Al Potter e il Mistero del Lago Nero _ RE:boot

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    Wynn
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    Menù di navigazione della Fan Fiction (credo che possa rivelarsi utile):

    Capitoli;Disponibili:
    Capitolo I - L'inizio di un viaggio
    Capitolo II - Una vita normale
    Capitolo III - Primi segnali
    Capitolo IV - Questioni di Famiglia
    Capitolo V - La persona che vorrei essere
    Capitolo VI - Scorpius
    Capitolo VII - Testimone
    Capitolo VIII - Cambiamento
    Capitolo 8,61 – Magnitude 6.5 [Capitolo Extra #01]
    Capitolo IX - Puzzle

    Extra;Data:
    Extra #01 - Albero Genealogico Weasley
    Extra #02 - Albero Genealogico Black (Ramo Principale)
    Extra #03 - Corpo Docenti Hogwarts

    Schizzi:
    Sketch #01 - Fred e Louis
    Sketch #02 - James, Al e Scorpius
    Sketch #03 - Rose, Molly e Victorie
    Sketch #04 - Emi e Lin
    -----
    Sketch #05 - Greg

    Cover e Schede Personaggio:
    Cover Capitolo VII (Testimone) - Hope
    Cover Capitolo VIII (Cambiamento) - James e Lin
    Cover Capitolo IX (Puzzle) - Vì e Teddy (In arrivo!)
    Scheda PG Cap. 8 - Mi Do Suk
    Scheda PG Cap. 8,61 - Lin Derrel
    Scheda PG Cap. 9 - Hope (In arrivo!)




    Chi mi conosce da mooolto tempo sa che, tra le serie iniziate secoli fa, c'era una volta una Fan Fiction meglio nota come... Al Potter e il Mistero del Lago Nero...
    Ora, ipotizziamo che la sua scrittrice - presa da un moto di nostalgia - decida di riprendere in mano la storia e, un po' per la sfilza di errori a destra e a manca, e un po' perché alcune idee non la "sfagiolavano" a pieno.. decida di riscriverla... da zero spaccato?
    :Hihihihi...:
    Ecco dunque il primo (molto lungo) capitolo di Al Potter! XD

    I – L'Inizio di un viaggio

    Un viaggio può partire in molti modi.
    Può partire per caso, per una coincidenza, direbbe qualcuno, a causa del destino, direbbe qualcun altro. Ma di sicuro non era quello il caso.
    Sapeva perfettamente perché era partito. Sapeva anche la sua destinazione, sebbene questa fosse la prima volta che si recava in quel castello incantato.
    Ed era proprio perché era la prima volta che Albus Severus Potter continuava a mordersi il labbro, nervosamente, mentre lui e Rose camminavano sul corridoio del treno, alla ricerca di una cabina libera.
    - Quaggiù, Al! - esclamò all'improvviso una voce maschile qualche porta più in là. Un viso sorridente, contornato da capelli rosso peperone, su cui spiccavano un paio di vivaci occhi marroni, li accolse da dentro la cabina.
    - Fred! - esclamò Albus, ancora leggermente sovrappensiero, riconoscendo il cugino.
    Fred Weasley era il figlio maggiore di George Weasley, di tre anni più grande di Al e Rose. Dal padre aveva ereditato certamente i capelli rossicci, classici di molti membri della famiglia Weasley. D'altra parte anche Rose, doveva a suo padre il colore acceso dei capelli, oltre che le sue lentiggini e gli occhi color azzurro cielo. Fred era di una carnagione lievemente più scura di Al, fattore derivante da sua madre Angelina. Sebbene suo padre si fosse sempre rifiutato di parlargliene direttamente, sapeva – più che altro da racconti sparsi, sentiti da amici di famiglia o parenti - che il suo nome derivava da suo zio, morto lottando nella Seconda Guerra Magica. Molti dicevano che entrambi i gemelli Weasley – così si riferivano a suo padre e a quello zio che non aveva mai potuto incontrare – erano sempre sorridenti, prima della morte prematura di Fred. Anche quando George perse l'orecchio, ricordava di aver sentito dire da suo zio Harry, loro due avevano riso e scherzato. Per questo era fiero di portare quel nome: era il nome di una persona morta lottando per la propria famiglia e che di sicuro aveva lottato, con il sorriso sulle labbra.
    Dentro la cabina c'erano anche James e il suo amico Derek Finnegan, entrambi al terzo anno.
    - Yo, fratellino! Come va con il panico da “potrei essere Serpeverde”? - lo schernì suo fratello, non appena Al ebbe preso posto, vicino a Fred.
    - Dagli un attimo di tregua, James! - esclamò il cugino. - Dopotutto, è normale essere tesi... ma non preoccuparti: sia i Potter che i Weasley sono Grifondoro da generazioni! -
    Al annuì, ma nonostante gli sforzi dei cugini, non riusciva a togliersi dalla testa la possibilità di non essere un Grifondoro. Non era che non gli piacessero le altre case, ma... un senso di colpa lo fece tremare. “Non importa” aveva detto suo padre... ma era davvero così? Se lo chiedessi al Cappello Parlante... no, no, sarebbe stato come barare... ma allora vuol dire che papà aveva barato... questi erano i pensieri che affollavano la testa del giovane Potter. Che fare?
    - Ehi... - lo chiamò Derek, distogliendolo dallo scorrere delle sue preoccupazioni. - Vada come vada, sarai sempre il nostro Sev! - esclamò. Al sorrise. Derek, Roxanne, la sorella minore di Fred, Lily e Hugo erano le uniche persone a chiamarlo con il suo secondo nome. Lo facevano per scherzo, visto che, quando Roxanne e Lily si erano incontrate per la prima volta da piccole, Lily aveva sbagliato il nome del fratello. Da quel momento, un po' per ricordare alla piccola Potter il suo errore, un po' per distinguersi dal resto del parentado, i tre avevano iniziato a chiamarlo Sev, come diminutivo di Severus. Quando Derek era stato a casa di James, aveva così conosciuto “Sev”, grazie alla presentazione di Lily. Così, sebbene avessero poi chiarito il malinteso, Derek aveva continuato a chiamare il fratello del suo migliore amico con il suo secondo nome.
    Il resto del viaggio passò tranquillo, tra Cioccorane, Gelatine Tutti i Gusti +1 (Al ne trovò una al sapore di mandarino, Rose alla fragola, Fred al carciofo, Derek al cavolfiore e James al peperoncino piccante) e risate.

