riusciva a capire le parole criptiche del Serpecorno, e nemmeno a stabilire se la voce che le parlava fosse reale o no.

    Webster e Chadwick Boot
    Furono eventi tragici a ricongiungere Isotta coi suoi simili. Mentre cercava cibo nel bosco con William, un rumore tremendo nelle vicinanze spinse il Magicospino a gridarle di rimanere dov'era mentre lui si lanciava tra gli alberi incoccando una freccia avvelenata.

    Naturalmente Isotta ignorò l'ordine, e quando poco dopo lo raggiunse, un orrendo spettacolo la attendeva in mezzo a una piccola radura. Lo stesso Nascondombra che aveva cercato di uccidere William aveva avuto più fortuna con una coppia di ingenui umani che ora giacevano morti al suolo. Per di più, due bambini gravemente feriti attendevano inermi il loro turno, mentre il Nascondombra si preparava a sventrare i genitori.

    Il Magicospino e Isotta liquidarono il Nascondombra in un baleno, uccidendolo una volta per tutte. Estremamente soddisfatto del risultato, il Magicospino continuò a raccogliere more, ignorando i deboli lamenti dei bambini feriti. Quando Isotta gli ordinò furibonda di aiutarla a portare i due piccoli a casa, William fece una scenata. I bambini erano belli che morti, le disse. Aiutare gli umani andava contro i principi del suo popolo: Isotta faceva purtroppo eccezione perché gli aveva salvato la vita.

    Indignata dall'insensibilità del Magicospino, Isotta gli disse che avrebbe accettato il salvataggio di uno dei due bambini come pagamento. I due ragazzini stavano così male che aveva paura di Materializzarsi con loro, quindi insistette per portarli a casa in braccio. Il Magicospino accettò controvoglia di portare il bambino più grande, Chadwick, mentre Isotta trasportava il piccolo Webster al rifugio.

    Una volta arrivati, Isotta disse a William con furia che non aveva più bisogno di lui. Il Magicospino le lanciò un'occhiataccia e sparì.

    I piccoli Boot e James Steward
    Isotta aveva sacrificato il suo unico amico per due bambini che rischiavano di non sopravvivere. Per fortuna ce la fecero, e con enorme stupore e gioia si rese conto che erano in grado di usare la magia.

    I loro genitori, dei maghi, li avevano portati in America in cerca di grandi avventure. La storia era finita in tragedia quando la famiglia si era inoltrata nella foresta e aveva incontrato il Nascondombra. Non pratico di queste creature, il signor Boot l'aveva scambiato per un comune Molliccio e aveva cercato di prendersi gioco di lui, col terribile esito a cui avevano assistito Isotta e William.

    Le condizioni dei bambini erano così gravi che per un paio di settimane Isotta non osò lasciarli soli. Nella fretta di salvarli, non era riuscita a dare una sepoltura dignitosa ai loro genitori, e quando la salute di Chadwick e Webster migliorò abbastanza da poterli lasciare per qualche ora, Isotta tornò alla foresta per preparare delle tombe che un giorno i bambini avrebbero potuto visitare.

    Quando raggiunse la radura, fu sorpresa dalla presenza di un giovane di nome James Steward. Anche lui veniva dall'insediamento di Plymouth. James aveva notato la scomparsa della famigliola con cui aveva fatto amicizia durante il viaggio verso l'America e si era inoltrato nella foresta per cercarla.

    Isotta lo vide contrassegnare le tombe che aveva scavato a mano e quindi raccogliere le due bacchette spezzate che aveva trovato vicino ai corpi. James esaminò con la fronte aggrottata la corda di cuore di drago scintillante che emergeva dalla bacchetta del signor Boot, poi la agitò. Come succede invariabilmente quando un No-Mag agita una bacchetta, questa si ribellò. James fu scaraventato all'indietro, finì contro un albero e perse i sensi.

    Si risvegliò in una capanna di rami e pelli sotto le cure di Isotta. Nascondergli le sue abilità magiche era impossibile in uno spazio così limitato, soprattutto quando Isotta preparava pozioni per aiutare i piccoli Boot a ristabilirsi o quando usava la bacchetta per cacciare. Isotta aveva intenzione di usare l'incantesimo Oblivion su James una volta che si fosse ripreso dal colpo per rimandarlo alla colonia di Plymouth.

    Nel frattempo, era bellissimo poter parlare con un altro adulto, e specialmente con uno che si era già affezionato ai piccoli Boot e che la aiutava a tenere loro compagnia mentre riprendevano le forze. James, che in Inghilterra aveva fatto il muratore, la aiutò perfino a costruire una casa di pietra in cima al Greylock creando un progetto attuabile che lei realizzò nel giro di un pomeriggio. Isotta la battezzò "Ilvermorny", come la casetta in cui era nata e che Gormlaith aveva distrutto.

    Ogni giorno Isotta giurava di cancellare la memoria di James e ogni giorno l'uomo temeva un po' meno la magia, finché non si resero conto che sarebbe stato più semplice ammettere il loro amore, sposarsi e farla breve.

    Quattro case
    Isotta e James consideravano i piccoli Boot come dei figli adottivi. Isotta ripeteva loro le storie di Hogwarts che aveva imparato da Gormlaith. I bambini sognavano di frequentare la scuola, e chiedevano spesso a Isotta perché non potevano tornare in Irlanda, dove avrebbero atteso le loro lettere. Isotta non voleva spaventarli con la storia di Gormlaith. Promise loro invece che quando avrebbero compiuto undici anni avrebbe in qualche modo trovato delle bacchette (visto che quelle dei genitori erano irrimediabilmente danneggiate) e che avrebbero fondato una scuola di magia lì a casa loro.

    L'idea catturò l'immaginazione di Chadwick e Webster. L'idea che i due bambini avevano della scuola era basata quasi del tutto su Hogwarts, quindi insistevano che avesse quattro case. L'idea di battezzarle coi nomi dei fondatori fu presto abbandonata quando Webster dichiarò che una casa chiamata "Webster Boot" non avrebbe mai vinto niente. Ognuno di loro scelse invece il proprio animale magico preferito. Per Chadwick, un bambino intelligente ma spesso lunatico, il Tuono Alato, che crea tempeste con le ali. Webster, polemico ma intensamente leale, scelse il Wampus, una sorta di pantera magica rapida, forte e quasi impossibile da uccidere. Per Isotta si trattava ovviamente del Serpecorno che continuava ad andare a trovare e a cui si sentiva stranamente affine.

    Quando gli chiesero qual era la sua creatura preferita, James non seppe cosa rispondere. L'unico No-Mag della famiglia non era in grado di frequentare gli esseri magici che gli altri avevano cominciato a conoscere così da vicino. Alla fine, scelse il Magicospino, perché le storie di sua moglie sul burbero William lo facevano sempre ridere.

    E fu così che vennero fondate le quattro case di Ilvermorny, e nonostante i fondatori non ne fossero consapevoli, la loro personalità trapelò nelle case che avevano battezzato così a cuor leggero.

    Il sogno
    L'undicesimo compleanno di Chadwick si avvicinava in fretta, e Isotta ancora non sapeva come avrebbe fatto a procurarsi la bacchetta che gli aveva promesso. A quanto ne sapeva lei, la bacchetta che aveva rubato a Gormlaith era l'unica in tutta l'America. Non osava sezionarla per scoprire com'era fatta, ed esaminando le bacchette dei genitori dei due bambini scoprì solo che la corda di cuore di drago e il crine di unicorno che contenevano si erano ormai rinsecchiti.

    La vigilia del compleanno di Chadwick, Isotta sognò di andare al torrente a trovare il Serpecorno, che usciva dall'acqua e chinava il capo per permetterle di prendere una scheggia del suo corno. Quando si risvegliò nell'oscurità, Isotta si diresse lì.

    Il Serpecorno la stava aspettando. Sollevò il capo, proprio come nel sogno, e Isotta prese una scheggia di corno, lo ringraziò e tornò a casa a svegliare James, la cui abilità con pietra e legno aveva già adornato la casa.

    Quando Chadwick si svegliò il giorno dopo, trovò una bacchetta finemente intagliata di angelica spinosa che racchiudeva la scheggia di corno. Isotta e James erano riusciti a creare una bacchetta dai poteri eccezionali.

