Al Potter e il Mistero del Lago Nero _ RE:boot

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    A grande (?) richiesta ecco a voi il terzo capitolo! Vedetelo come un regalo di compleanno, visto che oggi è il compleanno di Harry (mentre ieri era quello di Neville)!
    A breve, provvederò di fare un qualcosa che possa far capire la faccenda abbastanza chiaramente...
    (Ci saranno molti errori, temo, visto che non è passato tra le mani della pseudo-correttrice di bozze)

    III – Primi segnali
    - Muoviti, Mollica! -
    La ragazza sbuffò, sistemandosi gli occhiali. - Smettila di chiamarmi con un quel soprannome assurdo! Non c'è bisogno di correre, la Sala Comune non scappa via! -
    Il ragazzo dai capelli biondi si voltò verso l'amica e le fece la linguaccia. - La verità è che sei lenta, Mollica! Sei una lumaca ma non lo vuoi ammettere! -
    Molly “Mollica” Weasley arrossì un po' e con aria seccata, esclamò: - Fa un po' come ti pare. Vai pure in Sala Comune se lo desideri. Io... io... mi fermerò a fare quattro chiacchiere con qualche amica, ecco! -
    - Oh, da quando in qua Mollica ha delle amiche? Me le potresti presentare? Magari ce n'è qualcuna che è il mio tipo... - commentò, con fare sicuro, il giovane Grifondoro.
    - E-E va bene... lo ammetto non ho amiche... ma nemmeno tu, signor Louis Weasley! -
    Il sorriso beffardo di Louis si rattristì. - Beh, è passata solo una settimana da quando è iniziata la scuola, no? Sai com'è... per certe cose... ci vuole... tempo... -
    - Già - annuì la cugina.
    - Ehi, con quante persone, a parte il sottoscritto, hai parlato fin ora? -
    Molly gli lanciò un'occhiataccia. - Secondo te? -
    - E così, siamo entrambi a quota zero, eh? -
    La ragazza sbuffò. - Ancora per poco... vedrai che presto avrò così tanti amici che potrò a fare a meno di te! -
    Louis scoppiò a ridere. - Non vedo l'ora! Finalmente potrò fare a meno della mia cugina pignola! - scherzò.
    - P-Pignola io? C-Come ti permetti? -
    Le risate del ragazzo risuonarono allegre davanti al ritratto della Signora Grassa.
    - Valli a capire, i giovani d'oggi... - sospirò il quadro.




    - Ma questo... -
    - Che succede, Fred? - la voce di Derek sembrava venire da molto lontano.
    L'amico lo raggiunse. - Ah, ma questo libro è... -
    Il ragazzo dai capelli rossi corrugò la fronte. - Già, la copertina è completamente bruciata... chissà come mai... -
    - Bruciata? -. Lin si era alzata dalla poltrona dov'era rannicchiata e si stava avvicinando rapida con un'espressione preoccupata. - Ah, menomale che non è il libro che temevo... cioè... volevo dire... ecco... forse è meglio se lo diciamo alla bibliotecaria, no? Nel caso non lo sapesse... -
    - Hai proprio ragione, Lin cara. Jamesuccio! Visto che tu hai fatto cadere il libro, tu lo porti alla gentile signora bibliotecaria, chiaro? -
    Il cugino sbuffò dall'altro lato dello scaffale. - Se lo faccio in cambio non mi chiamerai più in quel modo ridicolo? -
    - D'accordo, Jamesuccio. Non ti chiamerò più Jamesuccio per una settimana! - gli promise Fred.
    - Una settimana? Va bene... meglio di niente... -. Dal tono del cugino si percepiva quanto questo fosse esasperato.
    - Così mi piaci, Jamesuc... -.
    - Passami il libro, su! - lo interruppe brusco l'altro.
    Sfruttando lo spazio vuoto tra i libri e lo scomparto superiore, Fred fece passare il tomo brossurato dall'altro lato dello scaffale.
    James lo prese frettoloso e si allontanò velocemente.
    Ci vollero un paio di minuti prima che il ragazzo tornasse indietro.
    - Che ha detto? - chiese Derek, guardando la faccia perplessa dell'amico.
    - Ha detto... che non ha idea di come sia potuto accadere... -
    - Io sono innocente, voi tutti ne siete testimoni! - esclamò Fred.
    - … ma questo libro non fa parte dei libri della biblioteca -
    - Ah, fiù! Temevo qualcuno mi stesse accusando... ma, aspetta... non è della biblioteca?! Come fa a dirlo? Cioè, voglio dire... la copertina è tutta bruciata e non si riesce a leggere il titolo... -
    - Beh, basta aprire il libro, no? -. Così dicendo James aprì il libro e mostrò la prima pagina agli amici. Il titolo del libro, scritto in un argenteo corsivo raffinato, recitava “Incantatio Aurae”.
    Sotto di esso una serie di cerchi concentrici erano divisi da numerose linee, che s'incrociavano al centro.
    - Sembra un mirino... - commentò a bassa voce Lin.
    - Che cosa sarebbe esattamente questo simbolo? - chiese Fred.
    Il cugino scosse la testa. - Non ne ho idea, ma la bibliotecaria ha fatto un espressione preoccupata quando ha visto il simbolo... -
    - Mmm... curioso... -. Nel tono di Derek c'era una sfumatura d'interesse, che incuriosì Fred.
    - Il simbolo ti dice niente? - gli chiese.
    Il ragazzo dai capelli castani scosse la testa. - Vuoto totale, mi spiace. Però... se non è della biblioteca... come c'è finito nello scaffale? -
    - Bella domanda... cari miei, vi va di “giocare ai detective”? -
    James si coprì gli occhi con una mano, scuotendo la testa, mentre Lin indietreggiò leggermente, balbettando: - F-Forse è meglio rimettere il libro dov'era... -
    - Ma sappiamo che questo non è veramente il suo posto... - affermò Derek. - James, mi passeresti il libro? Penso proprio che resterò qui a darci un'occhiata... -. L'amico gli passò il libro e, sbadigliando, osservò l'orologio. - Oh, è quasi ora! Scusatemi, ma devo fare una cosa... vi saluto! -
    E così dicendo si avviò, con passo svogliato, al portone.
    Dopo che il silenzio, interrotto dall'eco della chiusura dell'ingresso, fu ristabilito, Fred chiese:
    - Chissà dove doveva andare... è stato lui a chiederci di venire in biblioteca per fare una ricerca... -.
    L'altro ragazzo sospirò, sfogliando le pagine del libro. - Mah, penso che se anche glielo avessimo chiesto, ci avrebbe risposto che non sono affari nostri... -
    - In ogni caso... c'è qualcosa in particolare, che ti attrae di quel libro? -
    - Come? Ah, no, niente del genere... solo... curiosità, immagino... -
    - Curiosità? -. La voce lieve di Lin evidenziava una nota interrogativa.
    - Già... non so ancora perché, ma credo che questo libro possa contenere qualcosa d'interessante... guardate! -. Derek mostrò agli altri due un disegno. Rappresentava un serpente morto, la coda trapassata dalla spada attorno cui era avvinghiato.
    - Ok, ha belle illustrazioni criptiche... vediamo, la didascalia dice... eh? -. Fred sbattè vigorosamente le palpebre un paio di volte. - Ma che scherzo è mai questo qui dice che l'immagine si chiama... “Room”... ma non c'è alcuna stanza rappresentata qui, vero? -
    - Esattamente. Per questo credo che farò un paio di ricerche a riguardo... - sentenziò Derek, chiudendo il volume.
    L'altro sospirò. - Come vuoi... adesso devo andare anch'io, però. I compiti non si fanno da soli, tristemente... sei hai bisogno di una mano, mi trovi in Sala Grande... -