    Quando arrivarono a destinazione erano ormai calate le tenebre.
    Ad attendere Al e Rose, all'uscita dal treno, c'era il mastodontico Guardiano delle Chiavi e dei Luoghi di Hogwarts, nonché insegnante di Cura delle Creature Magiche: Rubeus Hagrid.
    Il mezzo-gigante sorrise ai due ragazzi, che lo vedevano ora per la prima volta nei panni di docente.
    Rose, che era più piccola della maggior parte dei suoi compagni sorrise timidamente alla montagna di peli, barba e grasso che aveva davanti.
    - Bene, bene. Nuovo anno. Nuovi studenti. Ma non esitiamo troppo: venite, le barche sono da questa parte... - disse con la sua voce bassa e rimbombante.
    Pian piano tutti i primini si avviarono verso il Lago Nero e si avvicinarono alle barche.
    Tra la folla, Al e Rose scorsero qualche viso noto: Scorpius Malfoy, Lin Derrel, Molly e Louis Weasley.
    Se i primi due si mostravano abbastanza preoccupati, Molly e Louis erano completamente a proprio agio. Louis era abbastanza alto, estremamente delicato di lineamenti e qualche capello fluttante rivelava la percentuale di sangue Veela nel suo corpo. Diversamente Molly era abbastanza pienotta, con i capelli rossicci ordinatamente pettinati.
    Lin aveva i capelli neri tagliati in un caschetto e lineamenti leggermente orientali, dovuti a sua madre Cho. Rose sapeva che suo padre era un babbano di origini scozzesi, che aveva ignorato la natura magica della moglie fin quando non scoprirono la piccola Lin far levitare il suo coniglietto di pezza, nel bel mezzo della notte, all'età di sei anni. Inizialmente ci fu un piccolo litigio, ma poi, dopo che il signor Derrel si fu calmato, tutto tornò alla normalità. Poco dopo anche il loro figlio più piccolo, Fran, dimostrò di aver poteri magici, diversamente dalla sorella gemella Mary, che ne era priva.
    Scoprius, non faceva che grattarsi la testa, rigirandosi una ciocca di capelli più lunga delle altre sull'indice sinistro, mentre gli occhi azzurro ghiaccio si muovevano da una parte all'altra rapidi.
    - Beh, almeno non sono l'unico nervoso qui... - mormorò Albus.
    - Hai detto qualcosa? - chiese Rose, dietro di lui.
    - Niente d'importante... adesso muoviamoci... Hogwarts ci sta aspettando - rispose suo cugino, sorridendo.

    La prima cosa che Neville Paciock notò fu che qualcuno mancava all'appello.
    - Dov'è il professor Fendrick? - chiese irrequieto alla professoressa al suo fianco: Jasmine Deghres di Trasfigurazione. La collega scosse la testa: non aveva idea idea di cosa fosse successo al docente di Difesa Contro le Arti Oscure. - Inoltre... - iniziò la piccola donna.
    - … quest'anno ci sarà il nuovo preside, giusto? Mi hanno detto che, ai tempi della scuola, era un Corvonero... - proseguì Donvan, il professore d'Incantesimi e capo-casa dei Corvonero. Era lì da soli quattro anni, ma si era fatto rispettare fin da subito, grazie soprattutto alla sua mole possente.
    - Chissà che tipo è... - commentò frizzante Greshia, l'insegnante di Volo. Era la più giovane tra il corpo docenti e tra i professori più amati dai propri studenti. Portava i suoi 34 anni con orgoglio: era stata tra i migliori studenti che Tassorosso avesse mai avuto e, nei sette anni che aveva trascorso ad Hogwarts, aveva portato le squadre di Quidditch a livelli semi-professionali.
    - Chi può dirlo... - replicò freddamente Artemisia Eiswindell, docente di pozioni. Neville non sapeva molto sul suo conto. Quando il vecchio Horace Lumacorno aveva lasciato la cattedra, quella donna era apparsa, come dal nulla. Aveva cercato di capire qualcosa di quella gelida presenza, più per curiosità, che per cercare di stringere un'amicizia. La preside aveva sempre schivato l'argomento, anche se più di una volta aveva visto il volto di Minerva McGranitt incupirsi, al sentire il nome della professoressa. Aveva dunque imparato che era meglio non indagare troppo su quella che i suoi studenti, dopo una lezione di Storia della Magia con quello strampalato di Ruf, avevano soprannominato “Yuki Onna dei Veleni”.
    - Uh, dev'essere quello lì, eh? Cavoli se è giovane! - esclamò allegra Greshia, accennando con la testa a un uomo sulla trentina che stava raggiungendo il tavolo. Inaspettatamente, però si sedette nel posto del professor Robert Fendrick. - Eh? -.
    Donvan corrugò la fronte. - Che è successo al buon vecchio Rob? -
    - Mi sa che quest'anno sarà un po' diverso dal solito, gente... - mormorò Neville.
    E ancora non sapeva di avere pienamente ragione.

    Il nuovo preside era veramente in ritardo. Hagrid si rigirava tra le mani un vecchio orologio. Sebbene il prodotto si proclamasse come “Fatto in Svizzera”, di svizzero non aveva proprio niente.
    Vecchio, unto e sporco, il suo unico pregio era la sua precisione del 10%. Non certo una cosa di cui vantarsi.
    Ciò nonostante il preside era realmente in ritardo. Doveva presentarsi alle cinque e mezza per i preparativi iniziali. Erano già le sette e mezza e non si era ancora presentato in Sala Grande.
    - Ma che diamine... perbacco... adesso, mi sto stufando d'attendere, però... - mormorò il mastodontico Guardiacaccia.
    - A chi lo dici... - mormorò una voce alle sue spalle. - Io mi sto annoiando a morte... -
    - Da quanti anni sfoderi quella battuta, Nick? -
    Il vecchio fantasma di Grifondoro comparve dalla parete alle sue spalle.
    - Quattordici... e ha ancora il suo fascino -
    - Tu dici? -. L'espressione di Hagrid lasciava largamente a desiderare sulla comicità della battuta.
    - Indubbiamente -
    In quel momento le porte della Sala Grande si spalancarono.
    Hagrid aguzzò la vista, sperando di vedere il nuovo preside. In un primo momento fu largamente deluso alla vista del vecchio Gazza, in compagnia con la sua dolce - come il bacio di un Dissenatore - metà, MrsPurr. Poi vide che, dietro al vecchio c'era una figura più piccola e rotondetta.
    - Ohibo', sono in ritardo, nevvero? Perdonate la mia negligenza, ma avevo affari urgenti da sbrigare per conto del Ministero della Magia. Niente che vi riguardi, ovviamente. Or dunque... vogliamo iniziare le danze? -

    - L-Le danze? -. Rose corrugò la fronte.
    - E questo qui da dove salta fuori? - chiese Louis, con aria perplessa, qualche testa più in là.
    - Non dovrebbe... ecco... presentarsi? - balbettò più indietro una voce fioca: Lin.
    Si udì la voce di Molly: - La cosa non m'ispira un granché, ad esser sincera -.
    - Neanche a me - replicò Al.