    La fondazione della scuola di Ilvermorny
    Quando Webster compì undici anni, la reputazione della piccola scuola si era già diffusa. Si erano uniti altri due giovani maghi della tribù dei Wampanoag e anche una madre e due figlie dei Narragansett: erano tutti interessati a imparare l'arte della bacchetta in cambio delle proprie conoscenza magiche. Isotta e James crearono bacchette per tutti. Un certo istinto protettivo suggerì ad Isotta di tenere i nuclei di Serpecorno per i figli adottivi, e insieme a James imparò ad usarne altri, tra cui il pelo di Wampus, la corda di cuore di Alastridente e le corna di Lepronte.

    Nel 1634 la scuola era ormai cresciuta fino a superare ogni aspettativa della famiglia di Isotta. La casa si espandeva ogni anno. Erano arrivati altri studenti, e anche se la scuola era ancora piccola c'erano abbastanza ragazzi per realizzare la gare tra case sognate da Webster. Tuttavia, dato che la scuola era ancora conosciuta soltanto dalle tribù native e dai coloni europei, nessun alunno si fermava a dormire. Gli unici a restare lì la notte erano Isotta, James, Chadwick, Webster e le gemelline date alla luce da Isotta: Martha, come la defunta madre di James, e Riona, come quella di Isotta.

    La vendetta di Gormlaith
    La famiglia felice e indaffarata era ignara del grande pericolo in arrivo da oltremare. Era giunta notizia nelle Isole Britanniche che una nuova scuola di magia era stata fondata nel Massachusetts. Si diceva che la preside avesse ricevuto il nomignolo di Morrigan, come la famosa strega irlandese. Ma solo quando sentì che il nome della scuola era Ilvermorny, Gormlaith si convinse che Isotta era riuscita a raggiungere l'America di nascosto e a sposare non un Nato Babbano, ma addirittura un Babbano vero e proprio, oltre ad aprire una scuola che accettava chiunque avesse un briciolo di magia.

    Gormlaith aveva acquistato una bacchetta dall'odiato Ollivander per rimpiazzare il prezioso e antico cimelio di famiglia rubato da Isotta. Decisa a nascondere il suo arrivo alla nipote fino all'ultimo, la imitò inconsapevolmente travestendosi da uomo per attraversare l'oceano a bordo della Bonaventure. Con cattiveria pura, decise di viaggiare sotto il nome di William Sayre, il padre di Isotta da lei assassinato. Gormlaith approdò in Virginia e cominciò a dirigersi di soppiatto verso il Massachusetts e il Monte Greylock, raggiungendo la montagna una notte d'inverno. Aveva deciso di distruggere la seconda Ilvermorny, uccidere la coppia che aveva rovinato la sua ambizione di creare una grande famiglia di purosangue, rapire le nipoti, ultime discendenti della sacra stirpe, e tornare con loro alla Valle della Megera.

    Non appena vide il grande edificio di granito stagliarsi nel buio sulla cima del Monte Greylock, Gormlaith lanciò sulla casa una potente maledizione che conteneva i nomi di Isotta e James, facendoli sprofondare in un sonno incantato.

    Quindi pronunciò un'unica sibilante parola in Serpentese, la lingua dei serpenti. La bacchetta che per anni aveva servito Isotta con tanta fedeltà tremò per un attimo sul comodino mentre la sua padrona dormiva, poi si disattivò. Durante tutti quegli anni di convivenza, Isotta non aveva mai saputo di possedere la bacchetta di Salazar Serpeverde, uno dei fondatori di Hogwarts, che conteneva il frammento del corno di un serpente magico: in questo caso, un Basilisco. Il suo creatore aveva insegnato alla bacchetta a "dormire" a comando, e questo segreto era stato tramandato per secoli ai discendenti di Serpeverde che ereditavano il cimelio.

    Ciò che Gormlaith non sapeva, tuttavia, è che c'erano due abitanti della casa che non aveva incantato, perché non aveva mai sentito parlare di Chadwick, ormai sedicenne, e Webster, quattordicenne. L'altra cosa di cui non poteva essere a conoscenza era il nucleo delle loro bacchette: il corno del serpente di fiume. Quelle bacchette non si addormentarono quando Gormlaith pronunciò la sua parola in Serpentese. Al contrario, i loro nuclei magici vibrarono al suono dell'antica lingua e, percependo che i padroni erano in pericolo, cominciarono a emettere una nota bassa, il segnale di allarme del Serpecorno.

    I ragazzi si svegliarono e saltarono in piedi. Chadwick guardò d'istinto fuori dalla finestra. Tra gli alberi, la sagoma di Gormlaith Gaunt avanzava con fare sinistro verso la casa.

    Come tutti i bambini, anche Chadwick aveva sentito e capito molte più cose di quanto non immaginassero i suoi genitori adottivi. Forse credevano di avergli nascosto la sanguinaria Gormlaith, ma si sbagliavano. Da piccolissimo, Chadwick aveva sentito Isotta parlare del motivo della sua fuga dall'Irlanda e, all'insaputa dei due adulti, nei suoi sogni compariva spesso la figura di una vecchia strega che strisciava tra gli alberi verso Ilvermorny. Ora il suo incubo si era materializzato.

    Dopo aver detto a Webster di svegliare i genitori, Chadwick corse al piano di sotto e fece l'unica cosa che gli pareva sensata: si precipitò fuori casa per impedire a Gormlaith di entrare nel luogo in cui dormiva la sua famiglia.

    Gormlaith non si era aspettata di incontrare un mago adolescente, e lo sottovalutò. Chadwick parò la sua maledizione con fare esperto e i due cominciarono a duellare. Entro pochi minuti, nonostante la sua notevole superiorità, Gormlaith fu costretta ad ammettere che il ragazzo era dotato ed era stato istruito bene. Mentre gli lanciava incantesimi alla testa per cercare di assoggettarlo e lo costringeva a indietreggiare verso casa, lo interrogò sulle sue origini, affermando che le sarebbe dispiaciuto uccidere un purosangue di talento.

    Nel frattempo, Webster cercava di svegliare i genitori a forza di scossoni, ma l'incantesimo era così potente che nemmeno le urla e le maledizioni di Gormlaith che si schiantavano sulla casa riuscirono a svegliarli. Webster corse al piano terra e si unì al duello che ormai infuriava a due passi dalla porta d'ingresso.

    Il secondo avversario complicò di parecchio il lavoro di Gormlaith, e per di più i nuclei gemelli delle bacchette dei ragazzi, usati insieme contro un nemico comune, diventarono dieci volte più efficaci. Ma la magia di Gormlaith era comunque abbastanza potente e oscura da tenere testa alla loro. Il duello raggiunse proporzioni formidabili: Gormlaith continuava a ridere e prometteva di risparmiarli se avessero dimostrato di essere purosangue, mentre Chadwick e Webster erano decisi a impedirle di raggiungere la loro famiglia. I fratelli finirono col dover indietreggiare dentro casa: le pareti si incrinarono e le finestre si spaccarono, ma Isotta e James dormivano ancora, finché le bimbe al piano di sopra non si svegliarono urlando per la paura.

    Fu questo a spezzare l'incantesimo che li attanagliava. La furia e la magia non erano riusciti a svegliarli, ma le grida di terrore delle figlie li liberarono dalla maledizione di Gormlaith, che non aveva tenuto conto del potere dell'amore. Isotta urlò a James di correre dalle piccole. Lei si lanciò ad aiutare i figli adottivi con la bacchetta di Serpeverde in mano.

    Fu solo quando la alzò per attaccare l'odiata zia che si rese conto che la bacchetta addormentata non era molto più utile di un ramoscello trovato per terra. Gongolante, Gormlaith respinse Isotta, Chadwick e Webster su per le scale, verso la stanza da cui proveniva il pianto delle pronipoti. Infine riuscì a spalancare di schianto la porta della camera, dove James si parava pronto a morire di fronte alle culle delle figlie. Certa che tutto fosse perduto, Isotta chiamò a gran voce il padre assassinato, senza nemmeno rendersene conto.

    Ci fu un forte clangore e la luce della luna venne schermata dalla sagoma di William il Magicospino sul davanzale. Prima che Gormlaith potesse rendersi conto dell'accaduto, una freccia avvelenata le trapassò il cuore. La donna lanciò un grido spettrale che fu udito per chilometri. Erano troppi i tipi di Magia Oscura con cui si era trastullata per cercare di diventare invincibile, e quelle maledizioni reagirono con il veleno del Magicospino rendendola solida e friabile come il carbone, per poi mandarla in mille pezzi. La bacchetta di Ollivander cadde a terra ed esplose: di Gormlaith Gaunt non rimase che un mucchietto di polvere fumante, un bastoncino rotto e una corda di cuore di drago bruciacchiata.