    Come stai, figlio mio?
    Qui tutto procede come al solito. Tua sorella sente molto la tua mancanza...
    Alla fine com'è andata con quel problema? Spero che tutto vada bene...
    Hai conosciuto nuove persone? Hai stretto nuove amicizie? Ricordati che non sei ad Hogwarts solo per studiare. Sei lì anche per crescere e divertirti.
    Gira voce che avete un nuovo preside quest'anno. Mi chiedo che tipo sia... magari scrivo una lettera a Neville o ad Hagrid per saperne di più, dopo...
    Passiamo alle novità da casa.
    L'altro giorno ho saputo da Ron che tuo zio Charlie è partito per la Cina con l'obiettivo di esaminare i draghi della zona... Quando nonna Molly l'ha scoperto è andata su tutte le furie! “Perché non ci ha avvisato prima!” urlava. Zia Audrey è riuscita a calmarla: “Ormai è grande e può badare a sé stesso” le ha detto.
    Ieri ho ricevuto una lettera da Luna – te la ricordi?
    M'ha detto che le sue ricerche procedono a gonfie vele, anche se non ha ancora trovato nessun gorgosprizzo... Credo che stia aiutando il padre con le spese per il suo giornale... Quasi nessuno compra più il Cavillo, ormai...
    Al momento al lavoro sono alle prese con un caso molto complicato... fortunatamente siamo riusciti a trovare una buona pista, però...
    Gli affari di zio George vanno meglio del solito. Lee e Angelina lo aiutano tutto il tempo. Non credo sia facile gestire un negozio del genere.
    La mamma continua a chiedermi se ho avuto tua notizie. Almeno tre volte al giorno.
    Al momento, mi trovo in salotto... ah! Quasi dimenticavo... la mamma ha comprato un nuovo manico di scopa. In questo momento è fuori a provarlo. Talvolta quando la vedo così, allegra e sorridente che vola su un pezzo di legno lavorato, mi sembra di tornare indietro nel tempo.
    Hermione è appena entrata nella stanza... non mi piace la sua faccia...


    Al girò la lettera corrugando la fronte. Che espressione aveva sua zia?
    La parte successiva era scritta in modo così disordinato e confuso che il ragazzo dovette leggerla un paio di volte, per capire ciò che il padre volesse dirgli.

    Brutte notizie. Fleur è stata ferita mentre era nel mondo babbano.
    Adesso si trova al San Mungo. Non so quanto le ferite siano gravi, ma pare che ci sia la magia sotto. Non conosco i dettagli e al momento non posso dirti di più.
    Visto che i fatti si sono svolti un paio di ore fa, Louis e Victorie potrebbero ancora essere all'oscuro dell'accaduto. Se così fosse, riferiscilo tu. Hanno diritto di sapere.
    Tra poco andremo in ospedale a vedere le sue condizioni.
    Figlio mio,
    Fai attenzione,
    Tuo padre Harry


    Non appena ebbe capito la situazione, si alzo di scatto e si fiondò fuori dalla Guferia.
    Evitando per un pelo di scontrarsi con Scorpius che stava salendo le scale, si precipitò il più in fretta possibile alla Sala Grande.
    - Al! Che succede? Hai una faccia... - chiese Fred, vedendolo affannato per via della corsa appena terminata.
    - Louis! Victorie! Li avete visti, per caso? - chiese, invece, Al.
    - Vì non so dove sia, ma prima ho visto Molly e Louis quando sono passato in Sala Comune. Ma che diam... - rispose l'altro, preoccupato dal volto rosso del cugino.
    - Grazie per l'informazione! - lo interruppe quest'ultimo, che già aveva oltrepassato la soglia dell'enorme portone.




    - Tutto bene, Bill? -
    L'uomo si voltò verso la fonte della voce. - Sì, è fuori pericolo, per fortuna... -
    - Fortuna anche che non ci fossero babbani – eccetto quell'incivile che l'ha investita e non è nemmeno tornato indietro a soccorrerla – nei paraggi! -. L'altro uomo sospirò. - L'hai già detto ai ragazzi?-
    - Harry ha detto di aver avvisato Albus. A quest'ora dovrebbe già aver letto dell'incidente... poco fa ho inviato una lettera a Victorie. E pensare che giusto ieri avevamo ricevuto una lettera in cui il piccolo Louis diceva di essere un Grifondoro... a tal proposito, pare che lo sia anche tua figlia, lo sai... ?-
    - Così pare... - rispose con aria disinteressata l'uomo fermo sulla soglia. Sembrava distratto.
    - C'è qualcosa che non va, fratellino? - chiese Bill, osservandolo.
    - Tutto mi sembra così... strano. Voglio dire... hai detto che Fleur ti aveva urlato che non riusciva a muoversi... l'ipotesi più probabile è che... -
    - ... Che sia stata la magia, sì, lo so, Percy -
    - E, allora, mi chiedo... perché? Perché un mago o una strega dovrebbero colpire Fleur? Tra tante persone... sembra impossibile, ma l'eventualità che ci sia sotto un piano di un ex-Mangiamorte o qualcosa del genere è la più probabile... -. Bill tornò a guardare la moglie che giaceva sul letto ospedaliero.
    - Solo perché è sposata con un Weasley? E poi lo sai che tutti i Mangiamorte sopravvissuti sono ad Azkaban, no? - mormorò, accarezzandole la guancia.
    - Non tutti - fece per correggerlo Percy.
    Bill sospirò. - Dubito che Draco o Narcissa ne sarebbero capaci... e il vecchio Lucius ormai fatica ad uscire di casa... -
    - Te lo ha detto Dromeda? - chiese, dubbioso il fratello.
    - Sì -. La risposta concisa e decisa dell'impiegato della Gringott scacciò i dubbi di Percy.
    - D'accordo. Allora... chi è stato? Perché? -
    - Non lo sappiamo, Percy. Ma farò di tutto per scoprirlo, questo è poco ma sicuro. Ho chiesto a Ron ed Harry d'indagare sull'accaduto e ho fiducia in loro -. Bill sorrise, ma era un sorriso amaro.
    - Questa volta ci è andata bene... se fosse successo come quella volta... -
    - Ma non è successo, Percy. Non è successo. E non succederà di nuovo, te lo garantisco -
    Percy sospirò, con aria malinconica. - Quanto tempo ci vorrà prima che riapra gli occhi? -
    - Un'ora? Due? O forse qualche giorno? Non lo so, fratellino. La verità è che, ora come ora, nessuno sa niente... -
    - Tranne il colpevole – sussurrò piano Percy, uscendo dalla stanza.