    Il discordo del Cappello Parlante fu più breve del solito quell'anno.
    Derek ricordava che il loro anno fu un mantra infinito e noioso. Sbadigliò almeno una decina di volte. Questa volta lo fece solo tre volte. Un record.
    - Preoccupato per il piccolo Sev, James? - chiese all'amico che gli sedeva al fianco.
    - No. Un Potter preoccupato basta e avanza - rispose improvvisamente freddo James.
    - Uh-uh! - rispose Derek. - Staremo a vedere... Sev, Rose, Molly, Louis... ce n'è di gente che conosci, non è vero? - scherzò.
    - Così pare... - James sembrava sovrappensiero.
    - Cos'è questa aria da “hovogliadifareilfigodipocheparole” che ti porti appresso, amico? Puoi parlarne col vecchio Fred, eh? - s'intromise il cugino, che sedeva di fronte a loro.
    - Taci. Io... è solo che non ho voglia di parlare... - replicò, leggermente imbarazzato James.
    - Mmm... sì, certo, dev'essere proprio così... ma a chi la vuoi dare a bere? Si vede lontano un miglio che sei preoccupato per il tuo fratellino! E, credimi, è perfettamente naturale... oggi a te, domani a me! - ribattè Fred.
    - No, domani a noi. Lily e Roxanne hanno la stessa età ti ricordo - lo corresse l'altro.
    - Ah! Non hai negato di essere preoccupato per Sev, però! - lo punzecchiò Derek.
    - Beccato! -
    - Io... - James tacque un attimo, prima di voltarsi dall'altra parte. - Fate un po' come vi pare! Credete pure che io sia preoccupato per quella mezza calzetta se vi piace... -
    - L'ha chiamato mezza calzetta... che si sia arrabbiato? - bisbigliò, volutamente ad alta voce, Fred.
    - Yep! Sembrerebbe proprio di sì... che buffo, fa tanto il duro ma sotto sotto... - proseguì, con il medesimo trucco, Derek.
    - Voi due! - lo interruppe su tutte le furie James, il viso ridotto a una massa rosso pomodoro.
    Gli altri due ragazzi scoppiarono a ridere, divertiti dalla reazione dell'amico.

    - Non serpeverde, aveva detto... non serpeverde... - si sussurava a bassa voce il giovane Al Potter, mentre una professoressa dai capelli candidi, che sapeva chiamarsi Deghres, iniziava a chiamare i vari nomi.
    - Lin Derrel! -
    La ragazza tremava come una foglia. Mentre il Cappello Parlante le veniva fatto calare sulla testa, sembrava quasi sul punto di piangere o svenire... o forse prima una e poi l'altra cosa.
    Fortunatamente non ci volle molto. - Tassorosso! -
    - C-Cho non era di Corvonero? - bisbigliò Al, all'orecchio della cugina.
    - E suo padre è un babbano... non è detto che c'entri... - replicò Rose.
    - Quindi... io potrei... -
    - Sta tranquillo... andrà tutto bene... - lo rassicurò Rose.
    Altri nomi si susseguirono. - Scorpius Malfoy!-
    Qui le cose andarono decisamente peggio. Se il Cappello era stato estremamente rapido con Lin, non si potè dire lo stesso per quel che riguardava il giovane Malfoy. I secondi passavano... i minuti...
    - Che si sia addormentato? - chiese qualcuno della folla.
    Più il tempo passava e più l'espressione di Scorpius diventava disperata. Al provò un po' di pena per il ragazzo.
    Alla fine, quando il limite di sopportazione di Scorpius era sul punto di cedere...
    - Grifondoro! - esclamò compiaciuto il Cappello.

    - Eh? - mormorò Neville
    - Eh?! - quasi urlò Hagrid.
    - S-Sul serio? - balbettò Fred, dal tavolo di Grifondoro.
    - Ci deve essere un errore, non è vero, tesorino mio... - bisbigliò Gazza alla sua gatta, mentre l'accarezzava amorevolmente.
    - Questo non l'avevo previsto... - concluse infine la Cooman, che era rimasta per il resto del tempo a creare strani intrugi con il cibo.
    Scorpius quasi si sentì mancare.

    Mentre il giovane Malfoy si avviava, ancora sotto shock al tavolo di Grifondoro, Al cominciava a tremare vistosamente. - Adesso... la teoria del lineaggio di sangue... è nulla vero? -
    - Beh... direi di sì... - mormorò Rose, che ormai non sapeva più come rassicurare il cugino.

    - Albus Severus Potter! -
    All'udire quel nome il silenzio scese sulla sala.
    Al, imbarazzato, ma fortunatamente non ai livelli di Lin o Scorpius, si fece avanti. Ogni passo gli costava uno sforzo notevole. Non serpeverde, si ripeteva mentalmente, non serpeverde.

    Non appena il Cappello Parlante gli sfiorò il capo, il bizzarro indumento emise un gemito. - Uh, non c'è dubbio! -. Al stava per chiedere di cosa stesse parlando quando. - Grifondoro! -
    In quell'attimo si sentì leggero come una piuma e tutto il nervosismo accomulato fino a quel momento si dissolse. Era Grifondoro! Grifondoro! Vi prego... se è un sogno non svegliatemi!
    Si tolse il cappello e quasi saltellando si diresse verso il tavolo rosso.

    - Il tuo sorriso paradisiaco ti fa sembrare un pesce lesso, Al - fu il commento di Victorie.
    - Andiamo, Vì! Lasciamolo godere di questo momento di gioia - lo giustificò Fred. - Ora, signor “iononsonopreoccupatoperquellamezzacalzettadimiofratello” che cosa vorrebbe dire? - punzecchiò poi James.
    - Mezza calzetta!? -. Al sembrava essere tornato nel mondo reale. - Mi hai chiamato mez... -
    - Per favore, smettetela! Mi fate venire l'emicrania! - replicò suo fratello, il cui sorriso però dissipò tutta tensione. In fondo era felice di poter essere con il suo fratellino. E non solo perché così poteva prenderlo un po' in giro quando voleva.
    - Benvenuto tra i Grifondoro, Al -

    - Molly Weasley! -
    Un paio di secondi passarono prima di sentire il responso. - Grifondoro! -
    - Buongiorno. Lei dev'essere il professor Paciock, se non erro... -.
    Neville si girò per vedere la fonte di quella voce. Si trovo davanti a un paio di piccoli occhietti scuri.
    - Piacere di conoscerla, signor Preside – rispose gentile, reprimendo una serie di domande.
    - Oh, suvvia, mi chiami semplicemente Walter. Walter Devis, per servirla -. L'ometto scoppiò a ridere. L'insegnante lo guardò con aria perplessa... che c'era di divertente?
    - Le serve qualcosa... signor Devis? -. Non gli piacevano questi strani giri di parole. E non gli piaceva il nuovo preside.
    - Mi dica... Com'è Hogwarts? -. Il tono con cui pronunciò la domanda era tutt'altro che amichevole. Come se tutto il brio della sua parlata si fosse spento. Neville sentì un brivido percorergli la schiena.
    - Non sono sicuro... di cosa stia parlando... vuole sapere che tipo di posto è Hogwarts? -
    Il Preside non rispose, stava guardando fisso la massa degli studenti che popolava i grandi tavoli della Sala Grande.
    - Quante giovani menti... - disse, pensierioso. - Ed è nostro compito prendercene cura... non crede anche lei, professor Paciock? -. Nel tono del preside, ma soprattutto nel mondo in cui aveva pronunciato il suo nome, vi era un qualcosa di molto simile al disprezzo. Neville scosse la testa... perché un uomo che aveva appena incontrato avrebbe dovuto disprezzarlo così apertamente?
    - Louis Wealsey! -
    Sarà stata soltanto la mia immaginazione, si disse il professore di Erbologia.
    - Grifondoro! -
    E allora... perché?
    - Rose Weasley! -
    Perché quella sensazione di disagio, di pericolo e di sospetto, non scompariva?
    - Grifondoro! -

    - Ah, che serata! Beh, preparatevi... da domani la pacchia è finita, belli! -. Fu con l'eco delle parole di Derek in mente che molti studenti di Grifondoro chiusero gli occhi.
    Una delle poche persone rimaste sveglie si coprì con le coperte, come per nascondere la sua presenza al resto del mondo. Sotto quelle coperte gemette in solitudine, finché non s'addormentò verso la mezzanotte, ormai stanco, desiderando che tutto ciò che era successo quel giorno fosse solo un incubo.