    William aveva salvato la vita alla famiglia. Ricambiò la loro gratitudine ringhiando che Isotta non si era curata di chiamarlo per un decennio e che era molto offeso che l'avesse fatto solo di fronte a un pericolo mortale. Isotta aveva troppo tatto per spiegargli che aveva chiamato un altro William. James fu felicissimo di incontrare il Magicospino di cui aveva sentito parlare così tanto e, dimentico dell'odio che quelle creature nutrono per la maggior parte degli esseri umani, strinse la mano a William e gli disse che era davvero contento di aver dato il suo nome a una delle case di Ilvermorny.

    Si dice che sia stato proprio quel complimento ad addolcire William, che il giorno dopo traslocò lì portando con sé la propria famiglia e, lamentandosi di continuo come al solito, aiutò gli umani a riparare i danni causati da Gormlaith. Annunciò quindi che i maghi erano troppo stupidi per proteggersi da soli, e contrattò un considerevole stipendio in oro per fungere da servizio di sicurezza e manutenzione della scuola.

    L'eredità di Serpeverde
    La bacchetta di Serpeverde non si risvegliò mai più dopo il comando di Gormlaith. Isotta non parlava il Serpentese, ma non aveva comunque più intenzione di toccare quell'ultima reliquia della sua infanzia infelice. Lei e James la seppellirono fuori dalla proprietà.

    Entro un anno, un esemplare sconosciuto di rettilegno era spuntato dove avevano seppellito la bacchetta. Non riuscirono mai a potarlo o ucciderlo, ma dopo diversi anni scoprirono che le sue foglie avevano grandi proprietà medicamentose. L'albero sembrava dimostrare che la bacchetta di Serpeverde, come i suoi discendenti sparpagliati per il mondo, racchiudeva in sé un lato nobile e uno ignobile. La parte migliore di lui, a quanto pare, era emigrata in America.

    La crescita della scuola
    La reputazione di Ilvermorny crebbe con costanza negli anni successivi. La casa di granito divenne un castello. Dovettero assumere altri insegnanti per venire incontro alle nuove iscrizioni. Ora gli alunni provenivano da tutta l'America del Nord, e la scuola divenne un collegio. All'arrivo del XIX secolo, Ilvermorny aveva ormai raggiunto la fama internazionale di cui gode tuttora.

    Per molti anni, Isotta e James lavorarono insieme come presidi e furono amati da molte generazioni di studenti e dalle loro famiglie.

    Chadwick divenne un mago di successo e un grande viaggiatore, nonché autore de Gli incantesimi di Chadwick, vol. I-VII, libri di testo ancora usati a Ilvermorny. Sposò una guaritrice messicana di nome Josefina Calderon, e la famiglia Calderon-Boot è tuttora una delle famiglie magiche più importanti d'America.

    Prima della creazione del MACUSA (Magico Congresso degli Stati Uniti d'America), il Nuovo Mondo era privo di forze dell'ordine magiche. Webster Boot divenne ciò che ora sarebbe definito un Auror autonomo. Mentre estradava un Mago Oscuro particolarmente malvagio a Londra, Webster incontrò una giovane strega scozzese che lavorava al Ministero della Magia e se ne innamorò. Parte della famiglia Boot tornò così al paese d'origine. I discendenti di Webster studiarono a Hogwarts.

    Martha, la gemella più grande, era una Maganò. Per quanto la sua famiglia la amasse profondamente, crescere a Ilvermorny fu doloroso per lei che era esclusa dalla magia. Sposò il fratello non magico di un'amica della tribù Pocomtuc e visse il resto della sua vita come No-Mag.

    Riona, la figlia minore di James e Isotta, insegnò Difesa contro le Arti Oscure a Ilvermorny per molti anni. Non si sposò mai. Girava voce che, al contrario di sua sorella, Riona fosse in grado di parlare in Serpentese e che avesse quindi deciso di non far proseguire la stirpe di Serpeverde. Il ramo americano della famiglia non sapeva che Gormlaith non era l'ultima dei Gaunt e che il loro lignaggio continuava in Inghilterra.

    Isotta e James vissero più di cent'anni. Avevano visto la casetta di Ilvermorny diventare un castello di granito e morirono con la consapevolezza che la loro scuola era ormai così famosa che le famiglie magiche di tutto il Nord America erano ansiose di farvi studiare i propri figli. Avevano assunto dei dipendenti, costruito dormitori, nascosto la scuola allo sguardo dei No-Mag con astuti incantesimi: in pratica, la ragazza che sognava di andare a Hogwarts finì col diventare cofondatrice della sua versione nordamericana.

    Ilvermorny oggi
    Come ci si può aspettare da una scuola fondata in parte da un No-Mag, Ilvermorny è nota come una delle grandi scuole di magia più democratiche e meno elitarie.

    Due statue di marmo di Isotta e James fiancheggiano le porte del castello. L'ingresso dà su una sala circolare coperta da una cupola di vetro. Una balconata di legno circonda la sala all'altezza del primo piano. La stanza sarebbe vuota, se non fosse per quattro enormi intagli di legno che rappresentano le quattro case: il Serpecorno, la pantera Wampus, il grande Tuono Alato e il Magicospino.

    Mentre il resto della scuola osserva dalla balconata circolare sovrastante, i nuovi studenti entrano in fila nella sala. Si dispongono lungo le pareti, e uno ad uno vengono invitati a collocarsi sul simbolo del nodo gordiano nel mezzo del pavimento di pietra. La scuola attende in silenzio che i quattro intagli reagiscano. Se il Serpecorno vuole lo studente, il cristallo che ha incastonato sulla fronte si illumina. Se è il Wampus a volerlo, ruggisce. Il Tuono Alato manifesta la sua approvazione battendo le ali, mentre il Magicospino solleva la freccia in aria.

    Se più di un intaglio segnala di voler arruolare lo studente nella propria casa, sta all'alunno scegliere. Molto di rado, forse una volta ogni dieci anni, tutte e quattro le case offrono un posto allo studente. Seraphina Picquery, presidentessa del MACUSA dal 1920 al 1928, fu l'unica strega della sua generazione a ricevere questo onore e scelse la casa del Serpecorno.

    A volte si dice che le case di Ilvermorny rappresentano le varie parti che compongono un essere umano: la mente è il Serpecorno, il corpo è il Wampus, il cuore è il Magicospino e l'anima è il Tuono Alato. Altri dicono che la casa di Serpecorno preferisce gli studiosi, Wampus i guerrieri, Magicospino i guaritori e Tuono Alato gli avventurieri.

    La Cerimonia dello Smistamento non è l'unica grande differenza tra Hogwarts e Ilvermorny (anche se le due scuole, per molti versi, si somigliano). Quando agli studenti è stata assegnata una casa, vengono condotti in una grande sala dove scelgono (o vengono scelti da) una bacchetta. Fino all'abrogazione, nel 1965, della legge Rappaport, che sanciva la stretta osservanza dello Statuto di Segretezza, a nessun bambino era permesso usare una bacchetta prima di arrivare a Ilvermorny. Inoltre, le bacchette andavano lasciate a scuola durante le vacanze e solo al compimento del diciassettesimo anno di età era permesso utilizzarle fuori dalla scuola.

    Le divise di Ilvermorny sono blu e rosso mirtillo in onore di Isotta e James: il blu era il colore preferito di Isotta, che da piccola aveva sempre desiderato far parte di Corvonero; il rosso è dedicato all'amore di James per la crostata di mirtilli rossi. Tutti gli abiti degli studenti di Ilvermorny sono fissati da un nodo gordiano d'oro, in ricordo della spilla che Isotta aveva trovato tra le rovine della sua casa natia.

    Diversi Magicospino continuano tutt'ora a lavorare per la scuola, lamentandosi sempre e affermando di non avere intenzione di rimanere lì, ma tornando comunque misteriosamente anno dopo anno. Ce n'è uno particolarmente anziano che si fa chiamare William. Ride di chi teorizza che sia lo stesso William che ha salvato la vita a Isotta e a James, facendo giustamente notare che, se fosse ancora vivo, il primo William avrebbe 300 anni. Tuttavia, nessuno ha mai scoperto quanto vivono i Magicospino. William si rifiuta di lasciare che la statua di marmo di Isotta all'ingresso del castello venga lucidata da altri, e ogni anno, all'anniversario della sua morte, posa dei fiori di biancospino sulla sua tomba. Basta che qualcuno sia così indelicato da menzionare questo fatto per metterlo di pessimo umore.