    - Di cosa volevi parlarmi? -
    Il mezzo-gigante fece un profondo respiro. - Ho sentito delle cose... beh, non proprio... -
    Neville corrugò la fronte. - Cosa intendi dire? -
    - Intendo dire che... le cose che sto per dirti mi sono state riferite da qualcun altro... -
    - Fiorenzo? -
    Hagrid annuì. - Quel vecchio cavallo conosce la Foresta Proibita come nessun altro... -
    Neville pensò che il centauro si sarebbe sicuramente arrabbiato se avesse saputo di essere stato chiamato “vecchio cavallo”. - E... ? -
    - ... Dice che stanno accadendo strane cose da quelle parti. I piccoli di Aragog stanno impazzendo e pare che di tanto in tanto si vedano delle luci. Fiorenzo ipotizza che siano luci causate da degli incantesimi. Grop è talmente spaventato che quasi non si muove più dal suo albero... -
    - Incantesimi? -. L'insegnante di Erbologia era confuso. - Che tipo d'incantesimi? -
    - Non posso dirlo con certezza, ma al vecchio Fiorenzo era sembrato che le luci fossero di colore verde. E sai anche tu che magia ha questo colore, vero? -. Hagrid si alzò per buttare qualche tronchetto nel camino.
    - L'Anatema che Uccide... -. Neville ricordava perfettamente la prima volta che lo vide in azione. Nonostante fosse sotto shock, nonostante quella sarebbe dovuta essere una comune lezione di Difesa Contro le Arti Oscure, non poteva dimenticarsi quel corpo - nonostante fosse un semplice ragno, in quel momento, dopo che quella creatura aveva subito quella stessa tortura che, a causa di Bellatrix Lestrange, era toccata ai suoi genitori, non poteva considerarlo come “solo” un insetto -, che dopo essersi agitato tanto, diveniva improvvisamente immobile e freddo. Così come non poteva dimenticare coloro che erano morti davanti ai suoi occhi: amici, compagni e anche semplici conoscenti. Tutto per colpa di un singolo incantesimo. Di una singola maledizione.
    - Normalmente chiederei al preside di mandare qualcuno - magari ai fantasmi, che non rischiano di rimetterci la pelle - a controllare la zona, ma... quel tipo non mi piace, Hagrid... -
    Il mezzogigante annuì. - Neanche a me. Ha uno sguardo... -. Si bloccò, iniziando a mugugnare come cercando di trovare le parole giuste. -... sembra... quasi... quello di un predatore... -
    - Un predatore? -
    Rubeus Hagrid annuì.
    Neville rifletté un attimo. - Sì, assomiglia un po' un predatore che insegue la preda. Di quei predatori che preferiscono la caccia e l'inseguimento alla vittoria. Che godono mentre la preda cerca inutilmente di scappare... di quelle persone che ti danno un briciolo di speranza per poi godere nel momento in cui te ne privano... -. Mentre parlava si alzò in piedi, dirigendosi verso l'uscita della capanna del vecchio Guardiacaccia.
    - Meglio starci alla larga e tenere gli occhi aperti, amico - lo salutò il proprietario.
    - Lo stesso vale per te -




    Tremava. E non era solo un lieve tremolio dovuto al freddo o alla vecchiaia.
    Erano brividi di paura quelli.
    Devo dirlo a qualcuno, fu il suo primo pensiero.
    Ma a chi?
    Stringendosi il braccio dolorante, cercando di ignorare quella cicatrice, fece dei profondi respiri. Non servì minimamente a calmarla.
    Il cuore batteva rapido e la paura si stava lentamente prendendo il sopravvento.
    Devo fare qualcosa.
    Con passo incerto, si diresse verso il camino.
    Doveva dirlo a qualcuno. Qualcuno che le avrebbe creduto e che, forse, avrebbe potuto confortarla.
    Ironicamente un volto, che ormai non esisteva più, poiché visto molti anni prima, si materializzò nella sua mente.
    Nonostante fossero passati decenni, non aveva mai dimenticato la gentilezza che traspariva da quel viso. Nonostante gli insulti e le critiche fatte a quella persona, non aveva mai smesso di conservare dentro di sé la speranza di rivederla.
    - A noi, due, camino... - mormorò, la voce rauca e tremula.
    Cosa avrebbe dovuto dire a quella persona? Come poteva iniziare un discorso?
    Erano passati più di trent'anni ormai da quando avevano parlato in tranquillità.
    - Chi è? -. Una voce gracchiante si udì da lontano. Il tremolio del corpo della donna s'attenuò un po'.
    - Ciao, sorellona... sono io... -. Si morse il labbro. Non era il modo migliore d'iniziare una discussione, ma non aveva tempo. Dovevano sapere.
    Mentre il dolore alla cicatrice del braccio sinistro aumentava, la voce gracchiante rispose:
    - Cosa è successo, Cissy? -

    Ebbene, sì, rivediamo anche la carissima *coff coff* Narcissa Malfoy. XD Prima (e non ultima) di tanti ritorni in scena che ho in mente (rivedetevi ogni tipo di personaggio secondario, ragazzi, perché ne vedrete delle belle...).
    Rivediamo anche Persieuccio... XD (sempre allegro come un Tentacruel)
    Ah, non ho parlato in dettaglio della bibliotecaria, perché non ho idea di che età abbia Madama Pince (che - curiosità - era una Serpeverde).
    Pensandoci bene, questo è stato un capitolo senza Rose. Povera.


    Edited by Wynn-chan - 6/8/2014, 17:05
     
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  2. mik1998
     
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    alla portone(penso tu intenda al portone)
    vediamo la didascalia dice.(dovrebbe mancare un che tra didascalia e dice)
    Al girò la lettera corrugando la fronte. Che espressione aveva sua zia?(La lettera la scrive Harry ad Albus e quella che ha un strana faccia è Hermione che dovrebbe essere la madre no?Di quale zia stiamo parlando?)
    le ferita siano gravi(le ferite siano gravi)
    A noi, due, camino... - mormorò, la voce rauca e tremula.
    Cosa avrebbe dovuto dire a quella persona? Come poteva iniziare un discorso?
    Erano passati più di trent'anni ormai da quando avevano parlato in tranquillità.
    - Chi è? -. Una voce gracchiante si udì da lontano. Il tremolio del corpo della donna s'attenuò un po'.
    - Ciao, sorellona... sono io... -. Si morse il labbro. Non era il modo migliore d'iniziare una discussione, ma non aveva tempo. Dovevano sapere.
    Mentre il dolore alla cicatrice del braccio sinistro aumentava, la voce gracchiante rispose:
    - Cosa è successo, Cissy? -(chi sta parlando in questo pezzo?)

    Il pezzo tutto sommato è carino solo che mi sembra un pò troppo frammentario ovvero che metti insieme la storia di molti personaggi(visto che sono un'infinità)così come gli altri pezzi.Questo è un modo di scrivere che a me non fa impazzire perchè rende in alcuni casi più complicato capire e credo sinceramente che andando avanti verrà difficile pure a te che lo stai scrivendo.