    P.S.: Pensavo di adottare un "metodo di scrittura alla Martin", cioè focalizzarmi sui vari personaggi nei vari capitoli. Beh, che dire... chi ha letto la versione precedente sarà sorpreso di alcune modifiche, di molte aggiunte e forse anche di ciò che ho preferito lasciare invariato.


    :Se Magna:
    Se qualcuno ha qualche problema con gli alberi genealogici, lo dica subito! XD


    Edited by Wynn-chan - 18/1/2017, 16:30
     
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    Forse io, rischio di fare un po' di confusione...

    Quella di prima, mi aveva conquistato e, sicuramente lo farà anche questa...
     
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  3. ladygwen
     
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    CITAZIONE
    Pensavo di adottare un "metodo di scrittura alla Martin"

    Approvo!
    Trovo sia molto bello narrare una storia, focalizzando volta per volta la singola situazione e il punto di vista di un unico personaggio...OK!

    Appena il nuovo preside ha fatto la sua "apparizione" ho subito pensato: Dolores Umbridge o un parente! Panico...
    Artemisia Eiswindell...puzza...no, no... non fa cattivo odore, ma è sospetta...
    Anche se Al Potter sembra essere dal titolo il personaggio principale, io in questo primo capitolo mi sto affezionando al giovane Malfoy, oddio (O_O)!

    PS: correggi percorergli con percorrergli

    Aspetto entrobrevetempo il secondo capitolo!!!
     
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    Nuovo capitolo! Godetevi un capitolo dove Al farà da sfondo (ma resta comunque il protagonista della storia, non vi preoccupate!)...

    II - Una vita normale
    Ci volle un po', ma alla fine si abituò alla routine di quel posto.
    Alzarsi presto, dover fare colazione con degli emeriti sconosciuti, che poi sarebbero i suoi compagni, sistemarsi e uscire dal dormitorio per andare a lezione. Nulla di troppo difficile.
    Difficile era parlare con queste persone che la circondavano. Come si inizia un dialogo?
    Con una presentazione? Ma perché qualcuno dovrebbe voler sapere chi fosse lei?
    Io non sono nessuno. Questa era l'idea che stava mano a mano nascendo nella mente di Lin Derrel.
    Trascorreva molto tempo in biblioteca. I libri la rilassavano. Non parlavano come le persone, ma lei poteva sentirli, leggerli, imparare, senza il bisogno di dire nessuna parola.
    Era un vero peccato, pensava, che un simile tesoro rimanesse inutilizzato da così tante persone.
    Fu durante un giorno di pioggia che accadde.
    Le gocce cadevano copiose sui vetri delle grandi finestre della biblioteca di Hogwarts e, ipnotizzata dal ritmico suono della pioggia, non si accorse delle presenze alle sue spalle.
    - Cavoli, se piove! - disse una voce stranamente allegra dietro di lei.
    Lin sobbalzò, poiché non si aspettava che il suono delle gocce in cui si era ormai immersa venisse interrotto da un voce maschile, che con allegra spensieratezza annunciava la pioggia.
    Sebbene non si potesse andare fuori, le persone presenti in biblioteca erano poche come al solito: in un angolo una coppietta in cerca d'intimità, un gruppetto di studentesse di Tassorosso intente a studiare un grosso tomo sui filtri d'amore e tre ragazzi di Corvonero che parlottavano animatamente su delle poltrone rosse.
    Tuttavia un gruppetto di Grifondoro era appena entrato nella biblioteca.
    Ad aver parlato era un ragazzo alto dai capelli rossi disordinati e il sorriso stampato in faccia.
    - Fred, ho paura di quello che stai per dire... - commentò serioso il ragazzo al suo fianco. Quest'ultimo era di qualche centimetro più basso dell'altro e i suoi occhi verdi e annoiati erano contornati da capelli nero pece ordinatamente pettinati.
    - Eddai, James! Lo so che in fondo, in fondo, hai voglia di fare anche tu una doccia con l'acqua piovana! - replicò il ragazzo dai capelli rossi, rivolgendosi all'amico e mettendo le mani sui fianchi con aria scherzosa.
    Il ragazzo di nome James sospirò. - Lo sai che sono più le volte che mi vergogno di averti come cugino che quelle di cui ne sono orgoglioso? -
    - Come sei cattivo, Jamesuccio! - affermò il ragazzo di nome Fred, sfregandosi i pugni sugli occhi, fingendo di piangere.
    - Non storpiare il mio nome! - rispose, leggermente arrabbiato, l'altro.
    - Non cambiate mai voi due, eh? - esclamò ridendo un terzo Grifondoro che si trovava alle loro spalle. Aveva un fisico robusto, i capelli castani e un aria spensierata, come il ragazzo dai capelli rossi.
    - Non è colpa mia se mio cugino è così infantile! - commentò il ragazzo di nome James.
    - E nemmeno mia, se mio cugino è una statua di marmo! - replicò lo studente che si chiamava Fred.
    Stavano così chiacchierando vivacemente davanti a uno degli scaffali all'entrata della biblioteca.
    Lin non voleva origliare i loro discorsi, anche se non c'era veramente nulla da origliare, ma erano a meno di un metro dalla poltrone dove si era accucciata e poteva sentire chiaramente i loro discorsi.
    Una minuscola parte di lei pensava che forse avrebbero dovuto abassare il tono di voce - dopotutto erano in biblioteca -, ma un'altra divertita dalla vivace conversazione non poteva fare a meno di ascoltare quei discorsi, così natuarali e allegri.
    Prima di rendersene conto aveva iniziato a ridacchiare. Fu allora che si accorsero della sua presenza. In men che non si dica si sentì oggetto d'attenzione di tre sguardi.
    Imbarazzata, Lin cercò di giustificarsi. - Ehm... non volevo... ecco... origliare è solo che... -
    - Non c'è problema - rispose freddo il ragazzo dai capelli corvini, tirando fuori un libro dallo scaffale che aveva di fronte.
    - Oh! Mi sembrava di averti già visto da qualche parte! Sei la piccola Lin, vero? - esclamò il suo amico dai capelli rossi, dopo qualche secondo, in cui l'aveva fissata assorto nei suoi pensieri.
    - Lin? Ah, la figlia di Cho Chang, giusto? - domandò il Grifondoro di nome James, che era rimasto confuso per un attimo.
    La ragazza sbattè le palpebre confusa. Come facevano a conoscere lei e sua madre?
    - Ehm... sì, Lin sono io, ma voi come... -
    - I nostri genitori erano amici di tua madre - rispose prontamente il ragazzo più robusto.
    - Da piccoli abbiamo giocato qualche volta insieme, non ti ricordi? Io sono Fred, il ragazzo muscoloso qui dietro è Derek e il musone che vedi intento a sfogliare un grosso tomo, perché vuole passare per un intellettuale, è James - esclamò pieno di energie il ragazzo più alto.
    - Non sono un musone - ribattè l'ultimo ad essere presentato. - E poi sono passati molti anni e non mi stupirei se avesse dimenticato tutto... -
    Lin era alquanto sorpresa e imbarazzata. In effetti non si ricordava minimamente di quei tre ragazzi.
    - Ora che ci penso quanti anni sono passati da allora? - chiese Fred, poggiandosi il mento sulla mano sinistra.
    - Sei, come minimo - rispose secco James.
    - Sei, eh? Cavoli se vola il tempo! Mi sembra ieri... mi ricordo che quando eri piccolo piangevi sempre e ti dovevo consolare... - commentò il ragazzo dai capelli rossi.
    - T-Ti stai confondendo con qualcun altro... era Al quello che piangeva sempre e si faceva la pipì addosso anch... -. Il ragazzo dai capelli neri era visivamente imbarazzato.
    - Ah, vero te la facevi sempre quando ti emozionavi! E ti vergognavi ad indossare il pannolino, perché dicevi che eri ormai grande per cose del genere! Cavoli, che buona memoria che hai, Jamesuccio! - lo punzecchiò Fred.
    - Ti ho già detto di non... -. Tutto l'imbarazzo di James si era di colpo tramutato in rabbia.
    - Beh, adesso calmatevi, voi due! Guardate che la state solo spaventando... - lo bloccò Derek.
    Lin s'era infatti richiusa su se stessa come un riccio e guardava con occhi incerti i due ragazzi che discutevano.
    - Ehm... scusaci tanto, Lin cara! - mormorò Fred, facendo un inchino teatrale, mentre con la mano sinistra spingeva la schiena dell'altro, cercando di forzarlo di fare il suo stesso gesto.
    - Guarda che sei stato tu ad iniziare... - borbottò James, riaprendo il suo voluminoso tomo.
    - Oh, quel libro! - esclamò Lin, prima di tapparsi la bocca.
    - Uh? C'è qualcosa che non va in questo volume? - chiese perplesso James.
    - N-No, è solo che... non è molto dettagliato... se ti interessa l'argomento ci sono libri... ecco... più forniti, diciamo... però ha delle belle illustrazioni, ecco! - balbettò la ragazza.
    - Libri più dettagliati, eh? Per esempio? - chiese, improvvisamente curioso James.
    - Oh, il nono volume a partire da destra, nel terzo scaffale dal basso, della libreria nell'angolo a nord-est... “Un po' di trasfigurazione per tutti”, si chiama... ci sono molti incantesimi difficili, ma anche qualcuno alla... ehm... mia portata, diciamo... - mormorò Lin. Cavoli, pensò, quando si tratta di parlare di libri non ho problemi, ma per il resto sono proprio una frana...
    - Cavoli, hai un ottima memoria Lin! - commentò Derek. La ragazza arrossì: era chiaro che ai loro occhi sembrava estremamente strano che una studentessa sapesse esattamente dove si trovasse un determinato libro. D'altra parte, ricordava esattamente dove si trovavano tutti i suoi libri preferiti...
    - Alla tua portata? - chiese invece Fred. - Hai qualche problema in Trasfigurazione, per caso? -
    - Eh? Ah, no... è solo che sono al primo anno e quindi... so solo le basi, ecco... -
    - Ah, quindi Lin cara è al primo anno, eh? Ma, aspetta un attimo... l'anno scolastico è appena iniziato e tu già riesci a fare incantesimi di Trasfigurazione? - esclamò stupito il ragazzo dai capelli rossicci.
    - Deve essere una qualche specie di genio... - commentò Derek, pensieroso.
    - Eh? N-No, niente del genere... è solo che ero curiosa e quindi... -. La chiacchierata venne interrotta da un rumore improvviso. James aveva spinto bruscamente il vecchio tomo di Trasfigurazione al suo posto, causando la caduta del libro che si trovava dall'altro lato.
    - Ops... - fu il commento di Fred, che corse a vedere che libro era caduto. Quando lo tirò su si bloccò di colpo.
    - Ma questo... -