    Inoltre...
    C'è lo smistamento!
    Scopri di che Casa di Ilvermorny fai parte!

    Il mio risultato è:
    Magicospino, la casa fondata da James Steward!
    - Rappresenta il cuore
    - Favorisce i guaritori/guaritrici

    Mi piace come risultato :)
  5. .
    Cavoli quanti volumi!
    Io di serie ne seguo diverse, ma di solito tendo a prendere le serie fin dall'inizio e acquistare i volumi non appena escono - per quanto mi è possibile. Anche se ciò talvolta implica di ritrovarsi con serie eternamente in corso...

    Una piccola correzione: Kiss of Rose Princess non è dell'autrice di Ogni Nostro Venerdì (che è Arina Tanemura, autrice anche de La Spada Incantata di Sakura), ma di Aya Shouto (autrice di Gli Spiriti di Casa Momochi e Stray Love Hearts). (Personalmente apprezzo entrambe)
  6. .
    Questa storia è ambientata nel Mondo Magico di Harry Potter.
    I personaggi presenti sono tutti di mia ideazione e non hanno alcuna relazione con i personaggi presenti nella saga.
    Buona lettura.

    Looking For

    Nel buio della casa decadente, una vecchia donna ormai prossima alla sua fine sorride.
    - Sei venuto, infine... - mormorò, con un filo di voce.
    La figura sulla porta non chiese come l'anziana signora sapesse del suo arrivo, né si sorprese dell'evento. Dopotutto, anni prima, era stata tra le più brillanti allieve di Divinazione del suo anno.
    - Ti ho aspettato, sai... - continuò la strega. - Quando ti vidi arrivare la prima volta avevo 8 anni e stavo contemplando la sfera di una veggente nella fiera che si era tenuta nel villaggio vicino. Lei ovviamente era una Babbana, come lo erano i suoi clienti. Eccetto me. Quella fu la prima volta che si manifestò il mio potere magico. In quella sfera di cristallo, vidi per la prima volta qualcosa: la figura di un uomo che mi veniva a fare visita. Sai, da allora ti vidi innumerevoli volte, nelle mie profezie, ma non avrei immaginato che ti avrei incontrato così... in questo… stato... -. La donna rise, con una voce gracchiante. - Nelle mie visioni però, non ha mai capito chi fossi o cosa volessi da me... mi dicevo che quando la profezia si sarebbe avverata l'avrei capito... ma ad essere sincera, non ho idea, neppure ora, della ragione che ti ha spinto a cercare questa vecchia strega decrepita e in fin di vita, che si era rifugiata nella catapecchia dei suoi avi Babbani. Perché … - la voce le tremò ed iniziò a tossire violentemente.
    L'uomo sulla porta entrò e, con un incantesimo le fece passare la tosse.
    La donna sorridendo, chiese, un po' sollevata: - Perché sei qui? -
    - Sono venuto per chiederti tre cose. In realtà le mie domande erano quattro, ma ad una hai già risposto... -
    - Davvero? - La donna sembrò vivamente sorpresa. - E io che pensavo che le mie chiacchiere fossero del tutto inutili! - esclamò ridacchiando nuovamente.
    - Affatto - sorrise il suo ospite, togliendosi dalla testa la tuba nero pece.
    - Allora, mi dica, cosa vuole sapere dalla vecchia Vivi? - sorrise la proprietaria di casa.
    - Ha mai praticato magia in pubblico prima di frequentare la scuola? Eccetto quella volta dalla falsa veggente, intendo. - chiese il mago dagli occhi grigi.
    - Eccetto quella volta dalla falsa veggente, no. Di fatto non so come abbiano fatto a trovarmi... -
    - Bene. Seconda domanda: che lei sappia c'erano altre streghe o maghi nella sua famiglia? - domandò lo studioso dai capelli corvini.
    - No. E credo non ce ne siano mai stati. Un caso unico nel mio genere, io - ridacchio un po' prima di aggiungere. - L'eccezione che conferma la regola -
    - Capisco. Ultima domanda: Come ha reagito la sua famiglia alla notizia che loro figlia era una strega? - chiese infine l'uomo con il mantello nero.
    Il sorriso sul volto della strega si bloccò per tre secondi, prima di spegnersi. Il suo voltò s'incupì.
    La voce roca della donna riecheggio triste tra le quattro mura di quella vecchia casa.
    - Loro... prima... credettero che fosse uno scherzo... mi chiamarono... matta... poi, quando si accorsero che era tutto vero, che ero davvero... - mugugnò tra le lacrime le parole successive, caricandole di disprezzo. - … una strega... loro... mi chiamarono... - la parola successiva non la pronunciò, ma l'uomo la intuì lo stesso. Non era la prima volta, e, probabilmente, non sarebbe stata l'ultima, che una cosa del genere accadeva. L'uomo tende a criticare chi è diverso da sé stesso, burlando il prossimo e compiendo atti di bullismo nei confronti di coloro che gli appaiono come più deboli. Senza sapere che utile o inutile e debole o forte sono aggettivi che non si adattano ad un essere vivente. Mago o strega, Babbano o Babbana, uomo o donna, giovane o vecchio, grasso o magro, basso o alto che sia non vuol dire che debba per questo essere criticato.
    La donna, additata dalla sua stessa famiglia come “mostro”, s'asciugo le lacrime con movimenti lenti. Le sue esili braccia tremavano.
    - Può bastare - intervenne la figura scura, rimettendosi sul capo l'elegante e misteriosa tuba. - La ringrazio. Porterò con me questa sua testimonianza... -
    - Le sono stata in qualche modo utile? - chiese l'anziana signora, socchiudendo le palpebre.
    - Sì - mentì l'ombra che uscì dalla sua porta.
    - Che bello. Ho aspettato tanto... questo momento. Sembra quasi un sogno... poter essere stata finalmente utile a qualcuno... forse ora... posso andarmene... con il cuore in pace... -

    Ancora nulla di nuovo, pensò, uscendo dalla porta della vecchia signora.
    - Scusi... -
    Il giovane studioso si voltò verso la fonte della voce.
    Era una bambina di circa sette anni, tutta lentiggini, dalle arruffate trecce di capelli neri.
    - La vecchia... è davvero una strega? - chiese vispa la ragazzina.
    Il mago sorrise con fare misterioso. - Chissà... secondo te? -
    La ragazza rimase un po' ammutolita, poi arrossendo un po', disse: - Secondo me, la vecchia dice il vero. Voglio dire... le sue profezie si sono sempre avverate. Signore dallo strano cappello, lo sa che la vecchia aveva predetto la mia nascita? Disse – E qui la bambina si chinò, per imitare la gobba di una persona anziana. - “Cari signori Florien - così si chiamano i miei genitori - avrete proprio una bella bambina! Mi raccomando fatela crescere forte e brava e bla, bla, bla... Accettatela sempre per quel che è – o qualcosa del genere - e buon divertimento!”-. La bambina rise allegra.
    - Accettare qualcuno per quel che è, eh? -. Il “Signore dallo strano cappello” sorrise. - Come ti chiami? -
    - Vivi! I miei hanno voluto darmi lo stesso nome della vecchia, per ringraziarla di tutto ciò che ha fatto per il villaggio... -. Il viso della ragazza all'improvviso ebbe un guizzo. - Ehi, la vuoi vedere una cosa strana? -
    L'uomo corrucciò la fronte. - Che cosa? -
    - Vieni con me! -. Così dicendo, la ragazza si allontanò con fare circospetto, come se temesse di essere osservata.
    Il giovane la seguì, tra la boscaglia adiacente.
    La ragazza si bloccò vicino ad una piccola piana circolare e, euforica, indicò qualcosa attraverso gli alberi. Il mago si bloccò.
    Tra i fitti alberi si potevano scorgere dei cavalli alati scheletrici: dei Thestral.
    In quel momento guardò la piccola Vivi Florien. Solo chi aveva visto morire una persona cara coi suoi occhi poteva vederli. Dunque... quella bambina...
    - Riesci a vederli? - chiese allora la ragazza.
    Lo studioso annuì.
    - Sul serio? Credevo di essere matta, sai? Nessuno dei miei amici li vedeva... - mormorò piano lei.
    - Solo perché gli altri non li vedono non vuol dire che non esistono - replicò il giovane. Improvvisamente, gli venne un dubbio. “Accettatela sempre per quel che è” aveva detto la vecchia. E se quella ragazza fosse...
    - Chissà... - mormorò, con un sorriso sghembo sul volto.
    - Uh? - mormorò Vivi. - Che succede? -
    - Niente -Il “Signore con lo strano cappello” si coprì la parte superiore del volto con la sua tuba, per nascondere lo sbirluccichio nei suoi occhi. Quel viaggio non era stato del tutto inutile, dopotutto...
    - Proprio niente... -