    Perchè non attui una scrittura più lineare?A meno che tu non abbia competenze letterarie e stilistiche simili a quelle di Torquato Tasso o di Ariosto a lungo andare potrebbe risultare pesante.
    In ogni caso il testo è tuo e io continuerò a seguire la storia qualsiasi sarà la tua decisione però spero che tu prenda in considerazione il mio appunto
     
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    Wynn
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    CITAZIONE (mik1998 @ 31/7/2014, 22:48) 
    Al girò la lettera corrugando la fronte. Che espressione aveva sua zia?(La lettera la scrive Harry ad Albus e quella che ha un strana faccia è Hermione che dovrebbe essere la madre no?Di quale zia stiamo parlando?)

    Di zia Hermione! Harry è sposato con Ginny! XD
    (Hermione è sposata con Ron!)

    CITAZIONE (mik1998 @ 31/7/2014, 22:48) 
    A noi, due, camino... - mormorò, la voce rauca e tremula.
    Cosa avrebbe dovuto dire a quella persona? Come poteva iniziare un discorso?
    Erano passati più di trent'anni ormai da quando avevano parlato in tranquillità.
    - Chi è? -. Una voce gracchiante si udì da lontano. Il tremolio del corpo della donna s'attenuò un po'.
    - Ciao, sorellona... sono io... -. Si morse il labbro. Non era il modo migliore d'iniziare una discussione, ma non aveva tempo. Dovevano sapere.
    Mentre il dolore alla cicatrice del braccio sinistro aumentava, la voce gracchiante rispose:
    - Cosa è successo, Cissy? -(chi sta parlando in questo pezzo?)

    La persona che vuole far sapere "qualcosa" è Narcissa Malfoy (che alla nascita di cosnome faceva Black), soprannominata (nei libri) Cissy. Cissy cerca di mettersi in contatto con Andromeda (soprannominata Dromeda, nei libri) Tonks, sua sorella maggiore e madre di Ninfadora Tonks.
    Il padre di Ninfadora (di nome Ted, è morto prima della Seconda Guerra Magica) era un mago di origini babbane (come Hermione) e per questo Andromeda (che lo sposò) fu cancellata dall'albero genealogico dei Black (così come Sirius).

    CITAZIONE (mik1998 @ 31/7/2014, 22:48) 
    Il pezzo tutto sommato è carino solo che mi sembra un pò troppo frammentario ovvero che metti insieme la storia di molti personaggi(visto che sono un'infinità)così come gli altri pezzi.Questo è un modo di scrivere che a me non fa impazzire perchè rende in alcuni casi più complicato capire e credo sinceramente che andando avanti verrà difficile pure a te che lo stai scrivendo.

    Perchè non attui una scrittura più lineare?A meno che tu non abbia competenze letterarie e stilistiche simili a quelle di Torquato Tasso o di Ariosto a lungo andare potrebbe risultare pesante.
    In ogni caso il testo è tuo e io continuerò a seguire la storia qualsiasi sarà la tua decisione però spero che tu prenda in considerazione il mio appunto

    Confermo sul fatto che sia frammentato, ma non me la sentivo di tirare troppo la corda con la storia del libro e allo stesso tempo volevo dedicare un po' di tempo, seppur breve, a Mollica (XD) e Louis. In più momenti sono stata incerta se ritardare o meno, la questione della Foresta Proibita, ma d'altra parte volevo cercare di dare un occhiata alla struttura di Hogwarts dal punto di vista di una figura che non sia uno studente (Neville, principalmente, e Hagrid).
    Per quel che riguarda lo stile di scrittura: come ho già detto è la prima volta che m'imbarco in una simile impresa (di solito tendo ad usare un solo punto di vista) e, per quanto talvolta sia difficile (per esempio, nel secondo capitolo, prospettiva di Lin, ho dovuto cercare di dosare le parti in cui si chiarisce chi sta parlando, poiché lei non conosce - o meglio non ricorda - chi sta parlando. Dopo un paio di volte in cui i personaggi vengono chiamati per nome, inzia a definirli come "il ragazzo di nome... ". Solo quando le rivolgeranno la parola, inizierà a chiamarli solo per nome), è anche divertente, perché ti fa vedere diverse "sfaccettature" si una stessa persona o idea (ma a tal proposito, credo che ci lavorerò maggiormente in seguito).

    Non credo di essere né un Torquato Tasso o Arisoto, né Martin (per fortuna; così non muore nessuno XD). Questa è una semplice "Fan Fiction", un qualcosa partorito dalla mente di una fan, non un idea originale. Ciò da chiaramente delle restrizioni (non poter far resuscitare qualcuno, ecc. ...). Ora il fatto che io abbia scelto (diversamente dall'opera originale) di realizzare pezzi che, apparentemente, non c'entrano molto tra loro o personaggi che non interagiscono tra di essi (non ancora) è in parte per ampliare la caratterizzazione del "cast", per inserire psuedo-filler e per dare qualche indizio "celato" qui e là.

    Aprho: Chi è che è Serpeverde? Ancora non ho rivelato nomi, eccetto Emi.
     
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  4. ladygwen
     
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    Per prima cosa le correzioni ortografiche che ho notato, oltre a quelle segnalate da mik...

    con un' espressione preoccupata.

    aprì il libro e mostrò

    E così dicendo si avviò

    Dopo che il silenzio, interrotto dall' eco

    ma qui non c'è alcuna stanza rappresentata qui, vero? ---> qualche qui di troppo?

    I piccoli di Aragog stanno impazzendo e pare che di tanto in tanto si veda
    no delle luci.

    Fiorenzo impotizza...una m di troppo...

    Il capitolo è interessante, ho apprezzato l'intervento di Hagrid,che stranamente si confida con Neville(anni prima non lo considerava proprio ;))
    La Foresta Nera mi ha sempre incuriosito/spaventato...NON ci entrerei MAI!
    Bellissimo anche il pezzo sulla mamma di Draco, Narcissa (Cissy per gli amici) e della sua ciccatrice (ex marchio nero) che prude...

    Ahh, ahh, ahh...il vecchio Lucius ormai non esce più di casa...Ora i suoi capelli sono ancora più biondi...Bianchi sicuramente...caro nonnino! :lol:

    Me li vedo Derek e Fred come nuovi malandrini...anche James...si metteranno sicuramente nei guai! :Oddio!:

    Al San Mungo per Fleur non va molto bene, però questo attacco magico avvenuto nel mondo babbano proprio non riesco a capirlo...Aspetto i capitoli futuri! :Ops...:

    Personalmente apprezzo questo stile di scrittura...Vedere, quasi contemporaneamente, nei vari luoghi cosa sta accadendo...Tanti fatti in un lasso di tempo ristretto...Sembra che ciò che hai scritto nel 3° capitolo avvenga tutto in un giorno o anche meno...
    Però forse ha ragione mik...col tempo, dopo che avrai scritto molto, magari tirare le fila di tutte queste trame potrebbe essere difficile :(
     
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    Grazie mille, appena riesco correggo.

    Vi lascio per ora con l'albero genealogico ampliato dei Weasley made in Wynn.
    Tutti i membri sono rappresentati rigorosamente in stile anime/manga (Vernon a parte... ma quella era l'immagine disegnata di Vernon più bella che ho trovato) e molti dettagli sono relativi alla FF.
    Ricordo infine che la storia "19 anni dopo" si svolge nell'anno 2017!
    https://i.imgur.com/JQvhieI.png

    Prossimamente (forse) anche l'albero genelaogico Malfoy/Tonks e (molto forse) il corpo docenti.
     