    - Mi stai ascoltando? -
    La voce seccata della ragazza raggiunse un assonnato Al.
    - Sveglia! Per la miseria, è quasi finita la prima settimana e sei già uno straccio... sicuro di stare bene? -
    - Sì, Rose... - rispose il cugino. - Piuttosto... sei sicura tu, di stare bene? -. Il ragazzo osservò l'amica con uno sguardo preoccupato. - Lo sai no? La prossima lezione è... -
    - Volo, ne sono consapevole, Al - continuò Rose, mordendosi il labbro. - Andrà tutto bene, te lo garantisco... -
    Al fece un ampio respiro. Per molti maghi sarebbe stato un problema non da poco, ma Rose era convinta di potercela fare da sola. Era un problema che i babbani avrebbero definito come stupido, ma allo stesso tempo imbarazzante per una strega. Avevano provato molti espedienti per cercare di farle passare quella sua grande paura, prima di arrivare ad Hogwarts, ma nulla aveva funzionato.
    Rose soffriva di vertigini, quello era il suo più grande e imbarazzante problema.
    - Se qualcosa va storto, sappi che puoi contare su di me, chiaro? -
    - Non ce ne sarà bisogno, vedrai... mi sono preparata... - rispose la cugina, la voce incrinata da una nota di paura.
    Probabilmente, pensò Al, avrà letto qualche libro sull'argomento...




    Greshia Fhen guardava risoluta i primini organizzarsi in due file a seconda della propria casa: alla sua destra tutti i Grifondoro, dal lato opposto i Serpeverde.
    - Bene, benvenuti a questa prima lezione di Volo. So che forse non dovrei chiedervelo ma... chi di voi ha mai volato prima d'ora? -
    Molte mani si alzarono sul lato destro, meno su quello sinistro. Tra i Grifondoro, spiccavano una figura alta e bionda, che aveva alzato la mano pieno di sicurezza in se stesso; la ragazza al suo fianco, molto più bassa e cicciottella, che indossava un paio di occhiali dalla montatura rossa; più in là una mano incerta tremava, il suo propietario, un ragazzo con una cascata di capelli biondi sembrava voler sparire... anche se non quanto l'ultima ragazza della fila. Questa, la mano rigorosamente tesa verso terra, stava tremando dalla punta dei piedi fin all'ultimo dei ricci rossi.
    - Bene. Giù le mani... iniziamo facendo sollevare le scope - disse a gran voce Greshia.