    - A proposito, lei come si chiama Signore? - chiese sorridente Vivi.
    - Nel. Chiamami Nel - rispose l'uomo, pensando alla sua prossima meta.
    - E che mestiere fai? - chiese ancora la bambina.
    Nel non seppe che rispondere. Il mago? Era bravo ad usare la magia, ma la usava solo come ultima possibilità. Ci sono cose che si possono fare senza usare incantesimi. Lo studioso? La domanda che ne sarebbe conseguita sarebbe stata “Cosa studi?” e a quella domanda non poteva rispondere.
    - Viaggio - disse solo.
    - Oh! Anche a me piacerebbe viaggiare... perché viaggi, Nel? -
    - Raccolgo testimonianze, ascolto esperienze altrui. -
    -Oh! E perché?- chiese insistente Vivi.
    Nuovamente non seppe cosa rispondere. Alla fine decise di essere franco.
    - Spero che queste testimonianze altrui mi aiutino a chiarire un mio dubbio -
    Perché esiste la magia? Perché esistono individui che la posseggono ed altri che ne sono privi? Perché esistono i Magonò o i maghi nati da Babbani? Anche Nel era uno di questi. Tutta la sua famiglia era perfettamente normale e Babbana. Poi è arrivato lui, la pecora nera del gregge. Il mago, il mostro, lo stregone, il demone, l'alchimista, il diavolo, il negromante. Gli avevano dato tanti nomi e li ricordava ancora quasi tutti. Tanti insulti, sussurrati all'orecchio di questa o l'altra famiglia. La sua famiglia si vergognava di un simile orrore.
    - Mmm... non ti chiedo qual'è perché temo che non riuscirei a capire... gli adulti fanno tanti discorsi complicati, sai? - mormorò pensierosa Vivi.
    - Oh, ma io non sono un adulto - rise l'orrore dalla tuba nero pece.
    - E allora cosa sei? - chiese perplessa la bambina.
    - Sono un mago - rispose il diavolo dagli occhi grigi.
    Lei gli lanciò un occhiata che nascondeva una frase non detta: “Mi stai prendendo in giro?”.
    - Sono sincero - disse il demone dai capelli corvini.
    - Allora sai predire il futuro come la vecchia? -
    - Sì, anche se non così bene come lei - disse il mostro dal sorriso aperto.
    - Mmm... Ah, puoi vedere i cavalli-scheletro alati perché sei un mago? Se è così, vuol dire che sono una strega anch'io? - chiese emozionata Vivi.
    Il negromante rise. - Forse -
    - Farei profezie come quelle della vecchia... o forse anche migliori! Te lo immagini, Nel? - La bambina si era già persa in un mondo tutto suo.
    - Perché no? - scherzò l'alchimista.
    - Potrei aiutare il villaggio! E una volta risolti i nostri problemi, potrei andare dove voglio, come fai tu! Sarebbe un sogno... -
    - Allora, spero per te, che il tuo sogno si avveri... nel migliore dei modi - mormorò lo stregone, alzando gli occhi verso il cielo. Chissà quante persone ancora al mondo hanno sogni come quelli della piccola Vivi, maghi o Babbani che siano. Chissà quante persone sono state additate per possedere quei poteri. Chissà quante persone sono state disconosciute per esserne prive. E chissà, ancora, quante persone continuano a vivere, ignorando tutto questo.
    Nel salutò la piccola strega e lasciò la città. Nonostante tutto, il suo viaggio proseguiva. C'erano ancora molte persone che avrebbero voluto parlare, tante testimonianze da sentire.
    Avrebbe mai trovato una risposta alle sue domande?
    Quale che fosse quest'ultima risposta, avrebbe continuato a viaggiare.
    Perché quel mago, stava solo cercando.

    -------------------------------------------------------- Commento dell'autrice------------------------------------------


    Questa storia breve la scrissi molto tempo fa, ma ho deciso di postarla solo ora perché mi sarebbe dispiaciuto lasciarla in un angolino per il resto dei suoi giorni.
    In questa breve storia - che non è minimamente collegata alle vicende di Al, almeno per ora - ho trattato alcuni dubbi che mi erano venuti.
    La vicenda si svolge in un luogo e un tempo imprecisati, quindi potete collocarla dove vi pare o quasi.
    Il personaggio di Nel è nato spontaneamente e non mi dispiacerebbe riprenderlo in mano un giorno, anche se temo che così facendo distruggerei l'alone di mistero che ho tentato di dargli.

    Il titolo è un tributo alla canzone Fantasy, cantata da LAMA, l'ending dell'anime UN-GO che vidi all'epoca - e che non mi dispiacerebbe rivedermi una terza volta prossimamente. XD

    Inoltre, con questa storia, volevo dire che non ho smesso di scrivere - ergo, tenetevi pronti...

    Wynn
  7. .
    Come regalo per la promozione/fine scuola quest'anno ho fatto una mossa un pochino azzardata. Ho preso un gioco di cui avevo sentito parzialmente parlare, ma su cui fondamentalmente non mi ero andata ad informare troppissimo: Yokai Watch. Poche cose sapevo del gioco: era sviluppato dalla Level 5 (e da fan di Layton questo era un fattore che mi convinceva alquanto all'acquisto) e pareva abbastanza simile ai Pokémon. Quest'ultimo punto l'avevo purtroppo sentito in un aspetto negativo: come spesso capita, appena qualcuno fa notare la somiglianza di due prodotti, c'è sempre chi, tanto per dar fiato alla bocca, accusa quello uscito per ultimo di copiare. Ciò nonostante decisi di provare questo gioco che aveva avuto così tanto successo in Giappone e che, tristemente, è arrivato da noi in un ritardo non da poco (in Giappone stanno già uscendo trailer e quant'altro per il terzo capitolo della saga!).

    Quando guardo un film, inizio una serie tv, un drama o un anime, leggo un libro o un manga o inizio un videogioco, di solito, parto con aspettative non troppo alte, specie se non conosco troppo bene il prodotto, così da non subire grosse delusioni (in caso il prodotto non mi convinca troppo) o, al contrario, di essere decisamente soddisfatta.
    Yokai Watch è stato un gioco su cui, però, avevo aspettative un po' più alte di questi casi e le ha sorpassate ampiamente.

    Partiamo dal nome, Yokai Watch (o Youkai Watch), perché è qui una delle chiavi per godersi il gioco, a mio parere.
    Stiamo parlando di Yokai che, per chi non lo sapesse, sono degli "spiritelli" che compongono uno dei tre "gruppi" (insieme ai Kami e agli Oni) di figure principali del folklore giapponese e dello Shintoismo, una delle due religioni - insieme al Buddhismo - più diffuse in Giappone. Quindi le varie "creature" che incontreremo portano spesso con se dei riferimenti alla cultura tradizionale giapponese.
    Dal punto di vista folkloristico, gli Yokai sono una via di mezzo tra i Kami (divinità possenti e solitamente benefiche) e gi Oni (demoni/orchi solitamente subdoli e malvagi): né unanimemente buoni, né unanimemente cattivi - nella maggior parte dei casi... dispettosi! E così sono spesso anche le creature che incontriamo all'interno del gioco. Sebbene a causa della traduzione-(rimaneggiamento dei nomi) italiano si sia persa parte della reale storia folkloristica dello spiritello (storia che bisogna però ammettere sarebbe stata ignota a buona parte dei videogiocatori occidentali), in alcuni casi i nomi sono rimasti invariati o comunque fedeli abbastanza per capire l'origine del personaggio - per esempio Baku, Kyuubi e i vari Kappa. E credetemi il fatto che persino io, che non sono un esperta del folklore giapponese - le mie conoscenze derivano principalemnte dalle canzoni dalla Mononke Mystery Series e dalle ricerche che feci traducendo Dancing Ghost Stories - sono riuscita a riconoscerne alcuni mi ha riempito di gioia (ti senti intellingente! XD).
    Detto questo, l'ambientazione in generale è molto nipponica, ciò si nota anche in piccoli dettagli che magari passano sott'occhio, ma alla sottoscritta che ama il Giappone fanno emozionare. A partire dalla composizione delle case (il bagno giapponese!) alla scuola (le classi coi banchi separati!) fino ad arrivare al fatto che quando entri in una casa o in un appartamento il personaggio si tolga le scarpe (da brava/o giapponese)!
    Detto questo, passiamo alla trama.