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  6. ladygwen
     
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    Stupendo **

    CITAZIONE
    Ricordo infine che la storia "19 anni dopo" si svolge nell'anno 2017!

    Insomma ...deve ancora avvenire ^^
     
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  7.  
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    Wynn
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    Rieccomi qui per la vostra mancata gioia.
    Sì, ancora niente quarto capitolo (ma non temete le idee ce le ho tutte in testa!).
    In compenso vi porto tre notizie:
    1a. Ho corretto tutti gli errori dei capitoli segnalati in precedenza;
    2a. Ho aggiunto all'inizio del topic i link per i vari capitoli & i dati extra;
    3a. (ma non per importanza) ho finito l'albero genealogico dei Black

    Qui l'albero genealogico: https://i.imgur.com/Iik5qg7.png
    Ah, se non si fosse capito qualora l'immagine fosse in bianco e nero, significa che la suddetta persona è morta (qualora non sia sappia se l'individuo sia vivo o morto, verrà messo colorato - come, per esempio, Rodolphus "misentocornuto" Lestrange e suo fratello).

    Precisazione:
    L'albero non è completo. Esso rappresenta solo un ramo - quello che più compare nella saga e che è più direttamente collegato alla famiglia Black.
    Perché? Perché dai Black discendono un totale di famiglie (vi basti pensare che i Orion e Walburga erano cugini - di secondo grado, mi pare -) che hanno poi cambiato nome (quali i Weasley, i Pewett, i Potter, i Paciock e i Bulstrode). [Sì, avete letto bene]


    P.S.: Se ci sono cose che non capite non esitate a chiedere!
     
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  8. mik1998
     
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    Vedo che ti stai impegnando duramente e spero di vedere presto il continuo della storia comunque mi scuso per il mio inutile commento su zia Hermione ma nel mio immaginario Harry ed Hermione sono la coppia perfetta e non riesco a levarmelo dalla testa.

    Ho due domande(che per chi ha letto i libri sembreranno stupide):
    1)Bellatrix non si chiamava di nome Lestrange?
    2)Chi è rodolphus il cornuto?
     
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    Nel Regno Unito, quando due persone si sposano la moglie prende il cognome del marito. Come mi pare di aver già detto, ho inserito i cognomi con cui i vari personaggi sono nati (Hermione Granger, Ginny Weasley, Lily Potter, ecc...), quindi Bellatrix Black (e non Lestrange).
    Rodolphus è il marito di Bellatrix e l'ho definito "cornuto" perché sua moglie, fregandosene altamente del giuramento matrimoniale, sbava dietro a Voldemort.
     
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  10. mik1998
     
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    Perchè nell'albero genealogico ci sono date di massimo 7 8 anni(1965-1973) e perchè narcissa ha come data(1966-1073)?

    Puoi per favore fare l'albero genealogico dei Riddle?
     
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    CITAZIONE (mik1998 @ 7/8/2014, 14:00) 
    Perchè nell'albero genealogico ci sono date di massimo 7 8 anni(1965-1973) e perchè narcissa ha come data(1966-1073)?

    Puoi per favore fare l'albero genealogico dei Riddle?

    Come vi è scritto in legenda (XD), le date fanno riferimento al periodo in cui quel personaggi hanno frequentato la scuola (la data di Cissy l'ho sbagliata XD).

    Per l'albero dei Gaunt/Riddle... mmm... ci farò un pensierino...
     
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  12. ladygwen
     
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    Che belli (e utili) gli alberi genealogici ;)
    La famiglia Black si sapeva essere antica, numerosa e potente...
    Meno male Bellatrix non ha avuto figli ^^.
    Sarebbe curioso anche avere informazioni più dettagliate su ceppi di famiglie anche meno estese...I Potter, chi erano i nonni paterni di Harry?
    Qualcosina sugli avi di Silente?...
    I parenti di Gellert Grindelwald???
    Comunque Wynn OTTIMO lavoro, davvero! ( ̄▽ ̄)ノ
     
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    CITAZIONE (ladygwen @ 7/8/2014, 15:00) 
    Che belli (e utili) gli alberi genealogici ;)
    La famiglia Black si sapeva essere antica, numerosa e potente...
    Meno male Bellatrix non ha avuto figli ^^.
    Sarebbe curioso anche avere informazioni più dettagliate su ceppi di famiglie anche meno estese...I Potter, chi erano i nonni paterni di Harry?
    Qualcosina sugli avi di Silente?...
    I parenti di Gellert Grindelwald???
    Comunque Wynn OTTIMO lavoro, davvero! ( ̄▽ ̄)ノ

    Sulla famiglia Potter: non si sanno nomi (la famiglia Black si conosce grazie all'albero genealogico presente a Grimmauld Place)
    Avi di Silly: potrei darci un'occhiata... -> Ok, nada.
    Avi di Gellert: qui dubito di poter trovare qualcosa -> Gellert non ha frequentato Hogwarts (ma Dumstrang) e quindi non si sa molto (come non si conosce l'albero genealogico di Krum o Karkaroff).
     
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    Buon Natale!
    Ecco il mio regalo per voi!

    Premessa:
    CITAZIONE
    In questo capitolo compaiono molti di personaggi totalmente inventati da me. Quindi non stupitevi se non riuscite a ricollegarli ai personaggi della serie principale: probabilmente non ne fanno parte! xD

    Capitolo IV - Questioni di Famiglia

    Nubi temporalesche coprivano il cielo di fine Settembre. Alzando lo sguardo verso le gocce che andavano accumulandosi sul vetro della finestra, la gatta dal pelo fulvo miagolò.
    - Sì, sì, adesso ti do da mangiare - disse l'assonata voce della padrona dall'altra stanza.
    Dopo aver chiuso la porta alle sue spalle, la ragazza sbattè gli occhi e, osservando il mondo distorto al di là del vetro, commentò: - Piove proprio forte, eh? -
    La gatta in segno di risposta scese dalla bassa sedia e si avvicinò al piattino che giaceva in un angolo.
    Mentre il ticchettio della pioggia si faceva via via più intenso e il suono delle auto cominciava ad intasare l'aria del piccolo appartamento, Hope lasciò che la sua gatta si gustasse la sua scatoletta, gettando, di tanto in tanto, occhiate al bollitore.
    Ci vollero un paio di minuti prima che il tè fosse pronto da gustare.
    Sorseggiando a tratti la fragranza lieve del tè Oolong, lesse le ultime novità sul giornale. Niente di particolarmente significativo.
    Sospirò, guardando l'orologio.
    - Sono solo le otto. L'appuntamento con Nina è alle undici, quindi direi che faccio in tempo a fermarmi dal vecchio Amos. Tu che ne dici, Enki? -.
    La gatta miagolò, mentre la ragazza si chiese se quel tenero ammasso di peli avesse capito quanto le aveva appena detto. E cosa avesse risposto.