    - Su! -
    Nuovamente la scopa non si mosse. Per la terza volta. Rose si chinò e l'alzo manualmente in fretta.
    - Sei sicura di stare bene? -. Una voce di ragazza arrivò dall'altra fila.
    - N-Non è niente di cui preoccuparsi... - rispose alla ragazza di Serpeverde.
    Adesso, si disse, devo prendere un bel respiro... andrà tutto bene... Non c'è nulla di cui preoccuparsi... è la prima lezione quindi forse non voleremo neanche... o al massimo non per più di... qualche secondo... o qualche minuto... No, devo smettere di pensarci!
    - Adesso - rieccheggiò lontana la voce dell'insegnante. - Provate a montare la vostra scopa -
    Un respiro. Due, tre respiri e poi la ragazza passò la gamba destra dall'altro lato di quel pericoloso bastone di legno che era la sua scopa.
    - Ora, provate a staccare leggermente i piedi da terra – come per fare un saltello – e poi tornate in posizione, fatelo per almeno... oh, signorina, che succede? -
    Improvvisamente Rose si trovò a mezzo metro da terra, gli occhi sbarrati e la faccia paonazza.
    - C-Come faccio a farla scendere... ? - chiese, trattenendo un conato di vomito, mentre andava gradatamente allontanandosi da terra...
    T-Troppo in alto... sono troppo in alto... q-qualcuno mi faccia scendere...!
    - Calmati. Fai respiri profondi... pensa che sotto di te ci sia un bellissimo prato fiorito... -
    La voce della professoressa suonava lontana secoli. Respirò profondamente come consigliato dall'insegnante. Ma poi...
    U-Un prato fiorito... asp... s-sotto di me? Ah, già sto volando e quindi... Waaah!!! Qualcuno mi faccia scendere... s-se cado da questa altezza... potrei ferirmi... s-saranno almeno tre metri... V-Vi prego, fatemi scendere!!!
    - Prof, ecco, vede Rose... - la voce del cugino, suonava lontana.
    - N-No, Al... p-per favore non dirlo... - … non in pubblico, ti prego!
    Non osava aprire gli occhi.
    - Rose! -. Una voce lontana, che non conosceva, le giunse all'orecchio. - E così ti chiami Rose, eh? -
    Ma chi diavolo, mi fa una domanda simile in una situazione del genere?
    - Ehi, ma che sta dicendo, quello? Non sa nemmeno come si chiama la sua compagna? - riecheggiò la presa in giro di quello che Rose ipotizzò essere un Serpeverde. Quindi l'idiota è un Grifondoro come me? Fantastico...
    - S-Sì... il mio nome è Rose... perché? - rispose la ragazza, più per educazione, che per altro.
    - Beh, ecco... è un bel nome, no? - rispose la voce maschile di prima, più forte..
    Ma che cosa sta blaterando, questo qui... ah, non me ne va fatta una giusta, cavoli!
    - N-Non saprei dire... a dire il vero... ecco... non mi piacciono molto le rose... - rispose la ragazza di Grifondoro.
    - Rose! Qual'è il tuo tipo di rosa preferita? - chiese un'altra voce. Questa voce femminile mi pare di averla già sentita...
    - Adesso, ci si mette anche questa qui... - continuò la voce dello studente di Serpeverde.
    - L-La rosa blu... un fiore che non esiste in natura... ma ciò nonostante non si può negare che esiste... significa fedeltà... e fiducia... nel prossimo. Trovo sia un messaggio molto bello. Nonostante le altre rose siano frutto della natura... nessuna di esse porta un simile messaggio... -
    - Perché non ti piacciono le rose? - chiese ancora la voce del ragazzo di Grifondoro, più forte di prima.
    - Quando ero piccola... vidi delle rose nel giardino di mia zia... erano così belle! Così pensai di coglierne qualcuna per regalarle a mia madre... sperando di farle una bella sorpresa. Quindi cercai di fare un bel mazzetto... ma cogliendo quei fiori, mi ferii più volte le mani, a causa delle spine. Quando portai il boquet a mia madre, lei urlò spaventata. Le mie mani erano piene di tagli e sanguinavano. All'inizio pensai che a mia madre non piacessero le rose. Poi capii. Era solo preoccupata per me. Mi ero ferita le mani, cercando di creare un mazzo di fiori che potesse renderla felice e invece l'avevo solo fatta preoccupare... che stupida che ero... -
    - Rose! - l'interruppe la voce maschile, che suonava ora molto chiara. - Sono certo che a tua madre sia piaciuto il tuo regalo! -
    - Come fai a dirlo? - chiese la ragazza dai ricci rossi.
    - Beh, se ha chiamato la sua amata figlia “Rose”, non può certo odiare quei fiori! - rispose la voce, da molto vicino. Molto vicino? Un attimo, ma io stavo volando e...
    Rose sentì l'erba morbida appiattirsi sotto i suoi piedi. Aprì gli occhi.
    L'insegnante aveva accompagnato lei e la scopa a terra, lentamente, per non farla spaventare, mentre due ragazzi si erano avvicinati, cercando di farle passare la paura, distraendola con altri discorsi.
    La ragazza, si rese conto la giovane Weasley, era la stessa Serpeverde che le aveva domandato se stesse bene, qualche minuto prima.
    Il ragazzo invece era...
    - Missione compiuta - esclamò. - Grazie per l'aiuto, Emi e Scorpius -




    Soffiava uno strano vento, per le strade di Hogsmeade.
    - Fa freddo! - borbottò un vecchio, davanti al suo locale.
    - Non è ancora inverno. Il peggio deve ancora venire - mormorò una cliente, sfregandosi le mani. - Pare sarà un inverno molto lungo -
    Il vecchio propietario grugnì, tornando dentro al negozio. - Che barba! Si prospetta un anno veramente noioso... -
    - Quando arriveranno i primi ragazzi dalla scuola? - chiese la cliente, mentre sorseggiava un bicchiere di Burrobirra.
    - Che cavolo ne so io? Chiedilo a lui! - ribattè, indicando una figura in un angolo.
    - Neanch'io ne so molto, Ab. Nuovo preside, nuova routine - rispose l'insegnante, con un sorrisino ironico, sul viso.
    - Già, già, nuovo preside... l'ho visto, l'altro giorno... sembra uno appena uscito da un vecchio articolo di giornale... un politico vecchio stampo... chissà come è finito a fare il preside... - commentò il proprietario. - E tu che ne pensi, Neville? -
    Il professore sospirò. - Anche a me, non piace affatto. Mi sembra... non so... non penso ci sia tutto con la testa... ecco! -
    Aberforth sospirò, accarezzando una delle sue vecchie capre. - Prepariamoci al peggio allora, amico mio... -




    - Perché dobbiamo farlo proprio noi? -
    Il mago si voltò. Quando sua moglie sbuffava in quel modo, gli veniva la voglia di dirle di tornare a casa, che poteva farcela anche da solo.
    - Perché non voglio che papà si stanchi più del dovuto. Son pur sempre il figlio maggiore ed è mio dovere aiutarlo il più possibile... - rispose cercando di mantenere la calma.
    - Incluso con faccende come... questa? - replicò la donna, ricontrollando più volte il foglietto che teneva in mano.
    Per certi versi, suo marito non sapeva come risponderle. Era quasi comica la situazione: due maghi erano nel bel mezzo di una Londra pullulante di Babbani. Era primo pomeriggio e quindi per fortuna non c'era quasi nessuno nei paraggi.
    - Sì. Anche cose come questa, tesoro... -
    La donna non si diede per vinta e, agitando la folta chioma bionda, sussurrò all'orecchio del marito: - Ma perché non ci siamo smaterializzati più vicino al negozio? -
    L'uomo dai capelli rossi sospirò, mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali. - A quest'ora sarà pieno di Babbani. Non dobbiamo dare nell'occhio... -
    - Capisco, ma allora per... -. La sua voce si bloccò di colpo.
    - Che succede, amo... -. L'uomo si voltò, verso la moglie che era rimasta in mezzo alla strada.
    - Non riesco a muovermi! - urlò la donna.
    - Cosa? Va tutto bene, amore... se non ti sentì bene possiamo tornare a casa... -
    - Bill! Le mie gambe... -. Il mago fece qualche passo verso la moglie ma fu inutile.
    - NO! -
    Un attimo dopo aver chiamato il nome dell'amato, Fleur Delacour fu investita da un'automobile.