    La trama vera e propria in Yokai Watch si delinea solo negli ultimi capitoli e la storia in sé è alquanto semplice e breve. Il gioco ha come target un pubblico molto giovane, quindi non aspettatevi risvolti troppo cupi - risvolti che io ho trovato per esempio nell'Episodio Delta di ORAS.
    Una pecca forse della trama è il fatto che un personaggio "chiave" per la storia è stato tenuto come sfondo fino all'ultimo capitolo (non dirò nomi per non fare spoiler).
    Il finale è stato bello - per un attimo ho avuto un feeling a La Città Incantata, ma per fortuna mi sono sbagliata.
    Un'Happy Ending in tutti i sensi.
    Ma la storia non finisce qui. Tra missioni secondarie e sviluppi dopo storia (Inferno Infinito, i Yokai Leggendari come Tengu da reclutare), il gioco piuò durare moooolto tempo.

    Passiamo ora al sistema di battaglia e agi Yokai vari e propri.
    Il sistema di battaglia è più simile a quello di un gioco RPG jappo per smartphone (come VOCADOL o Touken Ranbo) che ai Pokémon. Ogni Yokai agisce in maniera autonoma e le sue azioni sono basate sulla sua personalità (se è pigro tenderà a poltrire, se è serio tendera ad agire, ecc. ...). Il giocatore può decidere in che modo disporre i sei Yokai che compongono una squadra. La squadra si dispone in cerchio e in campo scendono a combattere tre Yokai, che possono essere cambiati semplicemente ruotando il cerchio.
    Ogni Yokai ha inoltre un mossa speciale che il giocatore può usare ogni qualvolta lo Yokai ha acquisito energia a sufficenza - la barra dell'energia si riempie combattendo o dando delle bevande allo Yokai; quando si cura completamente uno Yokai ai check point o si dorme nel letto la barra si riempe completamente.
    Gli Yokai si dividono in Tribù e in Ranghi/Gradi.
    Le Tribù sono 8 e si dividono in base alla statistica principale degli Yokai.
    Per esempio, gli Yokai Misteriosi tenderanno ad avere un'alta statistica di Spirito (che influisce sugli attacchi elementari), mentre gli Yokai Audaci avranno un Attacco elevato, i Generosi sono degli ottimi Healer e così via.
    Il Rango/Grado indica la potenza dello Yokai: a inizio gioco troverai solo Yokai di Rango E o D, ma andando avanti nella storia incontrerai e otterrai Yokai sempre più potenti (il mitico rango S) e aree sempre più ampie.
    Ciò non vuol dire che Yokai di rango basso si rivelino totalmente inutili: infatti un modo per ottenere Yokai forti è fare evolvere Yokai più deboli!
    Alcuni si evolvono salendo di livello (come Cicalama e Komasan), altri si evolvono fondendoli con altri Yokai (es. Jibanyan + Malandro = Malonyan) o con oggetti particolare (chi l'avrebbe detto che Rugada con un po' di cura per l'Eterna Giovinezza sarebbe diventata la giovane Perennia!)
    Da così: 277-shiwakuchan-100x100 a così: 278-oiran-100x100.
    Ci sono alcuni Yokai bruttini, alcuni buffi e alcuni davvero carini. Insomma, per tutti i gusti!
    In tutti gli Yokai sono più di 200 e la Wynn si è messa in testa di fare amicizia con tutti... ci riuscirà?

    CWqoEEnU8AAPWQ3

    Qualcuno di voi ci ha giocato? Che ne pensate?
    Io dico solo che sono felice del fatto che abbiano annunciato l'uscita americana del secondo gioco della saga - che fa sperare che arrivi anche qui in Europa.
  8. .
    Cormoran Strike Mysteries
  9. .
    Novità!

    - Si potrà trovare Ledyba nel Percorso 1 of the game.
    - Ledyba è il Pokémon numero #020 nel Pokédex della regione di Alola.
    - Il Pokédex ti può ora mostrare la catena evolutiva di un Pokémon o se il Pokémon fa parte di una coppia (penso che per coppia si intenda una cosa come Plusle&Minun)
    - Quando selezioni una mossa in battaglia potrai vederne i dettagli, compresa l'efficacia sul Pokémon avversario.
    - Si potrà vedere di quanto le proprie statistiche sono state alterate nel corso della battaglia.
    - C'è un festival nella città vicina al villaggio d'inizio. Qui incontri e fai una lotta con Hau che ha un Pichu.
    - Popplio può imparare Incantavoce
    - Mentre Solgaleo e Lunala usano le loro mosse personali assumono un'aspetto particolare che viene deonominato Fase Sole Nascente (Radiante, in inglese) e Fase Luna Piena.
    - L'abilità di Magearna si chiama (definitivamente) Cuoreanima ed aumenta di un grado l'Attacco Speciale ogni volta che un Pokémon in campo va KO.


    Nuovi Pokémon svelati:

    yungoos
    Yungoos
    Pokémon Mangusta Pattuglia
    Sempre affamato, si potrà trovare nel Percorso 1.
    Tipo Normale.
    Può avere le abilità Sorveglianza (nuova: permette di infliggere il doppio dei danni a un nemico che entra in campo o sostituisce un altro Pokémon durante la lotta) o Ferromascella

    pikipek
    Pikipek
    Pokémon Picchio.
    Avrà 2 evoluzioni ed è il #10 del Pokédex Reagionale.
    Abilità: Sguardofermo o Abillegame

    grubbin
    Grubbin
    Pokémon Coleolarva
    Tipo Coleottero
    Abilità Aiutinsetto

    Un nuovo tipo di lotta: la Battle Royal: 4 Giocatori tutti contro tutti!
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    In Pokémon Sole e Pokémon Luna ci sarà un nuovo tipo di lotta: la Battle Royale. Nella Battle Royale vi sono ben quattro contendenti in un'accesissima sfida tutti contro tutti!
    Ogni Allenatore sceglie tre Pokémon, che manderà in campo uno alla volta. La lotta si conclude quando tutti i Pokémon di un Allenatore vanno KO (al termine di quel turno). La vittoria viene assegnata in base al numero di Pokémon sconfitti da ciascun Allenatore e in base al numero di Pokémon rimasti in campo a ciascuno.
    Questo nuovo tipo di lotta, dalle regole di base piuttosto semplici, apre la strada a nuove e complesse strategie. Ad esempio, bisognerà cercare di indovinare verso chi saranno diretti gli attacchi di ciascun Pokémon e ci si potrebbe persino trovare a dover aiutare un Allenatore in difficoltà per puntare alla vittoria!

    Ultimo ma non per importanza: Nuovo trailer!
  10. .
    corocoro7166
    Nuove novità dalle Scan di CoroCoro!

    corocoro7161
    Nekkoala
    Pokémon Mezzo-Sveglio
    Tipo: Normale
    Abilità: Definite Sleep (Sonno Definito) previene che il Pokémon venga influenzato da stati diversi dal sonno

    corocoro7162
    corocoro7163
    Iwanko
    Pokémon Cucciolo
    Tipo: Roccia
    Abilità: Sguardofermo (Evita che la precisione diminuisca.) o Spritovivo (Impedisce al Pokémon di addormentarsi.)


    corocoro7164
    Coloro che assisteranno all'ultimo film (quello con protagonista Volcanion e Magearna) ricerveranno un disco "Pokémon Ga-Olé" che presenta un Codice QR che potrà essere scannerizzato per ottenere Magearna in Sole e Luna. Magearna l'abilità Soul Heart (Cuore-Anima? Cuore Animato?), avrà una nuova mossa Fleur Cannon (Cannone di fiori/floreale/fiorito?) e sarà al Livello 50 con le mosse Fleur Cannon, Cannonflash, Fortuncanto e Altruismo.

    CoroCoro suggerisce che Rowlet, Litten, Popplio e Iwanko nascondano un segreto...