    La prima cosa che Al sentì, dopo aver aperto gli occhi fu il rumore della pioggia. E capì che quella giornata non poteva iniziare peggio.
    Non solo si sarebbe inzuppato per raggiungere la serra, ma nel primo pomeriggio aveva appuntamento con il resto della squadra. Sarebbe stato il primo incontro ufficiale con gli altri giocatori di Quidditch di Grifondoro e, sebbene già conoscesse Derek e Victorie, aveva i brividi per l'emozione. Infine, lui e Rose avevano promesso ad Hagrid di fare un salto a trovarlo quel pomeriggio. E non voleva infrangere una promessa solo perché temeva di beccarsi un raffreddore.
    Perciò sospirò e, scendendo lentamente dal letto, si preparò ad affrontare una nuova giornata.




    - Ahahahah! Come mai da queste parti... professor Paciock? Ahahah! -
    - Niente che ti riguardi, Pix - rispose l'insegnante, sospirando. La risata del poltergeist si diffuse sonora nell'ampio corridoio che conduceva all'Ufficio del Preside. Per qualche ragione a Neville, quella risata ricordò quella di Walter Davis. Insensata e con un eccessivo quantitativo di follia dentro.
    - Ahahah! Allora... com'è il nuovo Preside? Ahahah! -
    Il professore abbozzò un sorriso. - Questo speravo me lo sapessi dire tu... non sei forse quello che, più di ogni altro, prova gioia a spiare le persone e carpirne i segreti, così da poterli poi sventolare ai quattro venti? -
    - Nossignore. Il nobile Pix non ha mai fatto nulla del genere... anche per me ci sono delle barriere etiche e morali -
    Neville quasi scoppiò a ridere. - E quali, per esempio... nobile Pix? -
    - Il bagno delle ragazze, nobile Paciocco -.
    - Quello si chiama “non essere pervertiti”, nobile Pixie -
    - Ahahahah! -
    Con la risata di Pix alle proprie spalle, il capocasa di Tassorosso bussò alla porta del Preside.
    Sentì due voci all'interno. E nessuna di esse era di Walter Davis.
    La persona che aprì la porta era Jasmine Deghres. L'altra voce apparteneva a Artemisia Eiswindell.
    - Oh, professor Paciock! Se desidera vedere il Preside, sappia che non è qui al momento -. Nella voce della collega di Trasfigurazione era presente una vena di perplessità.
    - Davvero? Ha idea di quando sarà nuovamente, diciamo, disponibile e in ufficio? -
    - No - rispose fredda l'altra donna. - E non sappiamo dove si trovi al momento - aggiunse, prevedendo un'eventuale domanda.
    - Professoressa Eiswindell! Cioè, professor Paciock, non è che lo volessimo nascondere, è solo che... -
    - ... Se si sapesse che il Preside è assente da una settimana scoppierebbe il panico tra gli studenti, non trova? -. Il tono con cui l'insegnante di Pozioni pronunciò quelle parole sembrava essere carico di un misto di allegria, malizia e, Neville rabbrividì, sadismo.
    Era evidente che tali informazioni erano top secret, ma ciò sembrava non contare per quella fredda presenza che sorrideva al centro della sala, comodamente appoggiata al tavolo dell'Ufficio.
    Sono io che sono matto o è il mondo che mi circonda che sta impazzendo?... Neville Paciock non avrebbe saputo dirlo con precisione.
    Al confronto, il viso paonazzo e i capelli in disordine della collega di Trasfigurazione assunsero quasi una nota comica.
    - In ogni caso, credo che toglierò il disturbo, allora. Non dirò a nessuno della scomparsa del Preside, quindi può stare tranquilla Professoressa Deghres - la rassicurò il docente di Erbologia. - Arrivederci -.




    - Sei stato incredibile! -. La voce di Rose riecheggiò negli ampi sotterranei.
    - Grazie, ma... non capisco... non mi sembra di aver fatto niente di così straordinario... - mormorò imbarazzato Al.
    - … intendi a parte il fatto di aver preparato la migliore Pozione Dilatante della classe? -. La ragazza dai ricci rossi lo guardava emozionata.
    - Rose, non ho idea di come io abbia fatto, credimi... si è trattato solo di fortuna... - le ripeté il ragazzo.
    - Sì, certo, solo fortuna, dice il tipo... -. Una voce acida raggiunse i due Grifondoro, qualche metro più in alto.
    I due ragazzi alzarono lo sguardo. - Ma certo, perché lo sappiamo entrambi quanto siano fortunati i Potter e i Weasley, non è vero, Denise? - rispose una roca voce maschile.
    In cima alla rampa di scale, vi erano fermi due Serpeverde, il volto deformato dal disprezzo.
    - Così fortunati da poter saltare le lezioni di Volo - commentò la ragazza, i capelli ricci lunghi fino alla vita, con una risatina acuta.
    Rose s'irrigidì.
    - O da essere ammessi nella squadra all'istante - aggiunse il ragazzo.
    Al strinse i pugni. Ignorali, si disse ti stanno importunando perché sperano che tu ti arrabbi. La cosa migliore in questi casi è non dargliela vinta e mantenere la calma.
    - Ah, ma vedo che i V.I.P. girano in branco! Anche quelli che dovrebbero vergognarsi... - continuò il Serpeverde.
    Al corrugò la fronte. Rose si voltò indietro e si sorprese di trovare una chioma bionda, con gli occhi azzurri piantati sul proprio paio di scarpe, alle loro spalle.
    - Oh, scusate, non volevamo offendervi! - esclamò sarcastica Denise.
    Il Serpeverde fece una finta espressione sorpresa. - Non sapevamo che foste ancora qui... ditemi i figli di persone famose possono permettersi di arrivare in ritardo a lezione e passarla liscia? -
    Una doppia risata costrinse Scorpius a mordersi il labbro.
    Perché non si fanno i fatti loro?, pensò Rose.
    Una voce decisa interruppe il discorso. - E tu Jeff? Perché sei ancora qui? O pensi di poter saltare la lezione di Difesa Contro le Arti Oscure? Perché se è così sappi che non credo che il professor Red sarà felice di saperlo -
    Con sguardi truci i due bulletti si voltarono alle loro spalle.
    - Tsk. E chi ti credi di essere tu? -. Nonostante si rivolgesse ad un'alunna della sua stessa Casa, nel tono di Denise vi era un disprezzo pari a quello mostrato per i tre Grifodoro.
    - Io? Proprio nessuno. Io non sono nessuno. E non cerco di essere qualcuno, prendendomi gioco di altri. E tu, invece? Cosa credi che ti dia il diritto di criticare qualcuno? -. L'espressione con cui pronunciò quelle parole era determinata e seria.
    - Bla, bla, bla - starnazzò Denise.
    - Cerchi problemi? - replicò invece Jeff.
    - Affatto -. Un sorriso sbucò sul volto della ragazza. - Non sono io quella che infastidisce dei compagni... -
    - Compagni!? Forse ti sei persa un particolare, ciccia: questi qui sono Grifondoro - l'interruppe il ragazzo.
    - E allora? -. La voce ferma della Serpeverde dai capelli corti riecheggiò, forte e austera.
    Le risate dei due Serpeverde ruppero il breve silenzio. - Pff... non so chi tu sia, ma di certo hai uno strano senso dell'umorismo... oppure Cioccorane al posto del cervello! -
    - Credo di non avere né uno né l'altro... ritentate, magari sarete più fortunati. Ma attenti: vi rimane solo un altro tentativo -
    - E se sbaglio ancora una volta cosa succede? -. Al dì sotto del pesante strato di sicurezza di Jeff cominciava ad aprirsi una crepa, Rose poteva sentirlo.
    - Preferiresti non saperlo - rispose la ragazza. - Ora però fareste meglio ad andare. Dopotutto - aggiunse. - voi non siete molto veloci quando si tratta di andare a lezione, o sbaglio? -
    - Questa me la lego al dito - mormorò il Serpeverde, mentre si allontanava dalle scale dei Sotterranei. - Scoprirò il tuo nome e lo inserirò nella mia lista nera! - aggiunse Demise, seguendo l'amico.
    - Non serve che tu lo scopra. Il mio nome è Emi Ghess - replicò la voce alle loro spalle. - Se ti va, inseriscilo pure – e così dicendo, sorpassò veloce l'altra ragazza.