    Cos'accadrà alla nostra carissima Flebo? XD Aspettate il prossimo capitolo per scoprirlo!


    CITAZIONE
    Appena il nuovo preside ha fatto la sua "apparizione" ho subito pensato: Dolores Umbridge o un parente! Panico...

    No, niente Dolores (è ad Azkaban e conto di farcela restare in eterno XD).
    EDIT (06/08): Sbagliato, è uscita quattro anni prima da Azkaban. In ogni caso, per ora non ho intenzione di farla tornare in scena,
    No, Walter "Wally" Davis (andiam bene, già gli do dei sopranomi assurdi XP) è un personaggio ancora tutto da elaborare, come anche altri quattro o cinque.
    CITAZIONE
    Artemisia Eiswindell...puzza...no, no... non fa cattivo odore, ma è sospetta...

    Stesso discorso di Wally, la sua figura ancora tutta da elaborare.

    Aphro: Qui l'albero genealogico dei Weasley (In versione super-chicca xD):


    Edited by Wynn-chan - 6/8/2014, 16:55
     
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  5. ladygwen
     
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    CITAZIONE
    - Ops... - fu il commento di Fred, che corse a vedere che libro era caduto. Quando lo tirò su si bloccò di colpo.
    - Ma questo... -

    CuriosaCuriosaCuriosa...di che si tratta???

    CITAZIONE
    Un attimo dopo aver chiamato il nome dell'amato, Fleur Delacour fu investita da un'automobile.

    Oddio...appena mette piede nel mondo babbano, la graande Maga Francese non sa nemmeno attraversare una strada... Che figura poco gloriosa, ma per caso ti sta antipatica, Wynn???

    Gradito il ritorno di Ab e della Testa di Porco...Una Burrobirra, please!

    Brava, l'ho letto davvero volentieri e con curiosità...e m'ha fatto venir voglia di leggere presto il seguito ;)
     
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    CITAZIONE (ladygwen @ 26/7/2014, 18:13) 
    CITAZIONE
    - Ops... - fu il commento di Fred, che corse a vedere che libro era caduto. Quando lo tirò su si bloccò di colpo.
    - Ma questo... -

    CuriosaCuriosaCuriosa...di che si tratta???

    CITAZIONE
    Un attimo dopo aver chiamato il nome dell'amato, Fleur Delacour fu investita da un'automobile.

    Oddio...appena mette piede nel mondo babbano, la graande Maga Francese non sa nemmeno attraversare una strada... Che figura poco gloriosa, ma per caso ti sta antipatica, Wynn???

    Gradito il ritorno di Ab e della Testa di Porco...Una Burrobirra, please!

    Brava, l'ho letto davvero volentieri e con curiosità...e m'ha fatto venir voglia di leggere presto il seguito ;)

    XD No, Fleur non mi sta antipatica, è che volevo "colpire" qualcuno di importante sia per coloro che sono dentro Hogwarts, sia per chi è all'esterno. Non conoscendo Audrey e non volendo usare Angiolina, ho optato per la più anziana Flebo. XD

    La burrobirra è servita!
    E per quel che riguarda le immagini: di solito quando creo una storia associo i personaggi a figure di anime/manga che conosco/seguo. Ma non sempre e facile.
    Gli unici personaggi che per cui al momento ho trovato un corrispettivo sono:
    James Sirius Potter - Oreki Houtarou di Hyouka
    houtarou-oreki-foto
    (Sì, James me lo immagino molto annoiato XD)

    Lin Derrel - Shinomiya Shiori di KamiNomi/The World God Only Knows
    1942-1608950339
    (Love for books, you know...)

    Molly (Junior) Weasley - Mirai Kuriyama di Kyoukai no Kanata
    a8GG8j
    (a ben vedere la grafica KyoAni su HP non ci sta male XD)

    Probabili:
    Scorpius Malfoy - Eugeo di Sword Art Online (Alcination Arc)
    200px-David_16_a%C3%B1os
    Non mi convince a pieno... avevo pensato anche Kano (Kagerou Project) e Elliot (Pandora Hearts), ma il carattere è quasi l'opposto che voglio dare a Scorpius...

    Greshia Fhen - Hanji Zoe di Shingeki no Kyoijin/Attack on Titan/L'Attacco dei Giganti
    Hanji-Zoe-Shingeki-no-Kyojin-illusiondolls-37251195-200-200
    (N-No, Greshia non è folle quanto Zoe! XD)


    Edited by Wynn-chan - 28/7/2014, 17:45
     
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    Bella storia, complimenti.

    Molto intrigante, anche!!

    L'immagine di Greshia non si vede di nuovo, ma, facendo il copia incolla, viene...
     
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  8. mik1998
     
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    Bella storia anche se molte volte mi confondo con i personaggi.
    Verso la fine del secondo capitolo c'è un errore:
    siutazione-->situazione

    Devo dire che è stata molto originale l'idea messa in atto da scorpius ed emi per salvare rose,in ogni caso se posso chiederlo perchè un malfoy grifondoro?Vuoi per caso ristabilire il nome di questa famiglia?Ma sopratutto di chi è figlio questo Scorpius Malfoy,non mi sembra che draco si sia mai sposato.
     
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    CITAZIONE (mik1998 @ 29/7/2014, 15:43) 
    Bella storia anche se molte volte mi confondo con i personaggi.
    Verso la fine del secondo capitolo c'è un errore:
    siutazione-->situazione

    Devo dire che è stata molto originale l'idea messa in atto da scorpius ed emi per salvare rose,in ogni caso se posso chiederlo perchè un malfoy grifondoro?Vuoi per caso ristabilire il nome di questa famiglia?Ma sopratutto di chi è figlio questo Scorpius Malfoy,non mi sembra che draco si sia mai sposato.

    Draco si è sposato (e questo è stato confermato al 1000%) con una Serpeverde di nome Astoria Greengrass, di due anni più giovane - sorella minore di una sua coetanea di nome Daphne. Astoria è apparse per la prima volta nell'epilogo dei Doni della Morte e non viene esplicitato il suo nome (verrà detto dopo l'uscita).