    N.B.: I nomi sono quelli giapponesi, poiché il sito ufficiale italiano ancora non dice nulla a riguardo.

    P.S.: Voglio un Nekkoala da strapazzare! <3
  11. .
    Ieri c'è stata la prima mondiale di The Cursed Child e sono usciti i primi spoiler...
    N.B.: Tali informazioni non sono ufficiali! Provengono da persone che hanno avuto l'onore di vedere lo spettacolo.

    Ecco i punti principali della trama:
    Albus Severus e Scorpius Malfoy finiscono in Serpeverde, diventando migliori amici, Rose in Grifondoro.
    La Storia ruota intorno ad un viaggio nel tempo grazie ad una giratempo (ma non erano state tutte distrutte???)
    Amos Diggory (padre di Cedric) compare e chiede ad Harry di riportare in vita Cedric (confermato vedere foto del cast in fondo)
    Albus Severus e Scorpius decidono di usare la giratempo per tornare al Torneo Tremaghi ed impedire la morte di Cedric Diggory. (WHY????)
    La cicatrice di Harry torna a fargli male
    Hermione è ministro della Magia, Harry è capo del dipartimento della regolazione della legge magica e Ron gestisce il negozio di Scherzi Weasley con George.(*Penso che qui ci sia un errore. Ufficialmente, in passato, era stato detto che Hermy entrava nel dipartimento della regolazione della legge magica e Harry era diventato Capo degli Auror*)
    Scorpius utilizzerà la Pozione Polisucco per trasformarsi in Ron durante il furto della giratempo al ministero della magia e notando Hermione la bacia al fine di distrarla
    Albus e Scorpius tornano indietro nel tempo ma scombinano tutto, cambiando la storia. Ron ed Hermione non si sono quindi mai conosciuti e non esistono più i loro figli, compresa Rose di cui Scorpius è innamorato
    EDIT: Ecco alcuni dettagli un po’ più specifici:

    la Giratempo sembrerebbe rubata dall’ufficio di Harry, non è permesso il uso normalmente. Scelgono di salvare Cedric perché Albus è un ragazzino ribelle, il classico serpeverde problematico diciamo, ed è in forte disaccordo col padre su tutto tanto che in una litigata Harry finisce per dirgli che a volte vorrebbe che non fosse suo figlio. Albus praticamente odia il padre e ascoltando una conversazione fra lui e il padre di Cedric scopre che era stata per colpa di Harry che Cedric era morto e di nascosto decide insieme ai suoi amici di tornare indietro e mettere a posto le cose… quando tornano nel presente e lo spoiler dice che Ron e Hermione non sono mai sposati è solo il primo viaggio nel tempo in realtà, ce ne sono altri dopo e la prima parte finisce con loro che tornano in un presente dove Harry era morto 20 anni prima, Albus non esiste e la Umbridge li accoglie ad Hogwarts per festeggiare il “Voldemort Day”.

    Fine della Parte 1.

    Fonte: http://nerdmovieproductions.it/2016/06/08/...uccede-spoiler/

    Qui un immagine con il cast e i ruoli:
    elenco-1

    Posso dire che Dudley è diventato più carino di quanto immaginassi? E che Petunia e Vernon si sono scambiati le taglie?
  12. .
    Un sacco di novità!

    La Regione di Alola!
    La storia si svolgerà nel lussureggiante arcipelago tropicale di Alola, costituito da quattro isole naturali e un'isola artificiale. In questa regione vivono molti Pokémon mai visti prima d'ora.
    alolamap

    I Personaggi!
    hero-and-heroine
    Il personaggio principale
    La storia inizia subito dopo il tuo trasloco Alola.
    Qui le possibili scelte d'aspetto:
    p05_01

    Il Professor Kukui
    professor-kukui
    Kukui è l'emerito Professore Pokémon della regione di Alola. Abita non lontano dalla nostra casetta e verrà subito ad arruolarci a farci una visitina. È un esperto e appassionato studioso di mosse Pokémon che, quando le sue ricerche lo richiedono, non esita a mettersi in gioco incassando i colpi di persona (auch)! Indossa un camice bianco aperto davanti che gli lascia scoperto il petto, con uno stile eccentrico che lo contraddistingue.

    Lylia
    lillie
    Lylia è una ragazza un po' misteriosa più o meno della nostra stessa età. In seguito alla sua particolare storia personale, è stata assunta dal Professor Kukui come sua assistente. Poco amante delle lotte di Pokémon, ha una grande passione per la lettura e ha letto tantissimi libri. Lylia svolge un ruolo chiave nella storia di Pokémon Sole e Pokémon Luna.
    (Io la trovo adorabile, anche se non capisco se sia tsundere o dandere, spero la seconda opzione - per capire a cosa mi riferisca vedere la sezione Stereotipi Giapponesi qui)

    Il nostro amico rivale Hau
    hau
    Hau è un ragazzo appassionato di Pokémon, pieno di vita e... con un sano appetito (su questo andiamo d'accordo)! Ha la nostra stessa età, e stringe amicizia con noi subito dopo il nostro arrivo nella regione di Alola. Ha un debole per le malasade, i dolci tipici della regione di Alola, e appena mette piede in un posto nuovo va subito alla ricerca dei negozi che vendono le varietà locali. È un ragazzo generoso e nutre grande affetto per i Pokémon.

    I due Pokémon leggendari

    Solgaleo (Kimba)
    solgaleo

    Pokémon Solare
    Altezza: 3,4 m
    Peso: 230,0 kg
    Tipo: Psico/Acciaio
    Abilità: Metalprotezione

    Onorato fin dall'antichità come il messaggero del sole, Solgaleo è descritto nelle leggende come “la creatura che si nutre di sole”. Immagazzina un'enorme quantità di energia nel suo corpo e risplende radioso quando si muove. Ha una criniera fluente che ricorda il sole. La sua mossa esclusiva, Astrocarica, travolge l'avversario con la potenza di una meteora, ignorandone l'abilità.

    La sua straordinaria abilità Metalprotezione, mai vista finora in nessun altro Pokémon, impedisce la diminuzione delle statistiche che alcune abilità o mosse possono causare.


    Lunala
    lunala

    Pokémon Lunare
    Altezza: 4,0 m
    Peso: 120,0 kg
    Tipo: Psico/Spettro
    Abilità: Spettroguardia

    Onorato fin dall'antichità come il messaggero della luna, Lunala è descritto nelle leggende come “la creatura che evoca la luna”. Assorbe continuamente la luce, che converte in energia. Quando spiega le sue ali, irradia luce tutto intorno come in una meravigliosa notte di plenilunio. La sua mossa esclusiva, Raggio d'Ombra, sprigiona un misterioso fascio di luce, ignorando l'abilità dell'avversario.

    La sua straordinaria abilità Spettroguardia, mai vista finora in nessun altro Pokémon, riduce i danni da attacchi subiti quando i suoi PS sono al massimo.

    Pokédex... posseduto!? (Rotom trollone di un Virus!)
    pr-rdex
    In Pokémon Sole e Pokémon Luna, il Professor Kukui ci darà un Pokédex speciale: il Pokédex Rotom. Quel curiosone rompiscatole di Ene Rotom, che è solito infilarsi negli apparecchi elettronici, ha infatti preso il controllo di un Pokédex (per me, è colpa di un hacker...). Questo dispositivo pare che non si limiterà a registrare i dati dei Pokémon, ma ci aiuterà in vari modi nella nostra avventura, ad esempio mostrandoci la nostra posizione e la nostra prossima destinazione (Rotom-GPS) e dandoci consigli sul cammino da seguire in base alle conversazioni con i personaggi che incontriamo.
    Il Pokédex Rotom è un dispositivo molto raro persino nella regione di Alola. Solo pochi fortunati Allenatori ne hanno uno. (E noi ce l'abbiamo! BWAHAH!)
    r-dex

    Trova nuovi Pokémon grazie allo Scanner QR!
    In Pokémon Sole e Pokémon Luna avremo a disposizione uno Scanner QR che ci permetterà di visualizzare informazioni sui Pokémon leggendo dei QR Code. Troveremo molti QR Code ovunque intorno a noi.
    Leggi un QR Code e...
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    p09_02_it
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    Registra i Pokémon nel Pokédex!