    - Ehi! -
    Ron sospirò. Doveva aspettarselo. Voltandosi cercò di mostrarsi il più indifferente possibile. - Cosa c'è, Perce? -
    Percy sembrava tutt'altro che tranquillo, anzi, ancora più irrequieto di Bill, che stava mordendosi il labbro alle sue spalle. - Questo dovrei essere io a chiederlo! Senti, sappiamo esattamente che, sebbene agli occhi della stampa, ti sia dimesso sei anni fa, stai ancora lavorando come Auror. Non conosco i dettagli, però so che non ha mai smesso di aiutare quelli del Dipartimento. Detto questo, mi sembra chiaro che tu sappia cosa sia successo -
    - Ed è qui che ti sbagli. - Il mago scosse la testa. Far finta che non sapesse cosa volessero, avrebbe solo fatto perdere tempo, a loro come a lui. - Nessuno di noi ha esattamente idea di cosa stia succedendo. Quindi se sperate che vi dia delle risposte, beh, sorpresa! Non ho niente da darvi! Solo qualche Gelatina Tutti i Gusti +1 e... -.
    - Ronald -. La voce roca di Bill causò una fitta a suo fratello. - Non pretendiamo che tu abbia tutte le risposte solo... se hai solo anche un briciolo di idee a riguardo, qualche congettura... ti prego... -
    - Sappiamo entrambi che, anche volendo, Harry non può rivelarci niente, essendo Capo del Dipartimento... ma tu... -.
    Evitando gli sguardi degli altri due, Ron sospirò nuovamente. - Questa è solo una teoria: non ci sono prove certe a suo favore, né tanto meno ci sono dei sospettati, ciò nonostante devo chiedervi il massimo riserbo per quanto vi sto per dire, chiaro? -
    I due uomini dai capelli grigio-rossi annuirono.
    - Innanzitutto... quanto è successo a Fleur non è un caso isolato. Non è né il primo né l'ultimo degli attacchi a maghi mentre questi si trovavano nel Mondo Babbano. Il numero di maghi attaccati supera ormai la ventina e non ho idea di quanto tempo ci vorrà prima che qualche giornalista lo scopra e lo sbandieri ai quattro venti. Le vittime hanno un'unica caratteristica in comune: non sono pienamente umane -.
    - Ma Fleur... - iniziò Bill, perplesso, ma il fratello gli fece segno di tacere.
    Ron si affrettò a spiegare. - La nonna di Fleur era una Veela. Sangue di Veela scorre nelle sue vene. La maggior parte delle vittime erano mezzi-giganti, licantropi, vampiri o metamorphomagus. E - aggiunse, non senza una nota di disgusto. - anche qualche mezza-megera -.
    - Aspetta un attimo, ma se così fosse perché richiamare i Mangiamorte? Cioè voglio dire... alcuni di loro non erano umani al 100%! -.
    Ron aveva previsto la domanda di Percy, in parte perché se l'era posta egli stesso. - Ed è qui che arriva la parte dove le certezze lascian posto alle ipotesi. Fin ora si sono fatte quattro congetture.
    La prima teoria è che l'artefice degli attacchi ignori la natura semi-umana di molti Mangiamorte. Altamente improbabile, visto che in pochi ignorano la fama licantropa di Fenrir Greyback.
    La seconda ipotesi è che il colpevole non esiti a schierare creature semi-umane contro le sue vittime. Plausibile, per quanto suoni strano a dirsi.
    La terza è quella che i due incidenti non siano collegati. La maggior parte dei miei colleghi è favorevole a questa ipotesi... -
    E la quarta? - La voce di Percy suonava tremula, nel silenzio della cucina della Tana.
    - La quarta è un idea che è venuta in mente a Do Suk... è la più improbabile di tutte e, di certo, la più pessimistica... -
    - Qual è? -
    - Gli attacchi e il richiamo dei Mangiamorte sono opera di una stessa persona. Ma non sono il suo scopo principale. Potrebbero essere solo campanelli d'allarme... o, peggio ancora, nient'altro che meri diversivi... -




    - Ben arrivati! Vedo che nonostante il brutto tempo siete riusciti a venire tutti e ve ne sono grata - la voce di Victorie Weasley era sincera e ottimista. - Purtroppo però non potremmo fare alcun allenamento: sarebbe troppo pericoloso. Perciò useremo il tempo a nostra disposizione per presentarci al nuovo compagno, per spiegarli qualche tecnica e per elaborare nuovi piani e strategie. Se qualcuno ha qualche dubbio in proposito o si trova in disaccordo, non esiti a dirlo, sono stata chiara? -. Al osservò con ammirazione la cugina. Sin da piccola, aveva avuto il temperamento adatto ad una leader e la determinazione e la fierezza che esprimeva, nella sua divisa da Portiere, confermavano le ipotesi in proposito: Victorie aveva la stoffa del comandante.
    Intimorito il giovane Grifondoro, si presentò. - M-Mi chiamo Albus Severus Potter e, a partire da oggi, sarò il nuovo cercatore di Grifondoro... piacere di conoscervi! -
    - Stai tranquillo, Sev - lo rassicurò Derek, agitando la sua mazza da Battitore. - Qui non si pratica alcuna forma di cannibalismo. Vero, ragazzi? -
    L'altro Battitore, che Al scoprì essere al sesto anno, annuì. - Mi chiamo Dick, molto piacere – disse tranquillo.
    - Io sono Greg, cacciatore - esclamò, con un po' troppo impeto, il ragazzo al suo fianco.
    - Di Pluffe come di fanciulle... - commentò Derek.
    - Osi forse accusarmi di essere uno sciupafemmine, Derek? - replicò l'altro.
    - No, solo un pervertito - replicò un'altra figura. Ci volle un po', prima che Al capisse che quella voce apparteneva alla persona dai capelli corti e lo sguardo determinato, dietro di lui. Persona che aveva erroneamente scambiato per un ragazzo.
    - Io sono Nyl e la ragazza che non spiccica una parola qui accanto è Taira. Siamo al secondo anno, mentre quell'idiota pervertito è, in qualche modo a me ignoto, riuscito ad arrivare al quinto anno. Se ignori il fatto che ha la tendenza ad adescare ogni ragazza che si avvicina, può essere considerato un buon compagno di squadra - si presentò la Grifondoro, mentre l'amica dai capelli neri e i grandi occhi faceva un piccolo sorriso in direzione di Al.
    - Ha parlato l'elemento più ambiguo della squadra – rispose irritato Greg, squadrando Nyl.
    Mentre i due cacciatori iniziavano un vivace battibecco, Victorie spiego ad Al che, sebbene quei due litigassero così fin dal primo giorno in cui si erano incontrati, quando si trattava di passarsi la Pluffa erano un'accoppiata vincente. - Non appena potremo fare un po' di pratica, capirai cosa intendo – sottolineò la ragazza. Al sperò, dentro di sé, che smettesse di piovere il prima possibile.