    Perché Scorpius è un Grifondoro? Perché ADORO ribaltare le storie e le idee preconcette. Mediamente sarebbe stato scontato che i Malfoy siano Serpeverde e i Weasley e i Potter in Grifondoro... ma se non fosse così? Al era incerto perché temeva di essere Serpeverde, quindi cambiare casa di appartenenza non avrebbe causato un plot twist così grande...
    Inoltre, con questa fan fiction, vorrei cercare di eliminare l'idee di casate/famiglie e di tradizione.
    Inoltre ho voluto fare un confronto: Scorpius e Al.
    Entrambi avevano le loro incertezze, sebbene tutti attorno a loro gli dicessero che sarebbe andato tutto bene. La reazione di Scorpius è l'opposto di quella di Al, perché l'esito stesso è opposto.
    Così allo stesso modo si potrebbe fare un paragone tra Scorpius e Lin.
    Entrambi sono figure chiuse, ma in modo diverso: Lin si è sempre sentita fuori posto, timorosa di ciò che il padre e i suoi amici babbani avrebbe potuto pensare di lei, e il fatto di essere stata assegnata a Tassorosso (che viene spesso considerata erroneamente la casa "degli inutili") per lei è un ulteriore conferma della sua "inutilità".
    Nonostante l'incertezza già ci fosse, è il responso del Cappello Parlante che "traumatizza" maggiormente Scorpius, facendolo sentire "perso".
    Se in un caso è una conferma dei propri pensieri, nell'altro è l'abbattimento delle proprie ideologie.
    Ok, dopo questo poema, avrete capito che intendo sviluppare meglio Scorpius (e anche Lin) in futuro. XD
     
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  10. mik1998
     
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    Ok ma tutte queste notizie su harry potter post i doni della morte dove le prendete?
    Spero comunque ci sia un personaggio serpeverde importante perchè in fondo è da questa casata che nascono i maghi in grado di controllare gli incantesimi più potenti,i Grifondoro sono leali e onesti ma il miglior mago in attività(harry) va avanti a forza di expelli armus et simila e a parte l'experto patronus e il sectumsempra(che non riesce nemmeno a controllare bene dato che piton lo blocca come fosse acqua fresca)non mi sembra conosca incantesimi molto potenti.
     
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    CITAZIONE (mik1998 @ 30/7/2014, 11:27) 
    Ok ma tutte queste notizie su harry potter post i doni della morte dove le prendete?
    Spero comunque ci sia un personaggio serpeverde importante perchè in fondo è da questa casata che nascono i maghi in grado di controllare gli incantesimi più potenti,i Grifondoro sono leali e onesti ma il miglior mago in attività(harry) va avanti a forza di expelli armus et simila e a parte l'experto patronus e il sectumsempra(che non riesce nemmeno a controllare bene dato che piton lo blocca come fosse acqua fresca)non mi sembra conosca incantesimi molto potenti.

    Io le prendo dal web, per esempio dalla Wiki di Harry Potter (più che altro quella inglese).
    Un personaggio (minimo) di Serpeverde è già comparso.
    Per quel che riguarda Grifondoro: la loro caratteristica è il coraggio (la lealtà è dei Tassorosso), mentre quella dei Serpeverde è più che altro l'ambizione.
    I migliori maghi escono un po' da tutte le Case (Harry è una scamorza, spesso e volentieri... ), anche se la maggior parte degli studenti che vediamo nei libri sono Grifondoro e Serpeverde (con le dovute eccezioni: Mirtilla, Cho e Luna sono Corvonero; Cedric e Annah sono Tassorosso).
    Per la faccendo del Sectumsempra: il film non spiega molto bene la storia. L'effetto di dissanguamento che ha su Draco è effettivamente l'effetto dell'incantesimo, solo che Harry non lo sapeva (lo ha letto ne "Il libro del Principe Mezzosangue" e lì diceva solo "contro i nemici"). Per molti incantesimi c'è un controincantesimo: il controincantesimo di Sectumsempra è, quasi certamente, noto SOLO al ideatore/scopritore di Sectumsempra cioè il Principe Mezzosangue, che poi sarebbe Piton.
    Nel mondo di Harry Potter non esistono incantesimi potentissimi, in effetti, o almeno, incantesimi potentissimi non vengono insegnati a dei "ragazzini". Molti incantesimi, poi, non hanno utilità (Wingardium Leviosa, Alohomora, Accio) in battaglia.
    Di fatto gli incantesimi che vanno per la maggiore in caso di scontri magici sono l'Expelliarmus (il grande amore di Harry XD) e gli schiantesimi (Stupeficium).
     
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  12. mik1998
     
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    Comunque questa storia mi ha preso moltissimo e spero andrai avanti.

    Piccola precisazione:sectumsempra è una maledizione e la contromaledizione non può rinviare indietro una maledizione(stile expelliarmus)ma solo curare le ferite provocate da una maledizione quindi nello scontro tra piton ed harry è harry ad aver commesso un errore o non si spiegherebbe il ritorno della maledizione,stessa cosa succede a voldemort contro harry infatti expelliarmus non ha alcun effetto su un avada kedavra.
     
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    CITAZIONE (mik1998 @ 30/7/2014, 14:05) 
    Comunque questa storia mi ha preso moltissimo e spero andrai avanti.

    Piccola precisazione:sectumsempra è una maledizione e la contromaledizione non può rinviare indietro una maledizione(stile expelliarmus)ma solo curare le ferite provocate da una maledizione quindi nello scontro tra piton ed harry è harry ad aver commesso un errore o non si spiegherebbe il ritorno della maledizione,stessa cosa succede a voldemort contro harry infatti expelliarmus non ha alcun effetto su un avada kedavra.

    Forse non mi sono spiegata bene:
    Effetto Sectumsempra (Harry la usa su Draco nel sesto libro/film): infligge ferite con si rimarginano (il sangue non coagula) a chi la subisce. Può portare al dissanguamento. L'incantesimo che Piton esegue serve inanzitutto a fermare l'effetto/l'emorragia (così Draco non rischia di rimetterci le penne). Harry non sapeva né l'effetto dell'incantesimo, né che Piton stesse osservando (e che fosse il Principe Mezzosangue).

    Effetto Expelliarmus: disarma (privandola di ciò che tiene in mano) la persona che la subisce.
    Nel caso di Voldemort, Harry lo disarma e la Bacchetta di Sambuco - tornando al suo legittimo proprietario, cioè Harry (che ha disarmato a Villa Malfoy Draco, che alla Torre di Astronomia aveva disarmato Silente) - con ancora l'incantesimo in corso si "rivolta" contro Voldemort.
    [Ironia della sorte, entrambi gli incantesimi Harry li impara da Piton (vedi secondo film Piton VS Allock) XD]
    Non esiste (o meglio non è mai stato citato) un incantesimo in grado di far "ritornare al mittente" l'incantesimo (l'amore di Lily per Harry non è una magia canonica XD).
    Esistono incantesimi di protezione (Protego) ma nessuno di essi può proteggere da una Maledizione senza Perdono.
     
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    Forse Mik intendeva quando Harry usa il ectumsempra contro Piton quando sta scappando con Draco dopo la morte di Silente... (ma non ricordo com'è andata nel film).

    A me piace moltissimo l'idea di Scorpius Grifondoro (sono curiosa di sapere la reazione di Draco...).

    Chi è che è Serpeverde?
     
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  15. mik1998
     
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    Intendevo proprio ciò che ha detto Aphro comunque sono curioso di vedere la parte successiva anche se secondo me bisognerebbe fare prima un post riassuntivo di tutti i personaggi e le casate corrispondenti perchè io ogni volta mi confondo.
     
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