    Leggendo QR Code speciali potremo registrare i Pokémon della regione di Alola nel Pokédex e scoprire il loro habitat. In questo modo potremo individuare i Pokémon che non abbiamo ancora catturato e andare a cercarli nel loro ambiente naturale.
    p09_04
    Nel Pokédex potremo inoltre visualizzare i QR Code dei Pokémon che abbiamo catturato e condividerli con i nostri amici. Ci basterà mostrarli agli amici per permettere loro di registrare quel particolare Pokémon nel loro Pokédex, e loro potranno fare altrettanto per noi!

    Ultimo, ma non per importanza: nuovo trailer!
  13. .
    Tante nuove informazioni su Sole e Luna!!!

    Nuovi Starter
    rowlet_2
    Rowlet
    CATEGORIA: Pokémon Aliderba
    ALTEZZA: 0,3 m
    PESO: 1,5 kg
    TIPO: Erba/Volante
    ABILITÀ: Erbaiuto
    Rowlet si avvicina di soppiatto al nemico, planando senza fare il minimo rumore, e lo tempesta di poderosi calci! Dal suo piumaggio estrae foglie affilatissime che gli permettono di sferrare micidiali attacchi a distanza.
    rowlet-large
    Ha una vista eccezionale, che penetra anche le tenebre più fitte. Il suo collo può ruotare di quasi 180°, permettendogli di tenere d'occhio ciò che avviene alle sue spalle. Durante la lotta, ha l'abitudine di girare la testa verso il suo Allenatore in attesa di istruzioni.
    Rowlet avrà a disposizione fin da subito la potente mossa Fogliame, che colpisce l'avversario con una raffica di foglie.


    litten_2
    Litten
    CATEGORIA: Pokémon Pirofelino
    ALTEZZA: 0,4 m
    PESO: 4,3 kg
    TIPO: Fuoco
    ABILITÀ: Aiutofuoco
    Litten ha un temperamento focoso, ma rimane sempre lucido e non lascia mai trapelare le sue emozioni.
    litten-large
    Il suo pelo oleoso è altamente infiammabile e costituisce una potente arma. Incendiando i grumi di pelo accumulati nella pancia durante la sua toeletta, infatti, Litten è in grado di sputare fiamme contro l'avversario.
    Quando giunge il momento della muta, il pelo si incendia in una fiammata spettacolare.
    Litten avrà a disposizione fin da subito la mossa Braciere, che investe il nemico con una potente fiammata.


    popplio_2
    Popplio
    CATEGORIA: Pokémon Otaria
    ALTEZZA: 0,4 m
    PESO: 7,5 kg
    TIPO: Acqua
    ABILITÀ: Acquaiuto
    Popplio si muove con agilità in acqua, nuotando a una velocità di oltre 40 km/h. Sulla terraferma è più impacciato, ma sfruttando l'elasticità dei suoi palloncini d'acqua si esibisce in salti e figure acrobatiche.
    popplio-large
    Durante la lotta, crea dei palloncini d'acqua che fa volteggiare sferrando attacchi potenti... e giocosi!
    È un giocherellone, ma è anche un infaticabile alleato. Durante la lotta si lascia facilmente prendere la mano, sfoderando una potenza letteralmente spettacolare! Si esercita strenuamente a creare i suoi palloncini d'acqua.
    Popplio avrà a disposizione fin da subito la mossa Pistolacqua, che colpisce il nemico con un potente getto d'acqua.

    La Cover e la data d'uscita
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    Purtroppo ho trovato solo l'immagine delle cover americane. In Europa uscirà il 23 Novembre, in Jap e USA il 18 novembre.

    Nuova regione ed altro
    alola
    Ecco uno scorcio della regione di Alola!
    Inoltre:
    - riconfermata la possibilità di cambiare il colore della pelle;
    - il personaggio che ti darà lo starter si chiama Hala;
    - è uscito il trailer (sotto);
    - altamente probabile che rimettano l'opzione di personalizzare il proprio personaggio (come in X/Y) [dal trailer: a 1:16 i bordi dei pantaloni sono bianchi, mente nel resto del trailer sono rossi];

    Trailer:



    Che ne pensate?
    Io personalmente trovo l'ambientazione un po' Hawaiana, ma a parte questo sono super carica! E dannatamente indecisa tra Litten (cat-lover) e Rowlet (erba-volante è una combo figa e adoro i gufi <3)... penso aspetterò le loro evoluzioni per decidere...
  14. .
    Ok, è una cosa che mi è venuta in mente così a caso, ma... quali sono le vostre sigle italiane preferite?
    Io, personalmente, non amo molto la musica italiana (specie la musica leggera - preferisco le canzoni più ritmate), però tra le tante sigle degli anime ce ne sono alcune che mi piacciono e anche molto (così come ne ho sentite tante che mi hanno fatto venir voglia di sbattere la testa contro il muro).
    Se dovessi fare un "breve" elenco penso che verrebbe così:

    - le tre sigle di Conan, perché sì, in italiano esistono 3 sigle che fungono sia da OP (sigla di apertura) che da ED (sigla di chiusura) [in Japan ci sono 42 OP e 51 ED *coff coff*], tutte cantate da Giorgi Vanni.
    OP1 - Detective Conan
    OP2 - Detective Conan, l'infallibile
    OP3 - Conan, il detective più famoso

    - la prima sigla dei Digimon. Ho sentito l'originale giapponese e la versione inglese e, sebbene quella nipponica non sia così orribile, quella inglese è a dir poco imbarazzante, ergo per una volta vince l'Italia XD.
    OP - Digimon
    Resta però il mistero dell'assenza di TK dall'elenco di nomi (Kari appare più tardi, quindi effettivamente sarebbe stato spoiiler XD).

    - Le prime OP dei Pokémon:
    OP1 - Gotta Catch 'em All (la storica prima sigla) - Non la versione del ridoppiaggio che è la versione scadente della versione americana (che a me non piace affatto). Personalmente preferivo la versione americana tradotta usata nel primo film che l'ultima uscita...
    OP2 - Oltre i Cieli dell'Avventura
    OP3 - Always Pokémon
    OP4 - Johto Champions League
    OP5 - Master Quest (Questa penso sia forse la mia preferita)
    Anche le OP 8 - 9 (anche se Pillup non si può sentire) non sono male... poi parte il calo drastico... (X.X)... cos'è sta cosa???

    - La sigla di Yu-Gi-Oh! DM - durata per tutta la serie, mentre in Jap ce ne sono 5 (di sole OP). Insieme ai Digimon e a quella dei Pokémon forma il trianolo "nostalgia" XD. Bellissima anche la sigla di 5D's e carina anche quella di GX.
    OP - S1 - Yugioh! (Duel Monsters)
    OP - S3 - 5D's
    OP - S2 - GX
    Come per i Pokémon mi pare che Yu-Gi-Oh! si stia "americanizzando" anche a livello di sigle... la sigla americana dfi zexal era passabile ma quella di Arc V, a mio parere, è mooolto scadente.

    - Forse a qualcuno farà strano vedere in elenco questa voce, ma ho adorato la prima sigle delle Pretty Cure. Purtroppo non seguii la serie dall'inizio ma le prime tre serie le adorai - poi quando divennero 5 mi calo l'attenzione perché in quel numero mi ricordavano un pochino le Mew Mew *coff coff* - un anno fa avevo ripreso a seguire le serie con HeartCatch ma mi ero fermata (anche se mi stava piacendo molto).
    Pretty Cure! OP (S1)


    Al momento non me ne vengono altre che mi siano piaciute davvero tanto. Sigle che mi ricordo come piacevoli erano quella delle Mew Mew, delle Mermaid Melody, quella di Doremi (*coff coff* sono cresciuta con i majokko, non si capisce?) e quella di Monster Rancher (serie che mi ricordo poco, ma mi ricordo che quell'estate uscì divenne la mia droga). Bella anche quella di Rossana.
    Poi c'era Oban Star Racers che penso sia una delle prime serie che usava le sigle originali jappe (stupende sia OP che ED).

    Sottolineo che quanto esposto è la mia personalissima opinione.
  15. .
    CITAZIONE (ladygwen @ 26/4/2016, 13:56) 
    Ehm, come confessare che non conosco molto bene i "soggetti" in questione? :che figura!:
    Mi sono quindi un po' documentata :Leggere: e ho fatto la mia scelta!
    Bando alle ciance, ho scelto il più figo! :sbav:

    Nome personaggio: Tenn Kujo
    Serie di provenienza: Idolish7
    Versione:During Rehearsal ~ On Air 3
    Altro:

    Confessione accettata - non ti preoccupare, non sono soggetti così noti.

    TenTen in arrivo! XD


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