    - Signor Amos? Sono Hope, come sta? -
    Mentre la donna dai capelli castani appoggiava l'ombrello fradicio, il vecchio proprietario della casa stava rileggendo quelle che avevano tutto l'aspetto di essere delle vecchie lettere.
    I vecchi occhi stanchi dell'uomo erano arrossati.
    - Signor Amos! Cosa le è successo? Se posso fare qualcosa per aiu... -
    - Oh, non c'è nulla che tu possa fare, cara. Sono vecchio e i vecchi non possono fare nulla eccetto rivangare il passato. Sebbene esso sia spesso doloroso -. L'uomo tossì.
    - Signor Amos! - Hope tirò fuori dalla borsa una bottiglia di acqua naturale e, dopo averla aperta, la porse velocemente al padrone di casa. - Non deve stancarsi troppo. Nelle sue condizioni, non dovrebbe sforzarsi di parlare più del necessario. -
    Amos scosse la testa, rifiutando la bottiglia. - Non è niente, Hope. Non è niente... -
    La ragazza richiuse la bottiglia, ma non si tranquillizzò. Gettò di sfuggita un'occhiata ai fogli sul tavolo. Erano piuttosto vecchi e la calligrafia minuta era resa quasi illeggibile a causa delle innumerevoli lacrime cadute su quei fogli così particolari che sembravano fatti di pergamena.
    Hope sapeva che il signor Amos aveva perso sia la moglie che l'unico figlio molti anni prima che si incontrassero.
    Quando otto anni prima, si era trasferita nella casetta di fronte ad Amos, quel vecchio signore l'aveva aiutata ad abituarsi alla vita di città. Per una ragazza proveniente dalla campagna ed insicura come lei, l'aiuto del vicino era stato di grande appoggio. Per questo, anche dopo essersi trasferita, non appena aveva un attimo libero, passava dal suo ex-vicino a fargli un saluto. Col passare degli anni, la salute del signor Amos era andata peggiorando, così come erano aumentate le sue crisi depressive. Sempre più spesso Hope sorprendeva quel vecchio e stanco uomo intento a guardare vecchie fotografie o strani abiti impolverati. A volte la curiosità l'aveva spinta a chiedere spiegazioni a quell'uomo che aveva vissuto solo e isolato per così tanto tempo, ma si era sempre rimangiata le domande, per paura di ferire il suo vicino. Dopotutto, non erano cose che la riguardavano.
    - Dimmi Hope... - chiese ad un certo punto l'uomo. - Tu credi alla magia? -
    La giovane si stupì della domanda. Come mai mi fa una domanda tanto insolita?
    Nel dubbio decise di assecondarlo. - Dipende da cosa intende...voglio dire... con il termine magia intende trucchi di prestigio e robe del genere? -
    Amos grugnì. - Quelle sono solo frottole. Intendo la magia, quella vera... sai tipo quella delle favole babbane e robe del genere... -
    Hope corrugò la fronte. Cosa vuol dire babbane?. Sempre più spesso aveva sentito pronunciare parole del genere: babbano, purosangue, mezzosangue... all'iniziò pensava che il signor Amos avesse una passione per i cavalli, ma col passare del tempo cominciò a capire che non era di equini che stava parlando.
    - Se si tratta di fiabe... beh, allora penso proprio che la mia risposta sia no. Ho smesso di credere alle fiabe molto in fretta -
    Il vecchio corrugò la fronte. - E come mai? -
    - Perché le fiabe finiscono sempre con un lieto fine, no? “E vissero per sempre tutti felici e contenti”, fine della faccenda... ma dopo? Cosa succede dopo la parola fine? Davvero vissero per sempre? Ed erano tutti contenti veramente? La verità è che favole e realtà sono due mondi talmente diversi che confonderli non può portare a nient'altro che delusioni -
    Amos annuì. - Su questo sono d'accordo con te. Nessuno può vivere per sempre. Ed è impossibile che tutti siano felici... tuttavia, talvolta trovo piacevole rifugiarmi nelle fiabe. Può suonare ridicolo, ma l'illusione data dalla felicità altrui, può farci sentire un po' meno soli, non credi anche tu? -
    Mentre la pioggia continuava a distorcere il mondo al di là del vetro della finestra, la ragazza annuì.

    Commento al capitolo:
    Riguardo i nuovi personaggi:
    Jeff e Denise pensavo di farli comparire prima o poi, fin dall'inizio, mentre Hope è un personaggio che ha preso vita spontaneamente durante una lezione di storia. Così come molti altri personaggi (come Do Suk, a cui accenna Ron). XD
    Finalmente facciamo la conoscenza anche della squadra di Quidditch di Grifondoro! Yeeeeh!
    Riguardo tutto il resto:
    I Weasley invecchiano presot e male, ahimè...
    Pix Strikes Back! E Artemisia is "S".
    C'è anche un personaggio che rispunta fuori da non si sa dove, ma di cui la maggior parte di voi si sarà già dimenticata da moooolto tempo (ma lo sapete che la Wynn è famosa per far resuscitare i morti o quasi! XD). E... piove sempre sul bagnato...


    Poooi... ecco a voi l'elenco del Corpo Docenti di Hogwarts!
    Qui <- Click!
    Per coloro che non sono più in carica ho indicato l'anno in cui "hanno lasciato il servizio". Per coloro che sono ancora in servizio, invece è scritta la data di nascita.
    Sono rimasta scioccata dall'età di Hagrid (le date di Hagrid e Neville sono ufficiali!). Il colore del nome indica la Casa di appartenenza. Se il nome è in nero, la Casa di appartenenza è sconosciuta. Donvan proviene da Dumstrang.
    I colori dietro i prof indicano che quei personaggi rappresentano quella determinata Casa.
    E con Molly e Louis (realizzate con un dress-up game) vi auguro buone feste!

    LZzLRgK



    Edited by Wynn-chan - 18/1/2017, 16:28
     
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  15. ladygwen
     
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    Hope... Non sarà mica Hope Mikaelson, la figlia di Nicklaus e Hayley? ahah
    Un crossover con gli Originaliquestion
    Il nuovo pezzo è davvero accattivante, ti cattura. book
    Ti prego Wynn non farci aspettare troppo per il seguito.pray
    Come ti è venuto in mente di "rispolverare" Amos Diggory? Bella mossa...
    Ah, Jack Red è il mio tipo! throb

     
    .
71 replies since 18/7/2014, 17:39   1722 views
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